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Sogno o son Strindberg

Nadine Tarantino
Regia: Nadine Tarantino
Drammaturgia: Nadine Tarantino
Attori: Davide De Luca - Francesco Cenci - Salvatore Coscione - Pietro Barbanente - Nadine Tarantino.
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (14-20), Prosa, Teatro-danza, Performance

Tags: Follia, Metamorfosi, Frenesia, Poesia, Gioco

SOGNO O SON STRINDBERG

Personaggi | A. Strindberg, Siri Von Essen, la Figlia di Indra, l’Ufficiale.

A. Strindberg |E’ l’umanità distrutta e incompresa, la solitudine, la rassegnazione, il narcisismo e il genio. Il bambino non amato e l’adulto che odia. Il marito che arde di passione e che brucia la moglie consumandola a poco a poco fino a ridurla in cenere. E’ l’incapacità di ammettere le proprie colpe. L’illusione di avere in mano la propria vita e il bisogno fisiologico di controllare quella degli altri. Incarna l’amore, puro, ingenuo e distruttivo. ll grido di aiuto. Il genio incompreso.

Siri Von Essen |Umanità controllata e calpestata, derisa e umiliata. La sottomissione a un ruolo sociale che interpreta in maniera eccellente. L’incapacità di prendere decisioni individuali. La ricerca di se stessi.

La Figlia di Indra | Il Deus ex machina.

L’Ufficiale | L’attesa. Il trascorrere del tempo. La speranza costante. L’amore puro, ingenuo e persistente. L’unica salvezza dalla tirannia dell’io.

Sogno o son Strindberg è un grande omaggio a Il Sogno, dramma scritto da J. August Strindberg nel 1902 e molte altre opere dell’autore. Ritenuto “la creatura del suo maggior dolore”, Il Sogno di Strindberg appare come la soluzione a tutte le domande che poniamo a noi stessi nel corso della nostra esistenza: Chi sono? Perché sono qui? Dove sto andando?
Nel sogno “Tempo e spazio non esistono; su una base minima di realtà, l’immaginazione disegna motivi nuovi. Tutto può avvenire, tutto è possibile e probabile”. Ciò che questo spettacolo propone consiste nella screziata ampiezza dei suoi riferimenti ed esperimenti alla ricerca d’inedite forme di espressione come la noncuranza delle norme estetiche e sociali presenti nell’operato di Strindberg.
Divertimento, pazzia, passione, crisi, paradossi sono solo alcuni dei temi restituiti con forza e profondità utilizzando espedienti registici innovativi e sorprendenti; continui cambi scena e salti temporali tra finzione e realtà, ammesso che la realtà esista o è solo ciò che percepiamo, dove si fanno spazio attori metamorfici che interpretano tutti il ruolo diverso e uguale.
Lo spettacolo è una maggior presa di coscienza del ruolo che la donna ricopre nella società utilizzando ironia e leggerezza intelligenti, fa riflettere su tabù e gap collettivi, da luce ad aspetti della psicosi, di crisi di esistenza e vuol essere l’urlo di tutti coloro che non sono stati capiti.
L’obbiettivo della messa in scena è risvegliare l’emergenza del brio, delle scintille, dei brividi lungo la schiena che non danno pace e fanno riflettere (flectĕre “piegare”); far comprendere che le risposte alle nostre domande non arriveranno mai se non cominciamo a interrogarci.
Sogno o son Strindberg fa parte del teatro necessario, quel teatro cioè che ha bisogno di essere espresso a qualunque costo, che ha urgenza di vivere immediatamente, che ri-sveglia gli animi addormentati in un sogno con Il Sogno!

Produzione: Nadine Tarantino

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Il progetto di ricerca artistica nasce nel dicembre 2019 a Torino dall'incontro di cinque giovani attori e registi teatrali guidato da Nadine Tarantino.
La condivisione dello stesso linguaggio teatrale, prettamente di impronta Lecoquiana, permette di creare messe in scena efficaci e fruibili da un pubblico di qualunque età.
Dalla visual-comedy alla prosa, i temi trattati nella produzione vengono espressi in maniera completa lasciando spazio all'immaginazione, alla comicità e alla riflessione.
I ritmi serrati ma vivi e densi fanno parte della frenesia umana e quindi messi in scena con la stessa dignità e importanza della stessa, non tralasciando mai momenti di distensione e respiro che raramente concediamo a noi stessi nella vita di tutti i giorni.
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