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LAMPEDUSA BEACH

I due della città del sole srl
Regia: MARCELLO MANZELLA
Drammaturgia: LINA PROSA
Attori: VALENTINA ELIA
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: AFRICA, LAMPEDUSA, MARE, ESPERIENZA, PENSIERI, PAURE

LAMPEDUSA BEACH
di Lina Prosa
regia Marcello Manzella
con Valentina Elia
musiche originali Antonio Della Ragione
scene Raffaele Di Florio
light designer Maurizio Morra
costumi Maria Grazia Di Lillo
produzione I Due della Città del Sole s.r.l.
genere Monologo per un’attrice che sa andare in apnea
durata 55 min.
La Storia
Un barcone carico di settecento profughi in fuga dall’Africa affonda nello specchio di mare di fronte a Lampedusa. Nell’oscurità incombente della notte, i settecento corpi si agitano e si dibattono nell’acqua. Tra questi corpi c’è quello di una giovane donna, Shauba, che riesce ad aggrapparsi ai suoi occhiali da sole caduti in acqua. Per alcuni istanti riesce a stare a galla come se quegli occhiali, suo ultimo legame con la vita, fossero un salvagente. Cerca di resistere al mare, e non riuscendo a stare a galla, inghiotte il fiato nello stomaco per l’eternità. È nell’implacabile discesa infernale sul fondo del Mediterraneo che Shauba, lasciandosi andare ai ricordi, compie il suo viaggio verso Lampedusa Beach: la parte sottomarina di Lampedusa, la spiaggia dove si depositano i sogni infranti. E in questo viaggio racconta e rivive, un’ultima volta, la sua esperienza e tutto quello che la porterà a maturare, ormai troppo tardi, come donna.
note
“Benvenuti a Lampedusa Beach. Tra poco Shauba morirà per voi.”
L’attrice si prepara ad esibirsi nella terribile discesa di Shauba verso il fondo del mare: il suo corpo, la voce, i pensieri, le emozioni, le paure, i movimenti, i suoni, i colori, le luci, sono a servizio del pubblico pagante, dei voyeurs pronti ad assistere alla rappresentazione scenica di una morte annunciata.
Un testo che, con le sue suggestioni poetiche, cerca di sottrarre all’anonimato una vittima immaginaria, ma reale, di quella tragedia che si svolge quotidianamente nel mar Mediterraneo - cimitero a cielo aperto - e che cerca di restituirle la dignità umana fatta di sentimenti, ricordi, sogni e storie fatalmente dimenticate dalla cronaca, dai media e dal dibattito politico.

Altri crediti: musiche originali Antonio Della Ragione
scene Raffaele Di Florio
light designer Maurizio Morra
costumi Maria Grazia Di Lillo

Produzione: I DUE DELLA CITTA' DEL SOLE S.R.L.

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Curriculum I due della città del sole
Il soggetto proponente del progetto è la società “I due della città del sole”.
Luigi De Filippo insieme alla moglie Laura Tibaldi fonda nel 2000 la società di produzione teatrale “I due della città del sole s.r.l.” di cui sarà il Direttore artistico fino al marzo 2018 (anno della sua scomparsa). Successivamente la Direzione Artistica della società è stata affidata a Leo Muscato la cui impronta ai nuovi progetti si è realizzata a partire dal 2019.
L’obiettivo principale è quello di rendere la progettazione artistica autonoma: essere padroni del proprio lavoro per realizzare un Teatro che riesca sempre a divertire e interessare il pubblico: teatro vuol dire raccontare con ironia e umorismo la commedia umana.
Nei primi anni di attività, coloro che da sempre hanno amato le commedie dei De Filippo, continuano a seguire con grande coinvolgimento emotivo le produzioni affidate alla compagnia di Luigi che porta avanti con profonda integrità la sua storia artistica e personale.
In corso d’opera, la società inizia a produrre spettacoli con altro cast artistico, segnaliamo in particolare il grande evento de “Memorie di Adriano” con Giorgio Albertazzi, di Marguerite Yourcenar – Jean Launay, traduzione di Lidia Storoni Mazzolani, regia Maurizio Scaparro.
Da un lato la compagnia di giovani attori napoletani diretta da Luigi De Filippo,si occupa soprattutto di far conoscere al pubblico delle nuove generazioni le commedie più significative del Teatro dei De Filippo, Eduardo, Peppino, Titina e Luigi,(per tutti “Natale in casa Cupiello”) ma all’occasione rappresenta anche opere di Luigi Pirandello, oppure classici di Molière, com’è accaduto di recente per “Il Berretto a sonagli” oppure per “L’Avaro”. È il Teatro secondo la famiglia De Filippo: “E’ il racconto della lotta quotidiana che fa l’uomo per dare un senso alla propria esistenza.”
Dall’altro lato, oltre “Memorie di Adriano”, I due della città del sole hanno prodotto negli anni spettacoli come: “ Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller con la regia di Enrico Maria Lamanna e interprete principale Sebastiano Somma; “Poker” di Marbert per la regia di Antonio Zavatteri, protagonista Francesco Montanari; “Notte di Follia” di Balasko, regia Antonio Zavatteri, protagonisti Anna Galiena e Corrado Tedeschi, “Un ragazzo di campagna” di Peppino De Filippo con la Bottega di Teatro di Luigi De Filippo, “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo, ultimo allestimento debuttato ad agosto 2019 al Festival Teatrale di Borgio Verezzi con la Regia di Leo Muscato e come attore principale Enzo Decaro.
Infine la produzione ha dato negli ultimi anni, grandi spazio a progetti con attori under 35, in particolare, con gli spettacoli “Il Duello”, “Mandragola” e infine nel 2017 “Caesar” (vincitore del Bando regione Lazio 2017). “ALL-IN” il gioco può provocare solitudine scritto da Roberto Nugnes, scenografia di LUIGI FERRIGNO, realizzazione scene e attrezzeria ARMANDO ALOVISI, musiche a cura di ANTONIO DELLA RAGIONE, realizzate nell'ambito del progetto RagazziOggi2000 del Comune di Napoli gestito da ERA Coop. e GESCO Sociale per la prevenzione delle dipendenze, regia GIUSEPPE MIALE DI MAURO, con Gennaro Di Colandrea e Geremia Longobardo.
La società “I due della città del sole” vuole quindi, da un lato, preservare una pagina importante di storia del teatro, ma allo stesso tempo aprire la propria progettualità ai teatranti di oggi, dando spazio alla crescita di nuovi talenti, investendo nei giovani e nel loro futuro: tradizione e innovazione sono il nostro segno.
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