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U*

CRiB
Regia: Roberto Di Maio
Drammaturgia: CRiB
Attori: Beatrice Fedi
Trailer: Link
Anno: 2018
Adatto a: VM14


Generi: Prosa, Teatro-danza

Tags: Gender, Identità, Teatro-danza, Teatro, Video-arte

Vi siete mai interrogati sull’origine etimologica della parola ‘definire’? Derivata dal latino, ha in sé due significati opposti ed apparentemente contradditori: ‘limitare’ ma anche ‘qualificare’. Può essere dunque una definizione un modo per esprimere una qualifica e non costituire un limite?

Nel novembre del 2016 nasce in Canada Searyl Doty: è il primo bambino al mondo ad essere identificato come ‘U’, Undetermined (sesso indeterminato).
Questo fatto di cronaca costituisce il punto di partenza per U*, primo spettacolo del collettivo, stimola un’ampia riflessione sull’indeterminatezza dell’identità e sul significato delle categorie a livello linguistico e culturale.
Progetto vincitore del bando “Movin’ Up Spettacolo – Performing Arts 2017” del MiBACT e del premio della critica “DIRECTION UNDER 30 2018 – Teatro Sociale Gualtieri”. Creato in residenza presso L’Estruch (Sabadell, 2018) e La Caldera (Barcellona, 2018). Presentato al Teatro Sociale Gualtieri (Gualtieri, 2018), al Nuovo Cinema Palazzo (Roma, 2018), al Teatro Cavallerizza (Reggio Emilia, 2018), a Carrozzerie n.o.t. (Roma, 2019) e a “OPERA PRIMA 2020” (Rovigo 2020)
Dai contenuti e dalla forma fluida, lo spettacolo è pensato secondo diversi moduli combinabili tra loro. Nella sua versione integrale, ha una durata complessiva di 55 minuti. È stato però presentato anche come performance di breve
durata. Per lo spettacolo integrale, proponiamo due allestimenti (uno frontale, l’altro angolare), mentre per le versioni brevi non c’è un formato fisso.

Altri crediti: di CRiB
con Beatrice Fedi
regia Roberto Di Maio
direzione artistica Carolina Ciuti
musiche originali Claudio Cotugno
direzione tecnica Paride Donatelli
assistente regia Giuseppe Innocente

Produzione: CRiB con il sostegno di Movin'up, Elclimamola (Barcellona), Carrozzerie N.O.T. e Nuovo Cinema Palazzo

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CRiB è culla, tana, casa, uno spazio intimo per la creazione.

CRiB è un collettivo artistico che si forma nel 2017 dalla passione comune di Beatrice Fedi, Roberto Di Maio e Carolina Ciuti per il teatro, le arti visive e la performance in generale.
Tre differenti background artistici che danno vita ad una continua sperimentazione e una sorprendente commistione di linguaggi che si fondono nella convinzione che l’arte in senso lato sia un veicolo necessario alla creazione di spazi dinamici in cui riflettere il tempo che abitiamo.
Il loro primo spettacolo "U*" affronta il tema dell'identità di genere. Prodotto nel 2018 tra Roma e Barcellona con il sostegno di Movin'up, ha vinto il PREMIO DELLA CRITICA "DIRECTION UNDER 30" 2018 e, per questo, partecipa al "Festival Aperto 2018" di Reggio Emilia.
Oggi il collettivo è impegnato nella creazione di RIPENSARE IL CORPO: oltre i cavalieri, un laboratorio espanso e multidisciplinare vincitore del
bando “Sviluppo e Cultura 2019” promosso dalla Fondazione Caript (Pistoia). Al tempo stesso CRiB lavora attivamente alla stesura del progetto digitale COSÌ INDIFESO E PIXELATO È IL MIO CORPO, e al prossimo spettacolo dal titolo T=WINS (vincitore dei bandi: “UFO Residenze d’Arte Non Identificate 2019” - Teatro Stabile di Trieste; “Citofonare PimOff 2020” - Milano), che propone una riflessione sulla relatività del tempo e i suoi effetti sulla percezione del reale.
Tra i suoi lavori, CRiB annovera inoltre tre opere video - CIBARTI, prodotta da Zip Zone d’Intersezione Positiva (Dicembre 2020), RETHINKING THE BODY (Novembre 2019), 2016 | 500, realizzata per la collettiva Soggetti in rivolta presso il DAM di Cosenza (Maggio 2019), - e due progetti online - #parolesulcorpo e #GUARDAFUORI: Iniziative in tempi di isolamento.

ROBERTO DI MAIO
Diplomato presso il CSC di Roma, studia teatro con M. Civica, V. Binasco, G.B. Corsetti, A. Celestini, S. Sinigaglia e P. Favino. Il suo primo spettacolo “Ri-evolution” è stato premiato come “Miglior Spettacolo Nazionale” al Premio Sonar 2014 e come “Miglior Regia” al “Roma Fringe Festival 2013”. Cura la regia di “L’amavo più della sua vita” di Cristina Comencini, per tre edizione è presente nella rassegna Trend di Rodolfo Di Giammarco e produce e dirige “La Guerra Grande” per Laterza Editori e la Presidenza del Consiglio, in collaborazione col Teatro di Roma. È il regista e direttore artistico delle ultime due edizioni del Premio Braille per Rai1.

BEATRICE FEDI
Nel 2013 si diploma presso la Scuola D’Arte Cinematograca “Gian Maria Volontè” e studia con A. Baracco, D. Deflorian, P. Sepe, P Favino, E. Dante, V. Marchioni, E. Germano e M. Civica. Studia danza con Giorgio Rossi, Damiano Ottavio Bigi e Biagio Caravano. Partecipa con Sonia Bergamasco e Piera Degli Esposti ne “L’uomo Seme” per Radio3. A teatro lavora in “Leo” diretto da Francesco Frangipane. nel “Giulio Cesare” regia di Alèx Rigola e nell'opera lirica "La mano felice/Il castello del principe Barbablu" diretta da Ricci/Forte.

CAROLINA CIUTI
È storica dell’arte e curatrice. Laureata in Storia dell’Arte (2012), si specializza presso il Sotheby’s Institute of Art, a Londra (2015). Lavora presso Villa Lena in Toscana (2014). Dal 2015 è direttrice artistica del festival LOOP Barcelona. Cura l’edizione di “I Have a Friend Who Knows Someone Who Bought a Video, Once” (Mousse Publishing, Giugno 2016), “Before the name: a book on an itinerant performance project” (RAM Editions, Giugno 2018). Collabora all’edizione di Video Writings by Artists (1970 – 1990), curata da Eugeni Bonet (Mousse Publishing, Giugno 2017). Nel 2016 è stata giurato speciale del premio “Future Generations” della Biennale de l’image en mouvement (BIM) a Ginevra e nel 2018 dell’International Short Film Festival di Amburgo.
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