Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

MURICEDDU...forse, chissà, l'età delle parole è finita per sempre...

BLITZ
Regia: MARGHERITA ORTOLANI
Drammaturgia: MARGHERITA ORTOLANI
Attori: MARGHERITA ORTOLANI
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: perdita, ricordo, marionetta, poesia, musica

Muriceddu è il piccolo muro dove si sceglie di sedersi per guardare scorrere la vita. Il punto sempre allo stesso punto da cui sembra che il paesaggio non cambi, mentre miliardi di cose attorno brulicano e si trasformano. Muriceddu è un intarsio vocale, un tessuto scenico dove le parole sono personaggi minimi che scompongono e ricompongono la storia di una perdita, (forse) una storia come tante. Violenza e sopraffazione, la piaga dell’usura: il dolore per la morte di un uomo attraversa le voci delle donne che lo hanno accompagnato, perduto, dimenticato. Troviamo così la Vecchia e la Secca, la figlia e la sposa. Muriceddu è la storia di molte voci, o di una voce che prende molte forme, una dichiarazione d’amore per ciò che è al limite tra l’esserci e l’essere perduto per sempre.

Con questo lavoro desideravo attraversare la fragilità: della vecchiaia, del dimenticare (o del non dimenticare mai abbastanza), della paura di perdere chi amiamo, la fragilità del dire e del rappresentare. Ma in questo lavoro c’è anche il desiderio di non rinunciare alla possibilità che dà il teatro di ritracciare di ogni fragilità la forza e la poesia.
Il muriceddu è un punto di osservazione “minore” delle cose del mondo e della vita, ma è anche un punto di tensione tra il guardare e l’essere guardati, tra l’alzarsi e decidere di fare parte del gioco, oppure lo scegliere di restare seduti. Il testo parte da una composizione ritmica, in cui la parola, insieme alla musica, è protagonista materica. La composizione musicale nasce dal fiato ritmico del verso per cogliere il flusso di energia che palpita nell’azione e reinserirlo nella partitura fisica e vocale.
Il sottotitolo «forse, chissà, l’età delle parole è finita per sempre», è una frase della giovane poetessa Antonia Pozzi, morta suicida nel 1938. Nel “forse” iniziale, è racchiusa la vera domanda del lavoro: sarò in grado? sarò in grado ancora? sarò in grado di perimetrare, di definire attraverso le parole? saprò resistere? e fino a quando? e fino a dove?
L’agganciarsi alle parole di una poetessa non è casuale, ma evidenzia una linea al femminile che scorre sotterranea lungo tutto il testo, nelle fonti di ispirazione, nel posizionamento, nelle visioni stesse, nella qualità della vibrazione.
In scena un alter-ego, una marionetta/feticcio che rappresenta l’altra faccia di questa storia: la faccia di Secca, la parte in-vita prosciugata dalla vita. Questo doppio in figura è una marionetta non mossa da fili, ma che si anima drammaturgicamente con il divenire dell’azione scenica. La marionetta è opera di Tania Giordano, scenografa della Compagnia Figli d’Arte Cuticchio, che ha composto la figura utilizzando elementi provenienti da un ambiente domestico, intimo e quotidiano. L’interazione con la marionetta dona al lavoro una dimensione di cura, ma anche di fragilità, verso il miracolo dell’incanto che è, in scena, l’apparire della vita. Un incanto conosciuto sin da bambini e il cui segreto vorrei riuscire a catturare.


Altri crediti: aiuto regia: Dario Muratore
doppio in figura/marionetta senza fili: Tania Giordano
allestimento scenico: Vito Bartucca
musiche: Roberto Cammarata
luci: Vito Bartucca/ Dario Muratore


Produzione: BLITZ con Babel crew
con il sostegno di Spazio Franco, Piccolo Teatro Patafisico
in collaborazione con Latitudini

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

BLITZ è una Compagnia di Ricerca, Formazione e Creazione Teatrale, fondata nel novembre 2014, che sceglie Palermo come sede e perno propulsore del suo fare. Guidata da Margherita Ortolani (drammaturga/attrice) e Vito Bartucca (burattinaio, scenografo, costumista), la Compagnia accosta al processo di ricerca drammaturgica, una sperimentazione del segno che investe ogni ambito dell’allestimento, vincendo con le sue creazioni numerosi premi. Margherita Ortolani con i suoi lavori e scritture ottiene diversi riconoscimenti (semifinalista Premio Scenario 2011, bando Forme Originali di divulgazione del Teatro del MIBAC 2014, Bando Indigeni PIM OFF 2015, finalista bando NdN - Nuova drammaturgia Nuova 2016, menzione speciale Premio EXTRÊME CONTEMPORAIN 2021, finalista Premio Inedito Colline di Torino 2022). Negli anni, oltre all’attività di creazione, il gruppo ha sempre condotto un’intensa attività laboratoriale orientata in un orizzonte interculturale, concentrandosi soprattutto su metodologie innovative che favoriscono il prodursi di processi inclusivi e partecipativi, in contesti che normalmente non hanno la possibilità di autodeterminarsi attraverso la forma artistica. La ricerca artistica si coniuga così con una linea d’azione che muove dal territorio e che da questo trae forza e spinta poetica. Diverse Visioni è il progetto con cui BLITZ lavora per la democratizzazione del teatro cercando di coinvolgere chi, per le più diverse ragioni, dal e nel teatro, rischia di essere invisibilizzatǝ o esclusǝ. Nato nel 2017, il progetto inizialmente si rivolge a persone con back-ground migratorio, e, successivamente, si estende verso ogni periferia reale o implicita del contesto multiculturale di Palermo. un’azione strutturata che vuole attivare la presa di parola attorno al fatto artistico e ripensare il teatro come spazio di confronto e di riflessività sociale.Dal 2020, come appendice di Diverse Visioni, nasce Costruzioni Fantastiche, spazio laboratoriale e di rielaborazione teorica dedicato a scritture emergenti e divergenti, con particolare attenzione al teatro e alla drammaturgia. Costruzioni Fantastiche nel 2021/22, prende la forma di un concorso nazionale di drammaturgia dedicato ad autori ed autrici emergenti.BLITZ è associata a Latitudini. Rete siciliana di drammaturgia contemporanea, ed è membro di Anne Linh Foundation. Rete per il dialogo euromediterraneo tra le culture. Numerose le collaborazioni con spazi ed associazioni culturali palermitane (Piccolo Teatro Patafisico, I Candelai, Spazio Franco, Teatro Biondo Palermo, Fondazione Teatro Massimo, Cantieri Culturali alla Zisa, Moltivolti, ArteMigrante, Oratorio di S. Chiara, Consulta delle Culure), nazionali (Spettatori Migranti_attori sociali, Roma, Ambulatorio Vanghé, Milano) ed internazionali (D.O.T.E. festival – Amsterdam, S.T.E.Y Senegal. Sinergies, training, women, youth in collaborazione con Ravenna Teatro, Teatro delle Albe, Assitej Senegal, Compagnia Santa Yalla Yeumbeul, Pikine-Dakar, Comune di Ravenna, Regione Emilia Romagna.). Per i suoi progetti di inclusione attraverso il teatro, BLITZ ha il patrocinio del Comune di Palermo ed ottiene, per l’anno 2018/2019, il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. L’Associazione fa parte della rete PartecipAzione, networking nazionale costruito da Intersos ed UNHCR
Condividi