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Dammi un attimo

Aiello/Greco
Regia: Francesco Aiello/Mariasilvia Greco
Drammaturgia: Francesco Aiello/Mariasilvia Greco
Attori: Francesco Aiello Mariasilvia Greco Elvira Scorza
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Maternità, Precarietà, Generazione, Ironia

Dammi un attimo racconta di Francesco e Silvia, incapaci di immaginarsi genitori nel mondo della precarietà, di riconoscere se il proprio momento è arrivato. E di Maria, sorella di Francesco, che con la sua esperienza di maternità e con la sua leggerezza, metterà costantemente in discussione  il loro punto di vista.
Francesco e Silvia percepiscono la distanza fra un tempo personale, e il tempo assegnato dalla società, ma tentano di colmare quel vuoto affidandosi a ciò che è considerato normale. Ma come definirsi normali? Qual è oggi il parametro della normalità? Spesso sembra che coincida con il mettere le radici in un luogo, in una persona, in un ingranaggio, essere, insomma, stabili.
I due appartengono a una generazione che, a dispetto dei loro genitori, questa stabilità la disprezza e nello stesso tempo la invoca, che si auto-sabota con le proprie paure, ma che vuole con tutte le forze conquistare un proprio spazio. Ridefinire i modelli sociali nei quali non si riconoscono, costruire relazioni sincere che non subiscano imposizioni esterne, richiederà loro uno sforzo di comprensione reciproca, un'accettazione amorosa delle fragilità di ciascuno.
Così il verbo rimandare da imperativo morale viene gradualmente accantonato, sorgeranno domande mai poste e la possibilità di una famiglia acquista contorni diversi. Il loro stare insieme si nutrirà di un senso nuovo perché se come prima non possiamo più Essere allora bisognerà Essere in un altro modo.

Altri crediti: Jacopo Andrea Caruso- tecnico
Lindo Nudo- Direttore di Produzione
Franca Ferrami- Ufficio Stampa
Giovanbattista Picerno- social media
in collaborazione con Teatro del Carro-Migramenti Spac Badolato e Scena Verticale Residenze per il territorio

Produzione: Teatro Rossosimona

File scaricabili:
Recensione.pdf

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Mariasilvia Greco e Francesco Aiello si incontrano e lavorano insieme per la prima volta nel 2019 all'interno del festival Scritture, accolto dal teatro India di Roma e curato dalla regista e drammaturga Lucia Calamaro. Portano in scena “Amo i paragrafi corti”, testo e regia curati da Mariasilvia Greco mentre Francesco Aiello né è interprete.Decidono quindi di condividere, non solo le esperienze attoriali maturate, ma soprattutto le esperienze della scrittura e della regia, che negli anni precedenti Aiello aveva lungamente coltivato con : L'incidente- Io sono già stato morto, che si è aggiudicato tre premi al concorso NoPs del Teatro Tor Bella Monaca; Confessioni di un Masochista coprodotto da Teatro Rossosimona, Primavera dei Teatri e Pav Fabulamundi; Lucciole, di cui è in pubblicazione il testo per Edizioni Erranti nella collana “La scena di Ildegarda”.Nasce un sodalizio artistico e da lì l'idea di una scrittura a quattro mani, tenendo presente quale era stata la natura di quella prima collaborazione: mettere in scena, trovare una struttura narrativa e, infine, dare corpo e voce a conflitti e pensieri che trovano radice nel proprio vissuto e nell' autobiografia. Cercare insieme quindi un linguaggio teatrale che possa comunicare quei conflitti, quei pensieri, lasciando che non sia solo la parola a guidare la ricerca artistica, ma soprattutto il corpo in scena.Dammi un attimo è il secondo spettacolo della compagnia, frutto di questa scrittura a quattro mani, di ricerca e tentativi. Dà voce alle difficoltà materiali e spirituali di un'intera generazione, che ad ogni passo avanti fa corrispondere uno all'indietro, stretta in binari che si auto impone, costantemente in difficoltà nel riconoscere il proprio “momento”, eppure in perenne attesa dello stesso. Lo spettacolo, più volte interrotto a causa del Covid, debutterà nella città di appartenenza della compagnia, Cosenza, a fine dicembre 2021.Intanto la compagnia si prepara alla terza produzione, il campo di indagine è ancora il Tempo, ma questa volta siamo partiti da una domanda, dove vanno a finire tutti i momenti che pensiamo di aver sprecato o perduto, tutto quel tempo vissuto e dimenticato più o meno volontariamente? Forse c'è un luogo in cui possiamo ritrovare tutto ciò che abbiamo perso.
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