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Ultima Dea, si capisce tutto alla fine
Collettivo Crisi CollettivaRegia: Beatrice Zanin
Drammaturgia: Elia Montanari
Attori: Sofia Boschi, Beatrice Zanin, Elia Montanari
Anno: 2023
Adatto a: VM14

Generi: Prosa, Performance
Tags: lutto, speranza, pandora, funerale, noci
-"Siamo ad un funerale.."
-"No, non è vero, siamo in una camera ardente."
-"Ma come? Non eravamo ad un elogio?"
Cosa ci fa la Speranza nel vaso di Pandora? Questo è l’incipit del nostro spettacolo.
C’è un attore, che è anche un necroforo e anche un parente in lutto, che cerca di raccontare la sua storia. Eppure ci sono due donne, che sono anche attrici, ma che sembrano anche necrofore, che lo interrompono, lo distraggono, vogliono farlo arrivare da un'altra parte.
In un paradossale luogo-non-luogo a cavallo tra la mente del Narratore e il brutale documentario del lavoro di necroforo, i nostri fantasmi accavallano e rincorrono pensieri, ricordi e suoni, sempre tenendo presente lo sguardo di chi è lì con loro, di chi è lì per ricevere qualcosa.
Riusciranno a far capire tutto alla fine?
Dopo due anni di appunti presi all’interno del Consorzio delle Imprese Funebri di Bologna, su ogni funerale a cui ha assistito, Elia Montanari, il drammaturgo-becchino-attore, ha deciso di scrivere un testo sul lavoro che gli serve per pagare l’affitto: il necroforo.
Grazie alla scrittura dinamica, alla regia innovativa e alle tecnologie presenti in scena il pubblico viene completamente immerso nel mondo delle imprese funebri. Tra scandali, sessismo e consumismo, la domanda diventa: la Speranza è davvero l’ultima a morire?
Lo spettacolo è vincitore del bando Vestiti della vostra pelle, un un processo di residenze didattiche all’interno dell’Università La Sapienza di Roma, condotto da Andrea Cosentino.
Altri crediti: disegni: Nico Tamburo
videomaker: Zaccaria Zanin
Produzione: Collettivo Crisi Collettiva
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Il Collettivo Crisi Collettiva è un collettivo teatrale U30 bolognese, ma collettivamente non viene da Bologna: una marchigiana, una lombarda e uno mezzo bolognese che però è provincia quindi non è Bologna.Il Collettivo è transfemminista, antifascista, anticapitalista e pure antiteatralista.Il Collettivo nasce con la mission (im)possible di portare il teatro alla collettività a cuiappartiene: la sua generazione.Il Collettivo con l'ultimo progetto Pinocchio mangia spaghetti alla bolognese è statofinalista al Premio Scenario 2023.Il Collettivo ha curato la comunicazione della rassegna teatrale YOUNG OFF del Comune di San Giovanni in Persiceto (BO) a novembre 2023.Il Collettivo, con i due progetti Se e solo se. Esercizi per un trasloco impossibile (debutto: 19 novembre 2022 al Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto, Bologna; repliche: 25 febbraio 2023 al Teatro Ridotto di Lavino Di Mezzo - Bologna, 23 agosto 2023 all’interno della rassegna estiva del Comune di Giussano - MB, 14 novembre 2023 al Politecnico di Milano) e Ultima Dea (progetto vincitore del bando di residenze didattiche condotto da Andrea Cosentino e sostenuto dall'Università La Sapienza di Roma "Vestiti della vostra pelle 2022", debutto: 23 novembre 2023 al Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto, Bologna) è riuscito a pagarsi un paio di sedute di psicoterapia (non collettiva).Il Collettivo con il progetto “Esercizi di umile potere” (2024) è stato finanziato per la prima volta dalla Commissione Europea vincendo il bando Culture Moves Europe. Wow.Il Collettivo decide di raccontare la sua esperienza in terapia e a Luglio 2024 debuttaAutentica, spettacolo al femminile riguardo ai silenzi imbarazzanti davanti allo psicologo.Il Collettivo crede nella divisione dei ruoli, ma non nella gerarchia.Il Collettivo gioca con la scrittura scenica collettiva alla ricerca di un linguaggio sempreautobiografico, orizzontale, politico e autoironico.Il Collettivo augura un buon teatro in crisi.
