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TUTTO

lelionaccariart
Regia: Lelio Naccari
Drammaturgia: Lelio Naccari
Attori: Lelio Naccari
Trailer: Link
Anno: 2016
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Teatro-danza, Performance, Altro

Tags: Filosofia, crisi, avanguardia, paura

TUTTO ha debuttato il 26 Novembre 2016, al Teatro dei Naviganti di Messina, realtà sensibile e di ricerca.
E' uno spettacolo essenziale, auto-ironico e filosofico che esorcizza i drammi del vivere. Tratta di crisi personale, affronta i problemi che ci crea la paura e il modo in cui ci trattiene in situazioni statiche impedendoci di essere felici.
"Il gusto per la parola scelta con cura ma che arriva diretta, lo stile giocoso, che attraverso il riso conduce il pubblico a confrontarsi con temi elevati, e il superamento filosofico degli stessi, ne fanno un’opera adatta a tutti i tipi di pubblico e realizzabile in una grande molteplicità di contesti. È un teatro surreale e meta-teatrale che attinge a generi molto lontani fra loro, rielaborandoli in un originale unicum."
Dal debutto è stato proposto in alcuni spazi teatrali italiani, come il Teatro Savio di Messina, il Teatro Libreria Tlon di Roma e il Festival Milano Off, dove però la posizione del teatro a esso destinato non lo ha premiato.

- Breve stralcio del testo:
"Ecco. Parlare al vostro inconscio, con gesti enigmatici, parole misteriose, aleatorie, suscettibili di diverse interpretazioni, questo forse mi sarebbe piaciuto.
Ma non credo sia del tutto assente da quello che sto per presentarvi. Magari, una bella performance di teatro fisico, con uno che si muove su una musica tipo elettronica, in maniera predeterminata ma anche un po' improvvisata, secondo il proprio sentire del momento. Nuovo, di volta in volta, in modo che gli spettatori si trovino sempre di fronte a una performance diversa, che rinasce ogni volta. Una sequela di movimenti densi del contenuto emozionale che le circostanze del momento fanno scaturire nell'attore, di cui neppure lui è padrone o che, diciamo, non può controllare fino in fondo, così che egli possa donare quanto di più profondo e misterioso c'è nell'essere umano... Anzi, il suo stesso incomprensibile mistero. Ecco, una cosa tipo questa."

Esigenze tecniche di base: Spazio minimo 4x3 metri e un piazzato. Preferibile possibilità di diffusione audio.

Altri crediti: Musiche di Beethoven e Droid Bishop

Produzione: Autoprodotto

File scaricabili:
Stampa.Critica.e.Pubblico.su.TUTTO_.pdf
TUTTO...Articolo.Gazzetta.del.Sud.8_02_2017.jpg

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Lelio Naccari è autore, regista, attore e didatta.

Nel 2005 si laurea in Scienze della Comunicazione a indirizzo Spettacolo e New Media, scoprendo parallelamente la passione per il mezzo scenico. Nel 2008 si specializza in Comunicazione e Pubblicità, rivolgendo particolare interesse alla concezione creativa della comunicazione e alla scrittura. Collabora come copywriter con alcune agenzie pubblicitarie italiane, fra cui Gorla&Adpress e MarcoLiviCopy&Co e poi, realizzando autonomamente uno spot a sfondo sociale, per il progetto “Insieme con dignità”, sul tema del racket e dell’usura, vince il premio “Giovani Talenti” di Confindustria, che prevede una somma in denaro e la distribuzione dello stesso spot.

Dal 2009 al 2011 si forma come artista scenico e interprete presso l’Academie Internationale Des Arts du Spectacle, diretta da Carlo Boso a Parigi, diplomandosi a termine percorso. In questo periodo, è attore in diverse produzioni teatrali, fra cui “La Nuit Des Rois” (Compagnia Les Passeurs), “Un chapeau de Paille d’Italie” e “La dispute/L’ile des Esclaves” (Les Attrape-Reves), Le songe d’un nuit d’eté” (Fracas d’Art) e lo stimato “Procés” d’apres Kafka (ispirato al testo di Franz Kafka) diretto da Anna Cottis che ottiene il Premio della Critica e del Pubblico al Festival “De court à Jardin” di Angers.

Al cinema è presente nel ruolo di Fernando nel film “Artémis, Coeur d’Artichaut” (2012) diretto da Hubert Viel e prodotto da Les Artisans du Film, che ottiene vari riconoscimenti fra cui, nel 2013, il "Grand prix France Brive" ("Prix du jury des spectateurs et Prix Ciné+") e la distribuzione internazionale. È assistente alla regia per il regista, attore e pedagogo Mario Gonzalez presso il Conservatorio Nazionale di Arte Drammatica di Parigi, durante la messa in scena dello spettacolo “Il Sogno di una Notte di Mezza Estate”, con gli allievi del terzo anno nel corso di recitazione in maschera.

Nel 2009 lavora in stage all’accademia Nico Pepe di Udine, studiando training dell’attore e commedia con Claudio de Maglio, e partecipando alla creazione dello spettacolo la “La Città del Sole” dall’opera di Tommaso Campanella, che sarà poi presentato al Festival Avignon Off. L’anno successivo, frequenta in stage anche la Scuola Paolo Grassi, dove prende parte a uno studio di Filippo Timi sul suo testo “Favola”, che successivamente diverrà opera teatrale, libro e infine film, e a un seminario di drammaturgia condotto da Giovanni Covini.
Nel 2011 partecipa allo spettacolo “Gli Innamorati Immaginari”, con la regia di Leonardo Petrillo per Teatri di Roma, basato su antichi canovacci di Commedia dell’Arte, che sarà in scena al Teatro Argentina e in spazi aperti e chiusi della provincia romana.

Nel 2012/13 è docente in stage di recitazione e doppiaggio per La Piccola Accademia della Comunicazione e dello Spettacolo dell’autore televisivo Stefano Jurgens e protagonista nel mediometraggio drammatico “Rimbalzello” (Ricochet), del regista esordiente Nour Gharbi. (Premio della Giuria al Maazzeni Film Festival 2014 e menzione speciale a Genova Calibro9 2016)

Nel 2014 collabora con la compagnia di teatro contemporaneo svizzera Cie LaScam, di Julia Perazzini e Valerio Scamuffa, alla tappa “Mundus” del loro progetto “Hysteria” realizzato all’istituto svizzero di Roma, presentandosi al pubblico sotto le mentite spoglie di psichiatra e conducendo i performer a uno stato di trance ipnotica regressiva. Continua ad approfondire la pratica scenica e attorale attraverso workshop e masterclass con Serena Sinigaglia, Alfonso Santagata di Katzenmacher, Chiara Guidi di Compagnia Raffello Sanzio, Mum & Gipsy e molti altri.
Tra il 2015 e il 2017 prende parte a performance, spettacoli e docufiction: “Massa e Potere” di Claudio Collovà (presso TMO Palermo), “Nel Nome di Questo Nostro Sacro Corpo” di Vucciria Teatro (Festival della Follia, Castello Ursino, CT); è Fortebraccio e Valtemand in “AMLETO di William Shakesperare“ diretto da Ninni Bruschetta, nella stagione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e in tournée lombarda; Protagonista di puntata in “Amore Criminale” (Rai 3).

Dal 2016 è autore e regista di proprie produzioni indipendenti, di cui è anche interprete. Il suo primo lavoro “Tutto” (monologo/performance) presentato ai Magazzini del Sale di Messina, viene selezionato per le rassegne “Non sono il Solo” (Palermo), “Milano Off Fil Festival”, “Storie di Palco” (Bologna), al Teatro della Maruca di Crotone e in diversi altri spazi off nazionali. Segue l’opera itinerante e interattiva “Summer is Coming” scritta e realizzata per l’evento Apollo Spazio Arte, e il più recente “Famoso (Per un pugno di like)” nelle due versioni: “unplugged” e “2.0”, con il fratello cantautore e musicoterapeuta Dario - in arte Frenk - e le creazioni scenografiche digitali dell’artista Vincio Siracusano.

Nel 2017 vince il premio alla regia del Festival CorTeatro di Milazzo (Me) per la messa in scena del corto teatrale “La Storia di Frank, Tony e Sandy” di cui è autore, mentre al fratello Dario va il premio attore non protagonista. Diventa sempre più fervente l’attività didattica e laboratoriale fino a che, nel 2019, produce e mette in scena “Fuori di Me” con gli allievi del laboratorio “Schiavi della Libertà”, su testi creati dai partecipanti e da lui stesso, in un rito catartico di festa e volontà auto-realizzativa.

Dal 2018 scrive articoli per la rivista a tema culturale “ilbugiardino.org”, parlando principalmente di spettacoli e performance.

Adotta una ricerca costante che miscela linguaggi e forme d'arte, con - talvolta - una predilezione per il surreale, il nonsense e l’assurdo, in quanto strategie utili a svelare i paradossi base del linguaggio e quindi del vivere apparentemente logico, per cercare di avvicinare verità più ampie e profonde di quelle racchiudibili dal razionale.

Affronta questi temi anche in laboratori artistici in cui - attingendo a pratiche di diverso genere e natura - lavora alla creazione di comunione e condivisione come qualità energetiche, non intellettuali, per sgombrare la strada dai preconcetti verso un sentire profondo e universale, che racchiude in sé verità, libertà, sogno, gioco e bellezza.
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