Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Attenti al LooP - Anatomia di una fiaba

Compagnia Sclapaduris
Regia: Collettiva
Drammaturgia: Originale
Attori: Francesca Boldrin, Letizia Buchini, Matteo Ciccioli, Francesco Garuti, Gloria Romanin
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Figura

Tags: Fiaba, Ombre, Multidisciplinare, Teatro contemporaneo, Teatro Fisico.

Cinque sedie, cinque oggetti apparentemente inconciliabili, un microfono. Tutti disposti con ordine certosino, inerti di fronte allo sguardo di un misterioso gruppo di persone. 
Una equipe di chirurghi pronta ad operare?
Una compagnia di attori? 
Ci sarebbe qualche differenza tra queste due figure, se ci trovassimo nel bel mezzo di un’operazione chirurgica in un teatro anatomico del 1600?
Il paziente in questo caso, o il racconto da mettere in scena, è un grande classico, la fiaba di Cappuccetto Rosso.
I chirurghi sezionano il cadavere alla ricerca della risposta capace di porre fine a tutte le domande che frullano loro in testa, e per farlo cominciano a sviscerare quelle parole morte..
In quale organo si nasconde l’anima di questa fiaba?
Perché tra le sue viscere vita e morte si confondono tra loro?
Parla solo ai bambini, o riecheggia anche in un cuore adulto?
Quesiti che spingono i nostri protagonisti in una continua sfida per narrare a microfono la loro versione della storia. Le parole della fiaba, come d’incanto persuaderanno gli altri chirurghi a dar vita ai vari frammenti della storia. Vedremo inscenato lo psicodramma de “La Madre” mostruosamente ossessionata dalla manicure, oppure “Il Lupo”, animale che nasconde la sua feroce dietro una voce suadente. Neanche l’atmosfera onirica e bambina creata dalle ombre cinesi sarà capace di mettere i nostri protagonisti d’accordo. Arenati sulle loro teorie strampalate, saranno gli oggetti stessi ad animarsi e a dire la loro. D’un tratto un performer sovvertirà le leggi della gravità per guardare tutta la storia da un altro punto di vista, ed è un attimo che ci si ritrova una strana Nonna che dal soffitto parla con sua nipote a testa in giù. L’operazione sembra conclusa, quando l’ultimo dei dottori, confuta tutte le precedenti dimostrazioni, e riporta i nostri protagonisti al punto di partenza.
Prima di raccontare “Cappuccetto Rosso” abbiamo voluto sviscerarla allo stesso modo con cui i chirurghi dipinti da Rembrandt ne “La lezione di anatomia del dr.Tulp” operavano nei teatri anatomici. Sezionavano cadaveri per capire come funzionassero da vivi. Una connessione tra vita e morte che si trova radicata anche nel cuore della fiaba. E’ infatti un’incisione quella che il cacciatore opera sul ventre del lupo. All’ingresso di quei teatri vi era scritto “Questo è il luogo dove la morte è lieta di soccorrere la vita” 
La morte del lupo dunque, per la vita della bambina. Tra le viscere della fiaba emergono diverse visioni e riflessioni, motivo di scontro tra i nostri chirurghi:
Le generazioni familiari a confronto.
Il bosco, luogo pericoloso e di manipolazione.
Il lupo, il cattivo per eccellenza, la cui morte consente a Cappuccetto rosso l’ingresso nell’età adulta. 
Ma basta cambiare punto di vista ancora una volta e il lupo diventa il legittimo abitante del bosco. Il concetto di straniero si ribalta.
 La vita della bambina, c’è costata la morte del lupo.

Altri crediti: ringraziamo per il sostegno
Civica Accademia d’arte Drammatica “Nico Pepe”
Kilowatt Festival
Dominio Pubblico
Teatro E. Thesorieri di Cannara
Strabismi Festival
Filippo Ciccioli e Cecilia Garuti

Produzione: Compagnia Sclapaduris

File scaricabili:
Scheda.Tecnica._.ATTENTI.AL.LOOP.(1).pdf

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Il primo studio di “Attenti al loop” risale al 2018, durante il nostro secondo anno di corso presso la Civica Accademia d'Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, dove abbiamo da poco conseguito il diploma.
Il gruppo attualmente è composto da: Francesca Boldrin,
Francesco Garuti, Gloria Romanin, Matteo Ciccioli, a cui si aggiunge Letizia Buchini in sostituzione a Valerio Caffa. Eterogenee le nostre provenienze geografiche (Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Friuli-Venezia Giulia) e il bagaglio artistico ed esperienziale di ciascuno, che arricchisce tutto il gruppo: dagli studi di informatica
di Matteo, alla costruzione di maschere di Commedia dell'arte di Francesco, alle danze di Gurdjieff di Gloria, alle svariate esperienze di volontariato di Francesca e Letizia. Il nostro Cappuccetto non poteva che essere un esplosione di prospettive. Fin dall'inizio l'intento è quello di esplorare teatralmente le numerose chiavi di lettura della celeberrima fiaba cominciando una ricerca, che non perde mai il gusto del gioco e del paradosso.
Condividi