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BIKILA

Davide Fabbrocino
Regia: LUCA ZILOVICH
Drammaturgia: DAVIDE RAVAN
Attori: Davide Fabbrocino
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (11-18), Prosa

Tags: Roma 1960, maratona, corsa, teatro storico

Roma, 10 settembre 1960.
Un uomo corre a piedi nudi tra le strade della capitale italiana. Corre per 42 chilometri e 195 metri.
Agli spettatori presenti lungo il percorso è subito chiaro di assistere a un'impresa che entrerà nella storia delle Olimpiadi. Sanno già che quella medaglia d'oro sarà ricordata per sempre.
Ma quell'uomo scalzo non sta correndo solo una maratona.
Abebe Bikila, atleta etiope, sta vincendo la prima medaglia d'oro olimpica della storia dello sport africano, in una delle città simbolo del colonialismo europeo.
Bikila non sta solo vincendo una gara, sta correndo per il riscatto di un intero continente.

In questo monologo scritto e ideato da Davide Ravan, diretto e adattato da Luca Zilovich, Davide Fabbrocino in scena racconta da osservatore esterno la vita di Abebe Bikila, guidando lo spettatore attraverso le affollate vie romane del boom economico e le strade di un'Addis Abeba che tentava di risollevarsi dopo gli anni dell'occupazione italiana; suggestioni storiche alternate all’adrenalina della gara e scene scandite a ritmo di un bit elettronico che incalza perfettamente le emozioni dei protagonisti.
L'esercito italiano in Etiopia non è andato in gita. E’ approdato in queste terre per una rapina a mano armata su vasta scala e la crudeltà dell'atto ha toccato tutti i punti più bassi della storia; dalle esecuzioni sommarie all’impiego di gas tossici per altro proibiti già da molto tempo.
Si può immaginare quanto, una volta sfilate le scarpe poco prima della partenza della Maratona di Roma, Abebe Bikila abbia portato in gara tutta la sua rabbia.


Produzione: INDIPENDENTE

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Attore, autore e animatore; dopo 10 anni passati nei villaggi turistici in giro per il mondo ad animare adulti e bambini, appende l'infradito al chiodo e si avvicina al teatro con la scuola d’arte drammatica dei “POCHI” di Novi Ligure.
In seguito si sposta a Roma dove va in scena nel ruolo del giudice ispettore con “L'Allodola” di Jean Anouilh, per la regia di Filippo Dionisi.
Nel 2012 si avvicina al cabaret esibendosi allo Zelig off di Milano e scrivendo “Cose che fanno ridere” con la collaborazione di Carlo Turati.
Molti lo preferiscono nel drammatico, altri nel comico, lui senza falsa modestia si definisce mediocre in entrambi.
Nel 2016 arriva in finale al Festival Cabaret Emergente di Modena, nel 2017 si aggiudica i quarti di finale al Talent “Eccezionale Veramente” in onda su LA7.
Varie sono le collaborazioni a Teatro con registi e drammaturghi come Matteo Monforte, Giuseppe Della Misericordia, Andrea Robbiano per la messa in scena di monologhi a tematica sociale.
Nel 2019 si aggiudica il premio Enzo Buarnè, “La vita dell’attore”, riconoscimento conferito l’anno passato a Bebo Storti.
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