Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Ubu Re

ParadoXa Teatro
Regia: Dayane Mounsib
Drammaturgia: Alfred Jarry - traduzione e adattamento di Giovanni Solinas
Attori: Luca Citarelli Giovanni Solinas Giulia Sapienza Luca Manneschi
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (7-14), Prosa, Figura

Tags: Figura, Assurdo, Satira, Grottesco, Pupazzi

Descrizione del progetto:
Se per Roland Barthers l'Ubu Re era un'opera irrappresentabile, ParadoXa Teatro ha raccolto la
sfida cercando di portarla in scena in maniera comprensibile, fruibile e senza per questo tradire lo
spirito e il messaggio dell'opera stessa.
La messa in scena da noi ideata prevede la convivenza costante sul palco di attori in carne ed ossa e
pupazzi (in particolare Padre Ubu e Madre Ubu sono due pupazzi grotteschi e di grandi dimensioni
costruiti appositamente): due attori sono incaricati di dar vita ai pupazzi mentre altri due attori
interpretano tutti i restanti personaggi. La scelta dei pupazzi per gli Ubu è giustificata dal fatto che a
nostro avviso essi permettano alle loro parole e alle loro ignobili azioni di acquistare subito potenza,
credibilità e universalità, proprio perché niente come un simulacro umano può rappresentare
l'essenza oscura dell'umano stesso. Per poter condividere la scena con dei pupazzi gli attori
utilizzano uno stile recitativo grottesco e sopra le righe che si ispira alle tecniche del clown teatrale
e all'uso del corpo delle maschere della commedia dell'arte: crediamo infatti che il lavoro
sull'espressività corporea sia alla base della buona riuscita di questo progetto, e in ciò rispecchia la
poetica di ParadoXa Teatro. Il tono generale dell'opera sarà quindi grottesco e assurdo, e attinge da
una vasta gamma di ispirazioni differenti che spaziano dalle atmosfere estranianti del teatro di
Brecht alla comicità British di Pinter e dei Monty Python.

Sinossi dell'opera:
Padre Ubu, ufficiale del Re Venceslao di Polonia, viene convinto da sua moglie Madre Ubu a ordire
un colpo di stato per prendere la corona, dando il via ad una trama che pare scimmiottare il
Macbeth. E come per il Re di Scozia, così anche per Padre Ubu una fame insaziabile di potere lo
porterà alla sua inesorabile rovina; ma in questo caso non siamo nel terreno della tragedia, bensì in
quello di una grottesca, surreale e assurda “commedia”, in cui personaggi al limite del ridicolo si
rivelano per quello che sono: meschini, istintivi e senza scrupoli, puntando i riflettori su quei lati
dell'essere umano che tutti noi vorremmo nascondere.
Per riassumere con le parole di Oscar Wilde: “il succo della piece è che nel corso dei cinque atti
tutti dicono merdra a tutti, senza alcun motivo apparente”; la nostra sfida sarà quindi rivelare il
senso profondo di ciò che all'apparenza risulta essere senza motivo.


Altri crediti: Pupazzi a cura di Naomi Lazzari.
Scenografie di Mariangela Lonigro

Produzione: ParadoXa Teatro

File scaricabili:
LOCANDINA.UBU.RE...16OTT...VILLA.PAMPHILJ.jpeg

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

La compagnia teatrale ParadoXa Teatro nasce dall'incontro creativo degli artisti Dayane Mounsib, Giovanni Solinas e Luca Manneschi. Inizialmente con Background di studi molto diversi tra loro, chi specializzato in commedia dell'arte, chi in Shakespeare, i loro percorsi si intrecciano però nella pedagogia cosiddetta Lecoqiana; infatti i tre si incontreranno all'Accademia Internazionale di Teatro dove si intreccerà la loro creatività e la loro storia.

E' loro convinzione che in tempi pazzi come quelli in cui ci troviamo a vivere, niente meglio del paradosso sia congeniale alla rappresentazione scenica: se noi uomini siamo capaci di vedere che la nostra realtà quotidiana è in realtà imbevuta di controsensi e di costanti negazioni di se stessa, allora la nostra posizione nei confronti della realtà diventerà automaticamente più profonda, più critica e più consapevole. Il teatro, in quanto scambio diretto e immediato fra pubblico e attori, diventa quindi uno strumento fondamentale per favorire il risveglio delle coscienze.
Condividi