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Anime

Kultroses 659
Regia: Veronica Natali
Drammaturgia: Stefano Benni, Alessandro Bindi
Attori: Veronica Natali, Alessandro Bindi, Francesco Renzoni, Lorenzo Bittini, Greta Fanoi
Trailer: Link
Anno: 2016
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Benni, anime, aria, volo

“Ti sembran tempi per parlar dell'anima?” .
Questa è una delle migliaia di domande scomode che da cinquant'anni Stefano Benni rivolge a sé stesso e a milioni di lettori in Italia e nel mondo. Non sempre c'è una risposta, e meno che mai in questo caso; “Anime” non tenta di dare spiegazioni, non ha alcuno scopo divulgativo o didattico. Per parlar di anima, forse si dovrebbe partire dal significato, da cosa vuol dire veramente questa parola tanto abusata, magari senza farsi aiutare da interpretazioni religiose o spiritualistiche preconfezionate.
“Anime” è uno spettacolo composto da scene diverse, alcune delle quali tratte dalle raccolte di Stefano Benni, altre nate dalla penna di Alessandro Bindi, membro di Kultroses 659. I cinque attori sul palco interpretano di volta in volta persone, macchine, figure impossibili e sentimenti improbabili, il tutto legato da quel filo invisibile che dà un senso a tutto, anche se forse non a tutti.
“Anime” parla di anime. Di esistenze collegate fra di loro ma spesso sole, anche in mezzo ad una folla. Di piccoli dolori e piccole gioie, come quelle che ci capitano ogni giorno e che quasi sempre comprendiamo a posteriori, riconoscendo la loro importanza quando ormai sono passati. Di tratti di un cammino di cui capiamo a stento i metri già percorsi, figuriamoci quelli ancora da percorrere.
Si ride e si riflette in “Anime”, così come in tutta l'opera di Stefano Benni. E, come in essa, in “Anime” non c'è una ricetta giusta per guarire la propria anima, o anche solo per capire se è malata. Si esce dal teatro con un sorriso aperto, ma se tutto va bene una piccola piega di malinconia c'è.

Altri crediti: Musiche originali: Planedo Project
Pianoforte in scena: Francesco Renzoni

Produzione: Kultroses 659

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KultRoses 659 nasce nel 2012, dall'unione di alcuni membri del gruppo teatrale “Delle rose e delle ortiche” di Prato, condotto da Roberto Carlesi, e del laboratorio LabKult tenuto dal Kulturificio n°7 (Valentina Banci, Francesco Borchi, Tommaso santi) a Carmignano (PO). L'obiettivo della compagnia, così come delle sue radici, è quello di fare teatro non come fine ma come mezzo di conoscenza, come linguaggio, come trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale.
Durante gli anni Kultroses 659 acquista nuovi attori, e alla regia subentra Veronica Natali che continua il lavoro di Roberto Carlesi portandolo su un nuovo stile registico, rimanendo comunque fedele all'obiettivo di cui sopra.
Quello che caratterizza la nostra visione è il tentativo di usare il teatro come mezzo per parlare alle persone di persone, e cercare di creare in loro lo stimolo alla conoscenza, allo studio e all'informazione.

I testi che utilizziamo sono principalmente scritti da Alessandro Bindi e Francesco Renzoni, attori e autori fiorentini che si sono uniti alla compagnia nel 2016. Quando invece utilizziamo testi di altri autori, ci piace realizzare quello che definiamo "il teatro patchwork", ovvero tagliamo e mescoliamo materiale di altri autori per creare un testo nuovo, completamente distaccato dall'originale.
Il lavoro di regia è affidato a Veronica Natali, ma si sviluppa con la collaborazione di tutti partendo dall'improvvisazione, forma teatrale con la quale la stessa Natali, Bindi e Renzoni hanno grandissima esperienza.

Tra i lavori principali della compagnia troviamo:
"Se la parte mi funziona", spettacolo dedicato a Giorgio Gaber, include musica dal vivo suonata da una band professionista, ed ha riscosso un notevole successo nei teatri e nelle piazze di Prato, Firenze e Pistoia. Negli anni abbiamo instaurato una collaborazione con la stessa Fondazione Giorgio Gaber partecipando a Le Strade di Notte a Camaiore e Le Spiagge di Notte al Lido di Camaiore.
"Anime", da testi di Stefano Benni e Alessandro Bindi, ha vinto il premio Blackout Theatre nel 2016, nel 2018 ha ricevuto il riconoscimento Uilt Teatro Studio-Osservatorio sul teatro contemporaneo ed è stato ammesso alle selezioni regionali del premio nazionale Uilt, nel 2019 ha vinto il premio speciale della giuria al festival Estate di San Martino di San Miniato (PI).

"Deriva" è l'ultimo nato, scritto da Alessandro Bindi e Andrea Bruni, anch'esso selezionato per il Teatro Studio-Osservatorio nel 2019.

Il nostro "Teatro a gettoni" è un happening teatrale, adattissimo agli spazi aperti e alle situazioni culturali come le biblioteche (tra cui la Biblioteca San Giorgio di Pistoia): ogni attore partecipante propone un suo repertorio, da solo o in collaborazione con altri attori presenti, e il pubblico può assistere a numerose performances diverse su sua richiesta.

Il Circolo Arci la Libertà di Viaccia (di cui 659 è il numero civico) è la nostra casa nel cuire, e cerchiamo di restituire ciò che ci ha dato collaborando alle sue iniziative sul territorio (Come eravamo, Fiabescamente, Viaccia festival).
Il nostro motto è: C'è più fantasia nella realtà, che nella fantasia stessa.

Associati U.I.L.T. dal 2012
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