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Non domandarmi di me, Marta mia

Nidodiragno/CMC Soc. Coop.
Regia: Arturo Armone Caruso
Drammaturgia: Katia Ippaso
Attori: Elena Arvigo
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Drammaturgia contemporanea, Luigi Pirandello, Marta Abba, Katia Ippaso, Elena Arvigo

“Non domandarmi di me, Marta mia…” si situa in un preciso punto del tempo, il 10 dicembre del 1936, data della morte di Luigi Pirandello, e in un preciso punto dello spazio, New York, dove Marta Abba stava recitando al Plymouth Theatre di Broadway. Quella sera, dopo aver fatto al pubblico l’annuncio dell’improvvisa scomparsa di Pirandello alla fine dello spettacolo, Marta Abba si trova da sola nella sua camera di Manhattan, non molto distante dalla Fifth Avenue, di fronte alla cattedrale di St.Patrick. Legge l’ultima lettera che Pirandello le aveva scritto, solo sei giorni prima della sua morte, nella quale non accennava minimamente alla sua malattia.
Nella calma allucinata di quella notte, dopo la rappresentazione, Marta si trova a dover fare i conti con il suo passato. L’attrice ha portato con sé le lettere che negli anni le ha scritto Pirandello dal 1926 al 1936 ma anche quelle che lei aveva indirizzato al suo Maestro. Le sparge sul letto e sul pavimento, vi si immerge, e rievoca così la loro storia, la storia di un rapporto elettivo, agli altri segreto e in una qualche forma incomprensibile, “un fatto d’esistenza”, annotava Pirandello in una lettera del ‘29.
Rispetto al personaggio forte e risoluto del carteggio, emerge in Marta Abba, col favore delle tenebre, una nota di vulnerabilità, una maggiore solitudine di donna. L’irruzione improvvisa della morte, non può non influenzare l’interpretazione del passato, facendo vacillare le certezze e portando la protagonista a farsi delle domande che non si era mai fatta prima. E’ una notte di veglia, in cui si fa vivo non solo il fantasma di Pirandello ma vengono chiamate a raccolta anche le immagini fantasmate di tutte le eroine pirandelliane (dalla Tuda di “Diana e la Tuda” alla Donata Genzi di “Trovarsi”, fino alla contessa Ilse de “I Giganti della montagna”) che il grande scrittore aveva inventato per lei, per la sua Marta.

Altri crediti: musiche originali MariaFausta
image designer Elio Castellana
scene Francesco Ghisu
disegno luci Giuseppe Filipponio
assistente alla regia Giulia Dietrich

Produzione: Nidodiragno/CMC

File scaricabili:
Rassegna.stampa_Non.domandarmi.di.me,.Marta.mia.pdf

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Società Cooperativa C.M.C. - Nidodiragno Produzioni nasce nel 2001 dalla lunga esperienza di Angelo Giacobbe e del suo staff nel settore della programmazione culturale intesa nella sua più ampia accezione. Finalità principali della Cooperativa sono la produzione e distribuzione di spettacoli teatrali e musicali, la consulenza e l’organizzazione di rassegne, eventi, mostre, laboratori ed attività formative nonché la gestione di spazi culturali.C.M.C è sostenuta dal MiBACT nell’ambito dell’Art.13, comma 1 del D.M dell’1 luglio 2014. Attraverso la collaborazione con grandi nomi dello spettacolo e giovani artisti del panorama teatrale italiano, la Cooperativa dal 2009 ha dedicato una parte rilevante dell’attività alla produzione e distribuzione di spettacoli teatrali, tra cui “’70 mi dà tanto” (regia di Eugenio Allegri) con il gruppo di musica comica Pappaz-zum; “Il nostro amore schifo”, “Biografia della peste”, “Morsi a vuoto”, “Angeli e no”, “La Crepanza” (in coproduzione con il Teatro della Tosse) di e con i Maniaci d’Amore; “La storia di Antigone” con Anita Caprioli (regia di Roberto Tarasco); “Una specie di Alaska” con Sara Bertelà, Orietta Notari, Nicola Pannelli (regia di Valerio Binasco); “Troiane-istruzioni per l'uso” con Sara Bertelà (regia di Roberto Tarasco); “Amore ai tempi del colera” con Laura Marinoni, Alessandro Nidi e Marco Caronna (regia di Cristina Pezzoli); “Edipus” con Eugenio Allegri (regia di Leo Muscato); “Il diario di Maria Pia” (testo e regia di Fausto Paravidino); “Mi chiamo Aram e sono italiano” con Aram Kian (regia di Gabriele Vacis); “Cock” con Fabrizio Falco, Sara Putignano, Jacopo Venturiero, Enrico Di Troia (regia di Silvio Peroni); “La lavatrice del cuore” e “S’è fatto tardi molto presto - Il tempo nella poesia, nella musica, nella canzone” con Maria Amelia Monti (regia di Edoardo Erba); “Il cielo in una pancia” con Alessandra Faiella (regia di Andrea Lisco); “Arle-Chino tradito-re/traduttore di due padroni” con Shi Yang Shi (regia di Cristina Pezzoli); “Supplici a Portopalo” con Vincenzo Pirrotta e Gabriele Vacis; “La morte della Pizia” di Friedrich Dürrenmatt con Daniele Pecci e Chiara Di Benedetto al violoncello; “Appunti G” con Lucia Vasini, Rita Pelusio, Alessandra Faiella e la giornalista Livia Grossi; “Urlando Furiosa” con Rita Pelusio; “Fedra” con Isabella Ferrari; “Rosalyn” con Marina Massironi e Alessandra Faiella (regia di Serena Sinigaglia); “Je me fut - memorie false di una vita vera” con Rosalina Neri accompagnata al pianoforte Nicolas Nastos (regia Cristina Pezzoli); “Preziosa” con Francesca Inaudi (regia Luca De Bei); “Non domandarmi di me Marta mia (dalle lettere di Luigi Pirandello e Marta Abba)” con Elena Arvigo (regia di Arturo Armone Caruso); “Porto a Porto - ricognizione sottoMarina di un Paese sbilenco” con Marina Senesi (impostazione registica di Cristina Pezzoli); “Le verità di Bakersfield” di Stephen Sacks con Marina Massironi e Roberto Citran (regia Veronica Cruciani); “La camera azzurra”, trasposizione teatrale del capolavoro di Georges Simenon con Fabio Troiano, Irene Ferri, Giulia Maulucci e Mattia Fabris (regia di Serena Sinigaglia); “La parrucca”, tratto da due atti unici (‘La parrucca’ e ‘Paese di mare’) di Natalia Ginzburg, con Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta (regia Antonio Zavatteri). Nello stesso anno, con Pickford, ha prodotto lo spettacolo ‘La somma di due’, tratto dal romanzo di Livia Ra-vera, con Marina Massironi e Nicoletta Fabbri (regia Elisabetta Ratti). Un omaggio all’amato Italo Calvino è il reading ‘INVISIBILI le città’ con Lella Costae le opere di videopainting di Stefano Giorgi, mentre ’Il commissario Collura va in crociera’ con Donatella Finocchiaro è un tributo al maestro Andrea Camilleri. Tra i progetti interdisciplinari più significativi: “Capolavori”, un viaggio tra sport, arte e letteratura con Mauro Berruto, ex CT e medaglia olimpica della Nazionale Italiana di Pallavolo Maschile; “Figurini”, nato dalla stretta collaborazione con la ‘fanfara urbana’ torinese Bandakadabra; “Di suoni e d’asfalto” con Eugenio Allegri e Les Nuages Ensemble (regia di Eugenio Allegri); “Prove di eremitaggio” con le musiche di Fabio Barovero, le fotografie e i video di Alex Majoli, i testi e la voce recitante di Franco Arminio; ‘Decamerock’, progetto nato dall’incontro tra Massimo Cotto, voce inconfondibile di Virgin Radio Italy e Mauro Ermanno Giovanardi, cantautore raffinatissimo, Targa Tenco 2015 ed ex voce dei La Crus (con l'attrice Chiara Buratti ed il musicista Francesco Santalucia); ‘Come un killer sotto il sole’ che con Mariangela D’Abbraccio, porta in scena la poesia contemporanea della rock star americana Bruce Springsteen. A cavallo tra intervento sociale, formazione e linguaggi delle arti, si collocano i format realizzati in collaborazione con l’Istituto di pratiche teatrali per la cura della persona, settore del Teatro Nazionale di Torino, diretto da Gabriele Vacis e Roberto Tarasco: “Storie d’acqua: meditazione sul clima”, con Gabriele Vacis e Christian Burruano; “Colloqui d’amore”, dalle Supplici di Eschilo, con la partecipazione della Comunità Migranti; “L’Amore per l’educazione”, narrazione tratta da Cuore di De Amicis, a cura di Gabriele Vacis e “Meditazione sul cibo”, ispirato a “Il pranzo di Babette” di Karen Blixen.
Sul fronte della gestione di spazi culturali, dal dicembre 2020 Nidodiragno/CMC, insieme ai soci della G-Ro di Bologna e della CooperativaSociale Ippogrifo, gesti-sce la Casa della Musica-Suoneria di Settimo Torinese (TO) su mandato della Fon-dazione ECM con l’obiettivo di dar vita ad un nuovo percorso per una struttura che appartiene alla storia artisticae culturale del Piemonte: due sale di spettacolo - il teatro Garybaldi e la Sala Combo - uno studio di registrazione e svariate sale che lo rendono un luogo multiforme ed articolato, croceviadi tante attività. Sempre in Piemonte, dal 2014, gestisce il Teatro Sociale di Valenza (AL) con l’obiettivo di riportare il teatro al centro della vita culturale della città.
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