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LA GABBIA

La Gabbia Teatro
Regia: Massimiliano Vado
Drammaturgia: Massimiliano Frateschi
Attori: Massimiliano Frateschi, Federico Tolardo
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: La gabbia è dentro di te

La Gabbia è un testo a due di teatro contemporaneo. Parla di alcune condizioni mentali che si presentano nel nostro inconscio quando proviamo a nascondere quello che siamo. Una metafora, quella dei due uomini la cui gabbia è la loro malattia mentale, i loro difetti. Un sonnambulo, lucido di giorno ma non di notte, ha ucciso la moglie nel sonno (motivo della sua detenzione nella cella), l’altro invece soffre di allucinazioni psicotiche e cambia versione dei fatti ogni volta che parla della sua vita privata, confonde una realtà per un altra (il motivo della sua detenzione resta ignoto). Un viaggio all’interno di una gabbia non solo fisica ma mentale, dalla quale sembra impossibile scappare, con dialoghi apparentemente insensati e quieti ma che vibrano di paure e trovano sempre un giro di volta nel senso di questi due personaggi. Loro sognano un futuro migliore. Noi con loro. Ambientato in una cella d’isolamento, per raccontare che spesso nei nostri difetti e nelle nostre paure restiamo fermi, questo testo parla di un futuro o un presente dove il mondo è distrutto da una catastrofe e dove, forse, la gente è quasi contenta di questo perché può ricominciare da zero.
Max e Pier si ritrovano in due in una sola cella d’isolamento.

Altri crediti: Titolo: La Gabbia
Autore: Massimiliano Frateschi
Regia: Massimiliano Vado
Attori: Federico Tolardo (33 anni), Massimiliano Frateschi (30 anni) Numero atti: 1
Durata: 60 min
Persone impegnate: 2 attori, 1 tecnico audio/luci
Diritti: Testo originale dell’autore
Scene: Andrea Urso
Costumi: Tiziana Massaro
Visual: Nicola Pavone


Produzione: La Gabbia Teatro

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Massi Frateschi. L’attore e l’autore del testo.

Io mi chiamo Massimiliano Chinook Frateschi, di cui Chinook è solo un nome d’arte che mi sono dato in onore di mio padre (psicologo e romanziere) e del suo primo libro “Chinook” che scrisse nell’anno della mia nascita, cioè il 1987, a Bari, davanti al mare.
Mia madre (psicologa anche lei) decide per il divorzio solo 3 anni dopo questo evento e questo non mi portò affatto a scompensi, almeno che io sappia, ma tanto non lo ricordo. Fatto sta che da allora sento un’irrefrenabile voglia di muovermi anch’io: a 4 anni ero calciatore nel Bari pulcini, a 5 imparavo a tirare di scherma, a 6 ad andare a cavallo e a 9 ero alle regionali di nuoto agonistico, a 13 mi innamoro per la prima volta di una ragazza bellissima che non vedrò mai più, ma che ricordo ancora oggi, a 15 parto per una scuola a Londra dove imparo l’inglese, a 16 avevo cambiato 4 scuole superiori e a 18 mi diplomo finalmente al liceo scientifico privato Alessandro Volta. A 18 anni e un giorno parto per Roma, dove ovviamente inizio a studiare scienze motorie, prima di innamorarmi ancora una volta, questa volta non di una donna ma di un mestiere. L’attore. L’attore, in questa parola c’è tutto quello che devo dirvi sul mio amore. A 23 esco dalla NUCT (accademia situata negli Studios di Cinecittà) grazie alla quale durante il saggio di diploma al Piccolo Eliseo vengo notato da Valerio Binasco, che preparava il suo Romeo e Giulietta, in cui Romeo lo faceva Scamarcio e Giulietta tutte le ragazzine dai 18 ai 35 anni che venivano a vederci, almeno così ci piaceva immaginare a noi quelli dietro la tenda rossa, a e che ce ne fosse almeno una per noi. Dopo 3 intensi anni di tournèe, e con non poche fatiche l’agente di Riccardo riesce a trovarmi una zattera che mi sbarca alla Rai e a Mediaset e così arrivano i vari : Un medico in famiglia, Don Matteo, Rex, Rox Rux Rix. Ma per fortuna ci pensa Daniele Salvo a riportandomi a teatro nel Globe Theatre di Roma, questa volta non c’erano innamorati ma vecchi senatori incazzati tra cui il più incazzato di tutti il grande Giorgio Albertazzi, alias Giulio Cesare. Insomma sto ragazzino di nome Chinook che è il nome di un vento, ma di un popolo indios, ma anche di un elicottero americano, e del personaggio protagonista del romanzo di suo padre continua a non stare fermo e parte oltre oceano. Studia alla Susan Batson School (New York) e tra un paio di film indipendenti, qualche posa in To Rome with Love di Woody Allen, due film per la Tv e una serie da coprotagonista firmata mamma Rai arriviamo ad oggi. Mi sono innamorato della drammaturgia e della scrittura tramite un amico e un maestro che porta il nome di Edoardo Erba, del quale i testi psicologici e introspettivi se pur semplici e leggeri hanno influenzato la mia visione del teatro. Da qui il mio primo testo, La Gabbia. In scena tra un po’, si spera.
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