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Diario di un'attrice, alla ricerca a di momenti di essere

Federica Bognetti
Regia: Federica Bognetti
Drammaturgia: Federica Bognetti
Attori: Federica Bognetti
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Virginia Woolf, creazione, memoria, guerra,

Diario di un'attrice è il secondo spettacolo sul tema della creazione.
Il primo lavoro è stato "Il mio nome è Cassandra" che ha debuttato al CampaniaTeatro Festival nell'estate 2021.
Diario di un'attrice prende spunto e ispirazione da Diario di una scrittrice di Virginia Woolf dove l’autrice si interroga sul processo creativo, sulla forma.
Lo spettacolo è uno speak out sulle fasi private e artistiche che vive l'attrice creatrice. In scena ci sarà saranno Federica e Virginia in un continuo scambio di punti di vista. Frammenti di alcune opere prendono corpo, voce. Una Matrioska. Il diario della Woolf è l' elaborazione del suo manifesto artistico che è in continua evoluzione. Attraverso il suo manifesto io sviluppo il mio.
Come per la scrittrice l'inizio è una pagina vuota così nella vita dell'attrice la scena è vuota, una pagina bianca da riempire, sulla quale creare, immaginare. Il paradosso dell'attore è essere al contempo la pagina bianca e colui che la riempie e la fà vivere
Il lavoro, nel quale sono presenti frammenti rielaborati tratti dal diario della Woolf, da Momenti di essere e da Le Onde, apre un dialogo con alcuni temi cari alla Woolf : memoria, creazione, guerra.
Nel diario scrive: “…Eccomi di nuovo qui incatenata alla mia roccia…” La roccia è la scrittura luogo dove la Woolf ritrova la vera vita anche nei momenti di crisi e malattia. Ho perciò deciso di mettere in scena il nemico, tutto ciò che impedisce la creazione, come azione psicomagica appellandomi ai mie strumenti artistici. Dalla paralisi nasce la vita.
Lo spettacolo è uno speak out sulle fasi private e artistiche che vive l'attrice creatrice. In scena ci sarà saranno Federica e Virginia in un continuo scambio di punti di vista. Frammenti di alcune opere prendono corpo, voce. Una Matrioska. Attraverso la scrittura del diario Virginia Woolf elabora il suo manifesto artistico. Attraverso il suo manifesto io sviluppo il mio.

Altri crediti: Luci Francesca Brancaccio
Scene Federica Bognetti, Francesca Brancaccio
Supporter MacròMauditTeater

Produzione: CompagniaVerandaRabbit

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Federica Bognetti si forma nei primi anni ‘90 con Teatro Tascabile di Bergamo,Odin Teatret, Danio Manfredini e Compagnia AbbondanzaBertoni con la quale lavorerà’ dopo il diploma nel 1996 presso La Civica Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi, atelier di Teatrodanza. Ottiene la menzione d’onore al concorso Prova D’Attore 1999 e a Hystrio 2002. Lavora per tre anni con la neonata AiaTaumastica creata da Massimiliano Cividati. Nello stesso periodo studia con Nikolaj Karpov alla Scuola Europea dell’Arte dell’attore a San Miniato. Lavora con la Compagnia AbbondanzaBertoni, Marco Baliani. In ambito milanese lavora con Corrado Accordino, Corrado D’Elia, Giulio Baraldi. Frequenta il corso di Alta Formazione presso Teatro Due e studia con Valerio Binasco, Malou Airaudo (danzatrice storica del Wuppertal Tanzteater), Claudio Longhi. Lavora per tre anni con la compagnia del TeatroDue di Parma lavorando con registi quali Gigi Dall’Aglio, Walter Le Moli, Bruno Armando, Massimiliano Farau, Viktor Bodo, Nicoletta Robello, Roberto Cavosi.
In questa sede incontra i musicisti Emiliano Vernizzi e Alessandro Sgobbio e il cantautore Francesco Camattini con i quali inizia a collaborare per i propri progetti: Bar Blues, In Carne & Wireless dove esplora la fusione fra testo, musica e canzone. Con il compositore Gipo Gurrado prosegue il lavoro nel teatro musicale prendendo parte agli spettacoli Modi’ e Supermarket.
Ha lavorato inoltre con Ruggero Cappuccio e Marco Baliani.
Da quattro anni si sta perfezionando con il Maestro Jurij Alschitz e con lui sta iniziando una formazione come pedagoga.
Dal 2010 si sta dedicando alle sue creazioni: La bambina con la pelliccia - di anoressia si può’ guarire -, Bar Blues, In Carne & Wireless, Il Giardino - anatomia di una notizia -, Mr Sandman, Il mio nome e’ Cassandra.
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