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Bianca come la neve

Terrateatro
Regia: Ottaviano Taddei
Drammaturgia: Ottaviano Taddei
Attori: Cristina Cartone, Ottaviano Taddei, Luca Settepanella
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (6-11)

Tags: Biancaneve, Fratelli Grimm, Fiaba, Sette nani, Specchio

Biancaneve, senza dubbio una delle fiabe più note, è stata narrata in varie forme in tutti i paesi e le lingue del mondo. In genere le fiabe iniziano quando la vita del bambino è giunta, in qualche modo, a un punto morto. In Biancaneve, non è una difficoltà esterna, ma il rapporto tra la bambina e i suoi genitori a determinare la situazione problematica. Ed è da questo punto focale che si snoda la messinscena di Terrateatro, è questo conflitto tra figlia e madre (matrigna) a dare lo slancio alla rilettura della fiaba. La figura genitoriale materna diviene nella storia vittima del gioco edipico tra madre e figlia per conquistare il padre. Dal punto di vista psicologico, sembra essere questo il motivo del conflitto, volersi contendere il padre, la non accettazione da parte della madre/matrigna della bellezza della figlia e del deterioramento della sua di bellezza. D’altro canto, la figura paterna si esprime nella sua debolezza al cospetto della moglie, un padre “molliccio”, assente seppure affettuoso. Non riesce a difendere sua figlia né a realizzare un’armonia familiare. Sarà addirittura una figura esterna, il Cacciatore, a risparmiare la bambina salvandola da morte certa. Compresa la difficoltà di rapporto, Biancaneve si accinge all'impresa disperatamente solitaria di trovare se stessa. Gli anni che trascorre con i Sette Nani rappresentano il suo periodo di avversità, di problemi da superare, le sue fasi di sviluppo.
Tutto il lavoro prende sempre come riferimento la storia originale, anzi la difende fino in fondo, così come viene tutelata la nostra idea principale. Infatti, la stessa scenografia, dopo una prima parte statica ( un interno del Palazzo Reale di Biancaneve), si trasforma nel luogo della scoperta e della crescita, in cui anfratti e meandri sembrano essere l’interiorità stessa della protagonista. Così, gli attori, vivi di una forte presenza corporea , hanno il compito arduo di “portare” allo spettatore tutta la determinazione di Biancaneve, Principessa assoluta dei pensieri infantili e adolescenziali. E in effetti, attraverso passaggi simbolici ed episodi pieni di efficacia rappresentativa, i piccoli spettatori si identificano nell'eroina, ne fanno proprio il messaggio, imparano a riflettere su se stessi. Lo spettacolo, il cui testo è originale, intende porre l’attenzione sull’infanzia, sul diritto di crescere e diventare adulti consapevoli, preparati, autonomi.


Altri crediti: Suoni originali: Alex Ricci; Costumi e Scenografia: Monica Galiffa; Scenotecnica: Roberto Galiffa; Luci: Alessandro Pediconi


Produzione: Teatro Stabile d'Abruzzo

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TERRATEATRO è un insieme di persone che vogliono vivere la propria storia personale e collettiva nella società attraverso il linguaggio teatrale.
Nasce nel 1999 nella provincia di Teramo, con l’intento di rispondere ad esigenze individuali di confronto e partecipazione critica all’interno di un Territorio.
Quel coraggio iniziale, fatto di interesse e passione, si è trasformato negli anni in atteggiamento artistico professionale; grazie ad un lavoro continuativo durante tutto l’anno, a produzioni teatrali e confronto con l’esterno, i suoi componenti hanno trasformato quella spinta iniziale in esigenza viva e vitale.
E’ attraverso questo impegno quotidiano, alla ricerca di una dimensione e una direzione, che si realizza per noi il Teatro, vale a dire l’incontro: un’esperienza che impone una autodisciplina, un modo di essere sempre pronto al rinnovamento e il desiderio irrefrenabile di vivere la teatralità come gioco drammatico.
L’incontro avviene con se stessi, con i compagni di lavoro, con gli attori e registi degli altri gruppi, con i tecnici, gli scenografi, gli organizzatori, ma anche con i personaggi e con il nostro passato; infine con il pubblico, ovviamente, al quale affidiamo la nostra esperienza, nella speranza che quella riflessione speciale che è lo spettacolo continui a vivere anche oltre.
Così facendo, acquista valore la rievocazione delle storie dei personaggi, assenze che richiamiamo in vita, da leggere in parallelo con la nostra storia personale. E’ così che il passato può diventare presente e i linguaggi non restano ancorati al passato che li ha creati, ma si rinnovano, continuamente, intrecciandosi con le nostre vite e tutto ciò che ci succede intorno. Il teatro deve essere contemporaneo e quando può innovativo, anche quando legge le sue storie in un passato lontanissimo.
Tre sono i contesti dentro ai quali la compagnia si muove: la produzione, l’organizzazione e la formazione. A livello creativo, produce dalla sua nascita ad oggi 18 spettacoli di teatro ragazzi e di prosa. Tra questi ricordiamo “Clandestini, questi fantasmi dal mare” opera prima, “Il cappotto”, “La terra è come il cielo”, “Cemento”, “Vivo nel vuoto”, “Dottor Jekyll e Mister Hyde”. Rispetto alla dimensione organizzativa, promuove e cura varie rassegne e festival, dalla prima “Rievocazioni” al più longevo “Terre di Teatri”, alla direzione artistica di “Teatri paralleli” festival di Teatro Sociale, e “Tutta un’altra storia” festival di Teatro Ragazzi. Rispetto alla formazione, infine, lavora da sempre nelle scuole di ogni ordine e grado, cura la formazione di insegnanti e psicologi in collaborazione con il CIFAPP (Agenzia formativa qualificata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), partecipa come partner al Progetto Inter Regionale Next. Lavora nell’ambito del Teatro Sociale, con la disabilità e la Compagnia Teatro delle Formiche con cui produce, tra gli altri, gli spettacoli “Filumè”, “Il Minotauro”, “Tell me Otello”. Nel 2006 fonda, con altre compagnie abruzzesi, la rete Teatri d’Abruzzo con cui produce due spettacoli “Così è” tratto da Pirandello e “Galileo” da Brecht. Con la stessa, organizza la rassegna “Prima” e il progetto ministeriale “Migranti”. Vince numerosi premi tra i quali il Premio Franco Enriquez-Città di Sirolo nel 2012, la Coppa del Presidente della Repubblica nel Concorso Nazionale Marinando per il Teatro Scuola, il Leone di Cristallo, Primo Premio Assoluto nel Festival di Teatro Sociale di Rovigo. Ha collabora con l’ETI e, dal 2011, con il Teatro Stabile d’Abruzzo con il quale co-produce vari spettacoli.
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