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Né caldo né freddo

Teatro Magro
Regia: Flavio Cortellazzi
Drammaturgia: Teatro Magro
Attori: Elia Grassi Lorenzo Mirandola Agata Torelli
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Cambiamento climatico, Riscaldamento globale, Metamorfosi, Ambiente, Inquinamento

Perché ci sia una Natura da preservare, essa deve essere concepita come uno sfondo sul quale si staglia qualcosa in primo piano e questo qualcosa è ovviamente l’uomo, per il quale la Natura è un contorno. Ma la caratteristica del riscaldamento globale è proprio questa capacità dello sfondo di entrare improvvisamente in primo piano, facendo collassare la visione antropocentrica e con essa un intero impianto filosofico che ha bisogno dell’idea di “mondo” per esistere.
Il mondo si regge sulla distinzione tra sfondo e primo piano, sulla presenza di un “altrove” che proprio come la scenografia di uno spettacolo teatrale fornisce un ambiente per le azioni dei protagonisti. Se quell’altrove scompare, scompare anche il mondo: per questo l’ansia dell’apocalisse portata dal riscaldamento globale è in effetti una realtà dell’apocalisse. Il mondo è già finito.
La consapevolezza planetaria non è l’inesorabile realizzazione del fatto che “noi siamo il mondo” ma, al contrario, del fatto che non lo siamo.
We are not the world
Il genere umano ha 2,5 milioni di anni. La Terra ne ha 4,54 miliardi.
Durante la sua esistenza è passata dall’essere una palla di fuoco ad essere una palla di ghiaccio senza scomporsi più di tanto.
Un’indifferenza spiazzante nei confronti delle velleità di onnipotenza umana.
Alla Terra non facciamo né caldo né freddo.
Non illudiamoci di volerla salvare. Lei ci sopravviverà. Stiamo solo cercando di salvare noi stessi.
Ben cinque estinzioni di massa ci precedono.
Cosa avrà di diverso rispetto alle altre la sesta estinzione? Sarà la prima il cui principale artefice ucciderà anche sé stesso.
Un’indifferenza spiazzante.
È interessante che noi si pensi che la pura e semplice sopravvivenza sia più reale di un qualche tipo di qualità dell’esistenza, come essere felice. La catastrofe ecologica è stata perpetrata in nome di questa sopravvivenza, della mera esistenza, senza alcuna attenzione a qualsiasi qualità dell’esistere.
Abbiamo bisogno di riprendere gli spazi di libertà non concessi, frantumare queste pareti di imprigionamento per prendere coscienza di un contenitore infinitamente più grande.
L’uomo moderno non crede più nella possibilità della metamorfosi.
Ma siamo esattamente il frutto di migliaia di metamorfosi che ci hanno preceduto. Perché dobbiamo avere l’arroganza di essere il culmine di ogni cosa?
La metamorfosi, la capacità di mutare profondamente, è insita nella natura: se è vero che veniamo dall’acqua e che dal mare sono venute fuori una serie di specie che poi si sono modificate, hanno trasformato le pinne in zampe o ali, vuol dire che la potenza metamorfica è compresa dentro la vita, e quindi perché l’uomo non dovrebbe avere questa forza dentro di sé?

Altri crediti: Disegno luci: Fabio Dorini
Scenografia: ZeroBeat Theater
Proiezioni: Matteo Codognola

Produzione: Alkémica Società Cooperativa e Comune di San Giorgio Bigarello

File scaricabili:
Né.caldo.né.freddo...Scheda.artistica_compressed.(1).pdf

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Teatro Magro nasce a Mantova sotto la direzione artistica del regista Flavio Cortellazzi. Attento ai temi della contemporaneità, il team ha creato e sviluppato un'offerta culturale multidisciplinare, divulgativa, sociale ed educativa.
La sua attività si muove tra spettacoli e performance teatrali; performance per enti pubblici e
società private, come evoluta forma spettacolare conforme alle specifiche esigenze del committente e realizzabile anche in contesti tradizionalmente non deputati alla cultura; laboratori teatrali, nelle scuole di ogni ordine e grado, per adulti, dilettanti e professionisti, persone diversamente abili; progetti territoriali in coordinamento con enti territoriali sia nazionali, sia internazionali.
Ogni creazione di Teatro Magro è il risultato di un lavoro di équipe in cui soci e collaboratori uniscono le proprie competenze e i propri percorsi formativi in modo sinergico, dando origine a un prodotto che si caratterizza per l’alta qualità e la cura del dettaglio, per la costante messa in campo di processi d’innovazione, per l’attenzione alla contemporaneità, uniti alla simultanea capacità di mantenere e restituire il proprio stile.
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