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TRILOGIA, tre atti di vita

Evoè!Teatro
Regia: Paolo Grossi
Drammaturgia: Paolo Grossi
Attori: Emanuele Cerra, Stefano Pietro Detassis, Federica Di Cesare
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: #bibbia, #eden, #cena, #passione, #tradimento #nuovadrammaturgia #nuovascena #drammaturgiacontemporanea

Uno studio sul linguaggio, sulla parola teatrale, sull' "attore parlante" anche senza parola, in una struttura drammatica agita su più livelli. Il logos spesso è ingannevole, mutevole e inafferrabile, inadatto a descrivere la realtà del nostro mondo e come sostiene il linguista e filosofo Gottlob Frege: più innaturale di tutto il naturale esistente. Tre atti di 20 minuti l'uno che analizzano il ruolo dell'attore declinando tre immagini bibliche: ULTIMA CENA, GIARDINO DELL'EDEN E PASSIONE DI CRISTO, in tre diverse situazioni di vita quotidiana dove l’essere umano è in relazione con altri e con se stesso, trovandosi o perdendosi nella ragnatela dei rapporti interpersonali. CENA, EDEN e PASSIONE, tradimento, amore e solitudine. Si parte da una commedia classica con CENA, un ironico triangolo a tre personaggi sul tema del tradimento: tre amici, una coppia e l'amico gay, da sempre insieme, da sempre, come una famiglia, ma in realtà: tre perfetti sconosciuti, diversi in tutto e per tutto, con delle vite segrete uno all'altro che emergono nelle crepe della quotidianità attraverso delle rotture comiche di questa metafisica ultima cena. Il secondo episodio, EDEN, è una piéce basata su un linguaggio ossessivo e reiterato, simile a se stesso ma mai uguale, nella rappresentazione dell'eterno conflitto uomo/donna. La quotidianità diventa ripetizione, estenuante ossessiva, degli stessi movimenti, gli stessi meccanismi, il rapporto amoroso (il giardino dell'Eden), si ripete sempre uguale, ingabbiato nello stesso gioco erotico, dove due moderni Adamo ed Eva si ripetono di minuto in minuto. Ma il dialogo inevitabilmente muta, nella ripetizione si commettono errori, dimenticanze, leggerezze. L'altro emerge come nemico e la prigione del rapporto diventa ossessione. La "mela" il frutto proibito, a questo punto è la conquista della libertà. In PASSIONE, la parola viene sconfitta e approda in un territorio dove il corpo, la nostra essenza, cerca nella solitudine e nel silenzio la sua disperata rinascita. Un monologo muto, dove un qualunque Gesù-Cristo di ogni giorno cerca di sconfiggere la sua solitudine, il suo isolamento, il suo male di vivere. Un uomo solo cerca il modo di rinascere, tra rabbia, depressione, negazione, contrattazione, nella speranza dell'accettazione. Solo e senza nessuno a cui rivolgersi, se non ad una muta e dubbia divinità, si spoglia della sua stessa vita, per trovare una nuova forma della sua esistenza e forse una nuova spiritualità.
Oggi la nostra personalità si smembra in una quantità infinita di "Io": informatici, sociali, lavorativi, come una linea di montaggio dell'anima. Quanto siamo davvero in grado di rimanere integri e coerenti a noi stessi in questo mondo dove lo spirito stesso è parcellizzato? Come incontrare l'altro e noi stessi senza i filtri di una comunicazione ingannevole, approssimativa ed Ego-riferita? Scardinando e destrutturando il linguaggio e il corpo degli attori sulla scena si cerca la risposta a questa domanda.

Altri crediti: costumi: Elena Beccaro, light designer: Emanuele Cavazzana, scenografia: Lorenzo Zanghielli,

Produzione: Evoè!Teatro

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Evoè è un urlo di battaglia metaforico
con cui la compagnia si propone
di sfuggire agli schemi di mestiere
e fare appello invece alle pulsioni artistiche
da mettere in gioco insieme alle esperienze di vita
per interrogarsi sull’Arte e sulla Vita
Evoè!Teatro è nata il 30 agosto 2011. Nel suo primo anno di attività ha avviato diversi
progetti e collaborazioni muovendosi tra Rovereto, Venezia e Milano. Il progetto principale
è “Contemporaneamente a teatro”, che si è concluso il 25 gennaio 2013 con la produzione
ed il debutto in Prima Nazionale dello spettacolo “Tutto” di R. Spregelburd. Da giugno
2012 Evoè!Teatro è diventata responsabile dell’organizzazione e promozione di altri due
spettacoli: “Strada Provinciale 40” di Cristina Belgioioso e “La prostituzione raccontata
al mio omeopata” di Laura Tassi, due spettacoli che affrontano il tema della prostituzione
e dello sfruttamento della donna: un progetto dell’Associazione Segnavia-Padri Somaschi
di Milano in collaborazione con la Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano e
Olinda Onlus-Teatro LaCucina di Milano. Da Maggio 2013 ha avviato una collaborazione
artistica con un gruppo berlinese LMN-Liminale Räume e la casa di produzione olandese
Small House Production da cui è nato lo spettacolo “Abissi” di Nadja Grasselli. Da giugno
2013 attiva il nuovo progetto di formazione e produzione artistica: il LAD – Laboratorio
permanente d’Arte Drammatica.
Da novembre 2013 fa parte del network internazionale di promozione culturale e sociale FIRESTARTER, con il quale realizza progetti di collaborazione e scambio in Europa.
Nel 2014 realizza in collaborazione con LMN lo spettacolo È GUERRA -2014 – Da Gli ultimi giorni dell'umanità di Karl Kraus, debutta all'interno della mostra "Lo sguardo inquieto" Rovereto, 21 novembre 2014. Replica a Smart Lab, Rovereto e a Le Gallerie per la mostra "The First Global War 1914-2014" .
La compagnia Evoè!Teatro nasce per dare spazio e voce all’esigenza di creare un luogo
dove poter confrontarsi e sperimentare un teatro che sia, prima ancora che spettacolo,
Arte. La compagnia realizza progetti artistici con l’obiettivo di creare un’idea di teatro che
possa parlare al mondo d’oggi. La ricerca è quindi alla base della sua attività, che punta
allo sviluppo di linguaggi e forme che possano rispecchiare la complessità della
contemporaneità.
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