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LADY GREY (con le luci sempre più fioche)

MaMiMò
Regia: Marco Maccieri
Drammaturgia: di Will Eno traduzione di Elena Battista, commissionata da BAM teatro
Attori: Alice Giroldini
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: identità, drammaturgia americana, donne, mostra e dimostra, raccontarsi

Lady Grey è il secondo testo della trilogia di Will Eno – inserito tra “Thom Pain” e “Proprietà
e atto” – che tratta i temi dell’esistenza e del profondo significato delle nostre vite. Will Eno, celebre
drammaturgo del teatro americano, già finalista Pulitzer per la sezione Teatro con Thom Pain nel 2005,
in Lady Grey concentra la sua riflessione sull’identità e sulla sensibilità femminile.
“Lo so che fate tutti una vita concitata, ma rilassatevi un attimo e ammirate la semplicità del mio vestito.”
Lo spettacolo comincia con una donna sola sul palco che sta aspettando il pubblico per iniziare quella che sembra essere una conferenza, ma ciò che avviene è il racconto di un episodio di una ragazzina a scuola: la maestra ha dato un nuovo compito alla classe, il “Mostra e Dimostra”, ovvero portare in classe qualcosa di importante e rappresentativo di sé - un oggetto, un animale domestico, una foto - e parlarne. La bambina prende alla lettera il compito della maestra e non sa cosa portare.
“Ti chiedi quale sia la storia che riguarda te stesso, come raccontarla, e perché.”
Durante il racconto scopriamo che la narratrice non ha nome, non ha età né provenienza, a volte si presenta come Jennifer, a volte come Sabrina, altre volte è la fidanzata di un uomo con la camicia azzurra. Lady Grey gioca con il linguaggio, trasforma una storia in un’altra, e passando da uno scenario all’altro, ci porta in un tempo in cui è impossibile riconoscere cosa appartiene a lei e cosa a noi; non è mai esplicitato chiaramente di chi stia parlando, e tanto meno si sa di cosa stia parlando … sono storie inventate o immaginate? Fatti accaduti? Favole? Provocazioni? È un mistero. È racconto di Vita, “la somma delle forze che resistono alla morte”.
In un’epoca in cui la parola identità sempre di più si svuota del suo significato esistenziale Will Eno costruisce un testo che propone all’attrice di rinunciare alle sicurezze del teatro drammatico per tentare un percorso pericoloso nelle profondità dell’animo umano. La stessa protagonista nel corso del monologo è alla ricerca della propria identità, e pian piano si svela, racconta tutte le sue molteplici vite di donna, sempre in bilico tra un atto di verità e un atto artistico, fino ad arrivare alla completa nudità, al momento in cui l’anima è lasciata sola con sé stessa, e invita il pubblico a fare altrettanto, abbattendo quelle maschere costruite sulle nostre abitudini di vita, che nascondono una materia pulsante - la scintilla creativa presente in ognuno di noi - piena di vita, in cui ci riconosciamo.


Altri crediti: Spettacolo Vincitore bando "Mal di palco 2018" Tangram - Torino

Produzione: Centro Teatrale MaMiMò APS

File scaricabili:
Lady.Grey_Dossier2020.pdf

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Il Centro Teatrale MaMiMò è un gruppo di lavoro stabile, che attraverso una continua attività di perfezionamento e scambio artistico, costituisce un punto di riferimento teatrale produttivo di rilevanza nazionale, e un modello di aggregazione culturale sul territorio.E’ costituito come associazione di promozione sociale (A.P.S.) dal 2004 e dal 2012 è sostenuto dalla Regione Emilia Romagna come Organismo di produzione di spettacolo attraverso la L.13/1999.Gestisce un teatro pubblico comunale, il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia, e ha costruito nel tempo una Scuola di Teatro profondamente radicata nel territorio che ad oggi conta oltre 400 iscritti di tutte le età e collaborazioni con istituti scolastici di ogni ordine e grado.Fa capo all’associazione una Compagnia di produzione teatrale, riconosciuta dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione teatrale di Innovazione nell’ambito della Sperimentazione (Art.13 c.3 DM 2017), che produce spettacoli di prosa, teatro ragazzi ed eventi culturali.Il Centro Teatrale MaMiMò pone grande cura all’impegno sociale, ai giovani, alle relazioni tra gli individui, alla dignità della persona, e ai grandi temi dell’attualità. Una grande attenzione é riservata all’educazione, poiché MaMiMò crede che la pedagogia unita alla cultura sia la chiave di accesso a un futuro migliore, e per questo deve essere un percorso riservato a tutti, dove ognuno può scoprire se stesso e acquisire più strumenti per nutrire l’immaginazione e comprendere la realtà che lo circonda. Proprio per questo spesso la forma artistica scelta è quella di un teatro colto e popolare insieme, atto collettivo di un ensemble riunito da una visione comune.Il Direttore Artistico è Marco Maccieri.
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