Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

IL CAPOLAVORO SCONOSCIUTO

Teatro Sguardo Oltre Associazione Culturale
Regia: Sofia Pelczer
Drammaturgia: MADDALENA MAZZOCUT-MIS E SOFIA PELCZER
Attori: IVO RANDACCIO, DALILA REAS, ANDREA SALIERNO
Anno: 2018


Generi: Prosa

Tags: arte, musa, femminile, pittura in scena

Il capolavoro sconosciuto, tratto dall’omonimo racconto di Balzac, mette in scena uno dei nodi fondamentali della riflessione estetica otto-novecentesca: il rapporto tra arte e realtà. Il racconto, parte de La Comédie humaine, è stato punto di riferimento per artisti del calibro di Cézanne e Picasso e di filosofi come Didi-Huberman.
Protagonista assoluto è il Maestro Frenhofer, rinomato pittore parigino, che si è rinchiuso nel suo atelier per realizzare l’opera perfetta. La sua tela misteriosa è sulla bocca di tutti, la curiosità di vederla è infinita, ma a nessuno è concesso. L’arrivo del giovane e ambizioso allievo Nicolas Poussin e la sua fame di conoscenza scompigliano i processi creativi solitari del Maestro e mettono in crisi la sua poetica.
Lo spettacolo indaga la meravigliosa, inquietante e irrisolta questione della creazione artistica e dei suoi travagli, che non cessa di interrogare gli artisti di ogni epoca. Il fil rouge che percorre la pièce è il complesso rapporto tra rappresentazione e vita. L’arte deve imitare la natura? O, al contrario, deve essere tutt’altro, scevra da ogni volontà raffigurativa? Attraverso il dialogo incessante tra Maestro e allievo si scontrano due modi di intendere l’arte: l’esaltazione dell’istinto e del sentimento contro l’elogio della tecnica, del disegno e dell’osservazione. Il rapporto maieutico si trasforma però gradualmente in un aspro conflitto di ambizioni che, nel segno del ricatto, finisce per compromettere il delicato rapporto tra pittore e musa.
La promiscuità del linguaggio della prosa con quello della danza e delle partiture fisiche è una delle scelte più importanti della regia. Il corpo femminile si denuda della sua identità per diventare materia pittorica da creare, carne da cui trarre la vita nell’arte. I movimenti di scena diventano compagni di gioco della parola, mettendo in relazioni i monologhi filosofici e concettuali con la poeticità della danza. La donna regala prima il corpo, poi l’anima all’arte e rimane vittima del processo creativo dell’artista. Lo spettacolo è permeato da diabolici pas-de-deux tra musa e pittore che segnano la sua trasformazione anche grazie all’utilizzo di maschere prima candide e sempre più pittoriche.
L’ambientazione secentesca del racconto è contaminata dalla pittura astratta, creando un ponte di colori che unisce Frenhofer a Kandinskij, entrambi scopritori di un’arte che va oltre il figurativo.
Il capolavoro sconosciuto, in un delicato equilibrio tra prosa e danza, mette in luce il fallimento umano ed estetico dell’arte di fronte alla vita.


Altri crediti: SCENE E COSTUMI - Susanna Testa, LUCI - Enrico Fiorentino, ORGANIZZAZIONE - Vanja Vasilievic, GRAFICA - Barbara Ansaldi

Produzione: TEATRO SGUARDO OLTRE

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Teatro Sguardo Oltre è un’associazione culturale milanese che affianca produzioni teatrali a interventi culturali sul territorio. La ricerca di nuovi linguaggi e la volontà di creare dispositivi scenici polivalenti portano la compagnia a indagare il fecondo rapporto tra romanzo e teatro, con l’intento di esaltarne la poesia e la potenza visiva, per stimolare l’immaginazione dello spettatore.

Il nucleo artistico di Teatro Sguardo Oltre vanta un’esclusiva femminile: fondatrice e anima dell’associazione è la regista Sofia Pelczer, docente della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, che porta avanti la direzione artistica, Vanja Vasiljević cura l’aspetto organizzativo, Veronica Scarioni si occupa dei progetti legati al sociale, mentre Barbara Ansaldi è la digital artist della compagnia. Attorno all’associazione si raggruppano artisti prevalentemente giovani con diversa provenienza e formazione: Giulia Olivieri scenografa e filmmaker, Francesca Badalini musicista e compositrice musicale, le attrici Lorenza Pisano e Sara Zanobbio, le collaboratrici Chiara Lo Dato e Chiara Piemontese. È salda la collaborazione con la drammaturga Maddalena Mazzocut-Mis.

Teatro Sguardo Oltre ha all’attivo una continuativa collaborazione con l’Università degli Studi di Milano con la quale condivide la visione formativa, che si riscontra anche nella varietà di attività culturali che l’associazione offre alla cittadinanza milanese. Spesso vincitori di bandi della Fondazione Cariplo, i progetti cercano di affrontare alcune problematiche sociali, ambientali e culturali del territorio con un linguaggio intrinsecamente teatrale, come l’attuale progetto L’alfabeto dell’adozione, che ha come obiettivo la sensibilizzazione, diffusione e trasmissione della cultura dell’adozione, portatrice di valori civici e sociali quali accoglienza e inclusione sociale.
Le produzioni teatrali non assumono solo un’importante rilevanza artistica, ma anche educativa, in quanto estendono a un bacino più ampio l’interesse per alcune storie spesso dimenticate. Tra gli spettacoli di questa matrice, si ricordano Jezabel da Irène Némirovsky e Il capolavoro sconosciuto da Honoré de Balzac.
Condividi