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Paolo

Davide Gasparro
Regia: Davide Gasparro
Drammaturgia: Paola Ornati e Davide Gasparro
Attori: 1 - Davide Gasparro
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: paolo, grassi, biopic, teatro

Paolo è un progetto della sulla figura di Paolo Grassi. Non uno spettacolo documentale, non uno spettacolo didascalico: piuttosto una fotografia di uno straordinario uomo prima ancora che un memorabile lavoratore dello spettacolo, Paolo, appunto, prima ancora che Grassi. Nella volontà di riflettere su questa figura, la drammaturgia pone in primo piano aspetti che la avvicinano a noi persone di oggi: abbiamo voluto cogliere un denominatore comune al suo operato, cercando di farne materia universale per parlare a tutti, soprattutto coloro che non lo conoscono.
Davide Gasparro, regista e attore in scena, coadiuvato dal lavoro di analisi e drammaturgia di Paola Ornati, mette insieme le voci, le testimonianze e i fatti, per comporre, dal nostro presente, il racconto della straordinaria avventura di vita di un uomo prima ancora che di un operatore culturale, cercando di entrare in comunicazione con questa persona, adesso che ci separa da lui un quarantennio di assenza, per mettere in primo piano la forza, la potenza e l’attualità del suo messaggio e del suo insegnamento, attraverso le parole.
Come si fa a essere punto di riferimento della vita culturale di un paese per cinquant’anni? Come si fa a gestire il potere che viene dato da una posizione di prestigio, bilanciando privilegi e vincoli cui questo potere è sottoposto? Come si fa a essere infaticabili lettori attenti del proprio presente sempre in cerca di nuove soluzioni? In sostanza: perché è così importante fare bene il proprio mestiere?
Lo spettacolo ha la forma di un monologo della durata di circa 70 min.

Altri crediti: scenografia Flavio Pezzotti
costumi Eleonora Rossi
luci e tecnica Mattia De Pace
suono Elena Rivoltini
regista assistente Jacopo Sorbini

Produzione: produzione Davide Gasparro, in coproduzione con Fondazione Paolo Grassi - La voce della cultura, con il supporto di Amuranza, Festival della Valle d’Itria e Filodirame

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Davide Gasparro
Classe 1990, laureato in Storia del Teatro nel 2012, diplomato alla scuola del Piccolo Teatro nel 2014 sotto la guida di Luca Ronconi. Durante e dopo la formazione accademica prende parte a vari workshop intensivi (fra gli altri con Sonia Bergamasco, Attila Vidynianszky e Viktor Ryzhakov del Teatro d'Arte di Mosca). Nell’estate del 2015 partecipa al corso di perfezionamento promosso dal Centro Teatrale Santa Cristina di Luca Ronconi.
Dal 2014 ad oggi collabora con il Piccolo Teatro di Milano: come attore (Santa Giovanna dei macelli, Benvenuti al Piccolo, Arlecchino Servitore di due padroni), assistente alla regia (Divine parole, L’Opera da tre soldi, Louise e Renée, Uomini e no) e regista (Alla caccia del teatro, Un ingresso secondario) collaborando anche ad attività collaterali del teatro (A questa comunità abbiamo dato il nome di polis, podcast come Gli sposi promessi) lavorando, tra gli altri, con Luca Ronconi, Ferruccio Soleri, Stefano Guizzi, Damiano Michieletto, Sonia Bergamasco, Carmelo Rifici, Fabio Pisano.
Come attore ha lavorato anche con Roberto Catalano (La Bohème - Storia di una scelta) e Grischa Asagaroff (L’Elisir d’amore per i bambini); è stato assistente alla regia di Gianmaria Aliverta (Figaro su, Figaro giù, 2018), Francesco Micheli (Ange de Nisida, 2019), Rosetta Cucchi (Adriana Lecouvreur e Griselda, 2021), Fausto Russo Alesi (Padri e Figli, 2021), Claudio Longhi (Il peso del mondo nelle cose, 2020).
È tra i fondatori della compagnia indipendente BezoarT, per la quale ha curato le regie de Il Misantropo (2014), Romeo e Giulietta (2016) e Emigranti (2016). Con la stessa compagnia ha ideato e gestito il PFT – Piccolo Festival Teatrale di Bagnara di Romagna dal 2014 al 2016.
Del 2019 è lo spettacolo Paolo, biopic su Paolo Grassi in occasione del centenario della nascita, che lo ha visto nella veste di interprete, regista e drammaturgo.
Nel 2019 ha debuttato nella regia d’opera al Festival della Valle d’Itria con la drammaturgia e regia di due intermezzi napoletani (L’ammalato immaginario e La vedova ingegnosa di Vinci/Sellitti) e al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto con Drosilla e Nesso di Leo. È stato inoltre il primo a mettere in scena l’opera buffa Il Guercio di Puglia di Nicola Scardicchio ad Alberobello nel 2019. Ha aperto il Festival della Valle d’Itria nel 2020 con Il borghese gentiluomo di R. Strauss (tra i dieci migliori allestimenti della stagione secondo il Giornale della Musica).
Tra le altre esperienze, nel 2014 è stato segnalato al premio Hystrio alla vocazione teatrale; nel 2018 un suo contributo saggistico è apparso nel libro Scene - Saggi sul teatro tra testi, sguardi e attori a cura di Carla M. Bino edito da Educatt.
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