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Il bambino con la bicicletta rossa (voci da un rapimento)

Compagnia Teatro Insania
Regia: Giovanni Meola
Drammaturgia: Giovanni Meola
Attori: Antimo Casertano
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance

Tags: Ermanno Lavorini, Viareggia, Strategia della tensione, 1969, Italia

Un caso di cronaca: il primo rapimento di un minore finito tragicamente.
Viareggio, Gennaio 1969: la ‘strategia della tensione’ è ancora a qualche mese dall’avere ufficialmente inizio, mentre sta avendo termine il ‘boom economico’.
Ermanno Lavorini, 12 anni, esce già da solo inforcando la sua bicicletta Super Aquila rossa.
Ma un pomeriggio, da quel giro in bici, non torna più.
Primo evento mediatico in assoluto in Italia, il caso-Lavorini fu sulla bocca di tutti, tutti si sentirono genitori, fratellini o sorelline del piccolo rapito.
Poi, di lui, tutti si dimenticarono.
Tutti.
Per quali motivi?
Di lì a poco, bombe, attentati, lotte ‘rivoluzionarie’ o ‘reazionarie’ avveleneranno il paese.

“Fu primo rapimento e prima morte.
La vittima d’una impensata sorte.
In Italia mai era accaduto.
Da quel momento tutto fu fottuto.
Dopo il Bambino, solo agitazione.
Fu la strategia della tensione.”
personaggio | il Pistarolo

‘Il Bambino con la Bicicletta Rossa’ nasce, a 50 anni esatti da allora, dall’intuizione di un giovane attore che affida alla penna di un drammaturgo la sua piccola ossessione, ricostruire cioè la vicenda dimenticata nonostante il clamore enorme dell’epoca, e raccontarne i retroscena e i perché della sua scomparsa dalla memoria pubblica odierna.
Quell’autore si è fatto a sua volta prendere da quell'ossessione, facendola propria, e ha immaginato delle ‘voci’, nove voci da un rapimento, per l’esattezza.
Quelle dei veri protagonisti di questa intricata vicenda.
Ma le ha immaginate trasfigurate, ognuna con una sua specifica caratteristica in sede di scrittura, ognuna coniugata in uno stile diverso (prosa, versi sciolti, rime, anafore, ecc.).
Nove voci affidate a volto, corpo e voce di quello stesso attore ancora oggi alle prese con quella ossessione che, in scena, anche attraverso un inesausto lavorio fisico, potrà finalmente domare per raccontare quella che forse fu proprio l’infanzia delle stragi, come scrisse qualcuno in quegli anni, Cassandra inascoltata o forse volutamente trascurata.
In fondo, l’Italia non continua ancora oggi ad essere il paese dei misteri irrisolti?

Solo grazie alla pervicace azione di pochi, isolati, giornalisti, tra cui Marco Nozza, soprannominato il ‘Pistarolo’, il caso fu rimesso in discussione da un giudice istruttore che porterà a processo, e a far condannare per motivi politici, alcuni ragazzi appartenenti al Fronte Monarchico Giovanile, diversi esponenti dei quali cambiarono decine e decine di volte versione durante gli anni di indagini e detenzione, depistando scientificamente il corso delle cose.
Nel frattempo, a Viareggio veniva fatto naufragare il progetto politico di un’alleanza tra i partiti socialista e comunista uniti a fronteggiare l’avanzata delle destre missina e monarchica.
Un intreccio perverso di devianza minorile, eversione politica, insabbiamenti, depistaggi e reticenze.


Altri crediti: Flaviano Barbarisi | scenografia
Marina Mango | costumi
Anna Bocchino | ass.te alla regia
Nina Borrelli | foto di scena


Produzione: Compagnia Teatro Insania - Virus Teatrali

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Compagnia Teatro Insania è un'idea che prende forma: è materia, desiderio, pulsione, isteria, concreto, assurdo, condivisione e riflessione. La compagnia nasce nel settembre del 2018, dalla volontà di due attori: Antimo Casertano e Daniela Ioia.

Antimo Casertano si diploma nel 2010 all'accademia d'arte drammatica del Teatro Bellini di Napoli, diretta da Alvaro Piccardi. Durante il percorso formativo ha avuto la possibilità di confrontarsi con Cesari Brie, Luca Zingaretti, Marcello Romolo, Francis Pardheilan, Rosa Masciopinto. Ha lavorato con registi e attori come Alessandro Gassmann, Claudio Cupellini, Luciano Melchionna, Carlo Cerciello, Davide Iodice, Claudio Di Palma, Paolo Cresta, Gabriele Russo e Renato Carpentieri.

Daniela Ioia si forma attraverso laboratori condotti da Cesar Brie, Mimmo Borrelli, Davide Iodice, Emma Dante, Daniele Salvo, Francesco Saponaro. Ha lavorato con attori e registi come Mario Martone, Claudio Cupellini, Francesca Comencini, Paolo Triestino, Massimo Andrei, Giacomo Rizzo, Alessandro Gassmann, Massimiliano Gallo. È attualmente impegnata nelle riprese della terza stagione della serie RAI “I bastardi di Pizzofalcone” 2019\2020 e nella quinta stagione della serie SKY “Gomorra” 2018\2019.

La compagnia ha prodotto:

2021 “Gemito- l’arte d’ ‘o pazzo”
scritto e diretto da Antimo Casertano. Con Antimo Casertano, Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro Kurush Zangaro.
Debutto Nazionale “Campania Teatro Festival 2021”
Premio miglior testo “Napoli Cultural Classic 2021”

2019 “Mamma mà”
di Massimo Andrei. Regia Gennaro Silvestro, con Daniela Ioia
Premio “Talentum” miglior attrice Daniela Ioia
Premio “Malafemmena” 2019-2020
Premio “Napoli Cultural Classic”. Miglior talento emergente 2020

2019 “Il bambino con la bicicletta rossa”
da un'idea di Antimo Casertano, scritto e diretto da Giovanni Meola, con Antimo Casertano
Semifinalista “Premio In-box 2019”
Selezionato al Festival Polis di Ravenna 2020


2018 “Gli Innamorati”
da Carlo Goldoni, riscrittura Antimo Casertano e Daniela Ioia. Regia di Antimo Casertano, con Antimo Casertano, Daniela Ioia, Teresa Raiano e Giuseppe Fiscariello

2018 “Figli d' 'a Madonna”
scritto e diretto da Antimo Casertano, con Antimo Casertano, Daniela Ioia e Antonio Agerola.
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