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24 VOLTE AL SECONDO

Sanpapié
Regia: Coreografia e regia Lara Guidetti
Drammaturgia:
Attori: Saverio Bari, Cecilia Vecchio
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Danza, Teatro-danza, Performance

Tags: Cinema, Rota, Morricone, danza, teatro

24 volte al secondo è la frequenza di cattura dei fotogrammi che permettono ad una sequenza di immagini di fornire all’occhio umano l’illusione del movimento. Così sulla retina dei nostri occhi il cinema compone e scompone frammenti di storie, luoghi,
persone, mondi, ma l’illusione non sarebbe completa se ad accompagnare le immagini non ci fossero i suoni e la musica. Partiamo quindi dall’innovazione che due grandi compositori italiani hanno apportato nella relazione tra musica e immagine: Nino Rota
ed Ennio Morricone, che hanno stretto la loro musica ad alcune tra le più belle pellicole d’autore della storia del cinema, nutrendo l’immaginario poetico ed emotivo della popolazione mondiale. Lo straordinario lavoro di questi autori ha portato la musica a
compenetrarsi perfettamente con il lavoro di grandi registi rendendola mezzo espressivo “funzionale” al racconto cinematografico in grado di svelare il carattere dei personaggi, illustrare ambienti e atmosfere, rappresentare il legame tra i vari accadimenti (spesso non esplicitato dalle immagini), e in tal modo produrre emozioni. La musica per il cinema, con loro, non è più stata semplice commento o sottofondo ma ha acquisito una vera e propria autonomia narrativa. Ci addentriamo in questo universo multiforme di personaggi, scene celebri, parole, immagini e paesaggi emotivi danzandone i noti temi, in una giostra dove le storie si rincorrono e si intrecciano, si evocano per poi dissolversi nella successiva. La musica non accompagna la coreografia in una narrazione unitaria ma ne fornisce le chiavi tematiche per un montaggio evocativo e dinamico dove l’astrazione della danza incontra e si fonde con atmosfere e personaggi di sequenze note. Il montaggio, tra parti danzate e scene teatrali, è rapido e non premette allo spettatore di sostare a lungo dentro ad una narrazione o affezionarsi ai personaggi ma segue un montaggio a sua volta cinematografico che salta dal tragico al comico, attraversa tempi storici diversi e ribalta l’uso dello spazio scenico. L’unità percepita risiede nella grande produzione musicale dei compositori che omaggiamo e dalla capacità che ogni brano ha di arrivare dritta ad un immaginario emotivo comune seppur soggettivo nel ricordo.
NOTE DI REGIA
Lavoriamo fuori dai luoghi teatrali perché la concretezza di edifici architettonici, spazi naturali e borghi pone il lavoro danzato al di fuori dall’astrazione del palcoscenico e si presta ad essere set cinematografico. Il realismo dello spazio, condiviso tra pubblico e
performer, ritrova la sensazione di vicinanza che si instaura con lo schermo e permette, allo spettatore, una partecipazione più empatica con l’azione scenica ed ai performer una provocazione viva nell’uso dello spazio performativo.
24 volte al secondo è uno spettacolo che offre al pubblico la sensazione di trovarsi immerso in una scena o alle prese con personaggi noti che, grazie alla danza, si concedono in una nuova prospettiva poetica.

Altri crediti: Montaggio musicale: Marcello Gori
Con i danzatori: Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Giuseppe Morello, Matteo Sacco, Lara Viscuso
musiche: Ennio Morricone, Nino Rota
produzione: Sanpapié in collaborazione con Caffeine - Incontri con la danza

Produzione: Sanpapié

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Sanpapié è una compagnia, un nucleo artistico e creativo costituito nel 2008 che dalla sua nascita ha presentato spettacoli, performance, site-specific e progetti culturali in Italia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania e Cina collaborando con Istituzioni e Enti di fama nazionale e internazionale.
La pluralità del linguaggio, la tensione alla contaminazione e all’apertura di relazioni nuove, sotto un profilo artistico, organizzativo e di collaborazione, sono tratti che caratterizzano Sanpapié e che spingono la compagnia verso la ricerca, lo studio, la sperimentazione di nuove vie. Sanpapié non ha puntato sulla definizione di un linguaggio univoco, ma ha trovato nella diversificazione della proposta il proprio elemento identitario, riuscendo a costruire un dialogo aperto e plurale con il sistema teatrale e artistico. La centralità del corpo, considerato come motore di senso oltre che di movimento, è stata origine di un percorso multidisciplinare che ha portato la compagnia a traghettare i principi del Tanz Teather nel nostro mondo ipertecnologico, attraverso spettacoli in cui l'ironia convive con i grandi temi esistenziali e antropologici, la musica elettronica dialoga con le forme musicali del passato e il corpo attraversa spazi simbolici in cui l'archetipo convive con il quotidiano. Il risultato è una poetica in cui la fusione dei vari elementi (coreografia, musica, drammaturgia, video) produce universi di segni, che hanno al centro il corpo considerato nella pienezza del suo essere e nella ricchezza delle sue stratificazioni.
L'attività di Sanpapié si concentra principalmente su tre ambiti di azione:
- la produzione e distribuzione di spettacoli di danza, teatrali e musicali a carattere originale (tanto nell'ideazione ex novo quanto nella riscrittura ispirata a opere già esistenti);
- il lavoro sulla promozione e la realizzazione di attività formative, informative e sociali sempre con un'attenzione costante alla ricerca, allo sviluppo del pubblico e alla multidisciplinarità;
- la realizzazione di progetti culturali territoriali rivolti a comunità specifiche.
Dal 2015 al 2017 è riconosciuta dal MiBACT come organismo di produzione danza e vince il bando Funder35 di Fondazione Cariplo per il triennio 2017-2019. La Compagnia ha ricevuto un contributo dal Comune di Milano per l’attività continuativa nell’ambito dello spettacolo dal vivo per gli anni 2018, 2019 e 2020.
Nel 2012 partecipa a Islotes en Red, progetto finanziato dalla Comunità Europea, e produce lo spettacolo Io Sono Figlio.
Nel 2013 la compagnia presenta due+due=5 e Mi Sono Perso a Milano, primo spettacolo di teatro-canzone firmato da Marcello Gori, musicista e autore Sanpapié.
Il 2014 è dedicato a Della caduta, un passo di danza, un progetto di Lara Guidetti per la regia di Carmen Giordano.
Il triennio ministeriale 2015-2017 vede la compagnia impegnata su fronti diversi, da un lavoro “agile”come l’assolo Lei (2016, vincitore del Premio Sonia Bonacina 2017), a produzioni più impegnative come Ode all’olio (2015) o le opere Le Sacre du printemps e Histoire du soldat (2016 e 2017, prodotte per lo Stresa Festival), fino ai lavori site-specific: su tutti, En haut en bas (2015), prodotto per il Festival Torino e le Alpi, e Memoire. Storie di bellezza nascosta (2017), in collaborazione con il FAI; infine, la coproduzione internazionale Skies (2016, regia di João Garcia Miguel).
Nel frattempo nel 2015, presso il Teatro della Contraddizione, nasce il progetto di
spettacolo multisensoriale Balerhaus che replica con successo in molte piazze d’Italia e in Svizzera.
Nel 2018, la compagnia produce Amartés – Il viaggio di Caino, spettacolo selezionato da Next 2017/2018, Se una notte d’estate un viaggiatore… (performance site-specific commissionata dallo Stresa Festival), il progetto TWINS (due creazioni di giovani autori/danzatori della compagnia: Trans-Ferre a cura di Sofia Casprini e Martina Monaco, e Forlorn a cura di Matteo Sacco), Orfeo Reloaded (co-produzione con il festival Teatri del Cimone). Nello stesso anno la compagnia avvia il progetto A[1]BIT, in collaborazione con i Festival MilanOltre ed Exister e con DanceHaus+, che nel 2019 vince Next 2019/2020.
Sempre nel 2019 la Compagnia vince il bando Invasioni Contemporanee (grazie al quale realizza, in collaborazione con Orchestra Musica Manens, Tac-tus, un site-specific per Offida) e avvia il progetto Circolo Virtuoso presso il Circolo Cerizza di Milano, con il contributo di Fondazione Cariplo.
Da fine 2019 a inizio 2020 Lara Guidetti ha collaborato con la compagnia portoghese JGM per il debutto a Porto a gennaio 2020 della nuova co-produzione Sanpapié-JGM Um plano do labirinto. Da novembre 2020 Lara Guidetti è tornata in Portogallo per lavorare a una nuova co-produzione e a progetti internazionali in partnership tra le due compagnie. Ad agosto 2020 la rassegna Estate Sforzesca di Milano ha ospitato la prima del nuovo concerto-spettacolo C’era un cartello giallo con una scritta nera. Durante i mesi di lockdown, la compagnia si è impegnata a produrre contenuti digitali
in forma di brevi video della durata di circa 4’/5’ in occasione delle festività (Pasqua, 25 aprile, 1° Maggio, 2 Giugno), ha regalato ai propri iscritti alla newsletter la possibilità di accedere ai video integrali (per periodi limitati) di spettacoli passati e ha creato uno spazio gratuito online per tutti i propri allievi e per professionisti, appartenenti sia al teatro sia alla danza, dove offrire in media due incontri settimanali di training fisico e composizione coreografica.
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