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FIREBALL

inQuanto teatro
Regia: Floor Robert
Drammaturgia:
Attori: Floor Robert Monica Bosso
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Teatro-danza

Tags: Libertà, desiderio, contraddizioni, interiorità, gioco

“Ho una dannata fame: voglio tutto. Voglio essere donna ed essere uomo, avere molti amici ed essere sola, lavorare e scrivere molto, viaggiare e divertirmi, essere egoista e non esserlo... Lo so, è difficile avere ciò che voglio. Però, se non ci riesco, impazzisco di rabbia.” (Simone de Beauvoir)

Dentro di noi c'è un mondo di sentimenti negativi e contraddittori. Abbiamo imparato a nasconderli, seppellirli. Escono come fiamme libere, piccoli incendi quotidiani che ci affanniamo a spegnere, prima che qualcuno si faccia male. Prima che qualcuno si accorga di noi, che non diciamo nulla anche se andiamo a fuoco.

F I R E B A L L nasce dal desiderio di dare spazio e voce all'interiorità, senza freni, senza censure.

F I R E B A L L è un gesto liberatorio. Un manifesto. Un atlante emotivo esplorato centimetro per centimetro.

F I R E B A L L è un invito a uscire allo scoperto.

In scena uno spazio aperto, astratto, diventa la tavola su cui Floor Robert disegna un ritratto impietoso e poetico di paure e desideri. Con un linguaggio che spazia fra teatro, danza, installazione e arte visiva, costruisce e demolisce oggetti, paesaggi, identità. Intesse un dialogo umano, intimo e surreale, con se stessa e col pubblico. Insieme a lei si muove anche Monica Bosso, tecnica e performer.
Si trasformano continuamente, pur rimanendo se stesse. Si sostengono, si interrogano, si illuminano. Il loro è un confronto disastroso con gli archetipi, con le aspettative, tra antiche divinità e riflessi della vita di tutti i giorni.

Altri crediti: ideazione scene e costumi Floor Robert
designo luci e tecnica Monica Bosso
col sostegno di CSC Garage Nardini; Company Blu; Le Murate_PAC; Teatro Due Mondi Faenza

Produzione: inQuanto teatro

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inQuanto teatro è un collettivo artistico fondato a Firenze nel 2010; si occupa di teatro, danza, performance, didattica dell'arte e arte relazionale, sviluppando e sostenendo i progetti artistici dei suoi componenti: Giacomo Bogani, Andrea Falcone, Julia Lomuto, Floor Robert.

I. Teatro, danza e performance
Il gruppo si mette in luce con le sue prime produzioni teatrali, ottenendo riconoscimenti e collaborazioni. Nel 2010 lo spettacolo per ragazzi il gioco di Adamo è finalista al Premio Scenario Infanzia e viene poi prodotto da Operaestate Festival Veneto e La Piccionaia- Teatro Stabile d'Innovazione di Vicenza. AI Premio Scenario 2011, la compagnia riceve la Menzione Speciale della Giuria per il progetto Nil Admirari. Nel 2012 si rafforza la scelta della compagnia di guardare al di là dell'ambito teatrale per approfondire il rapporto col proprio territorio: produce la performance Volare via dal mondo, creata in collaborazione con l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Firenze, e inizia a collaborare con lo storico gruppo di danza Kinkaleri, che offre al collettivo una residenza artistica e un sostegno produttivo per i tre anni successivi. Con lo spettacolo Abba-Bosch, uno spettacolo di fantascienza vince il bando di produzione Offx3 dello Spazio Off di Trento e il bando di selezione Playlife 2013 di Atir, Milano. Nel 2013 vince la selezione per Giovani in Scena, un progetto del Teatro Stabile Metastasio e produce lo spettacolo Anima e Corpo, che circuita per Fondazione Toscana Spettacolo nella stagione 2013-2014. Nel 2015 il gruppo sviluppa il proprio impegno produttivo sostenendo il progetto di danza da solista di Floor Robert Influenza, finalista Premio DNA al Romaeuropa Festival, e producendo lo spettacolo Presunzione del trio Zucchetti-Oculisti-Bogani.

II. Didattica dell'arte
A partire dal 2014 inQuanto teatro si dedica alla progettazione di eventi multimediali che coinvolgono giovani e non professionisti in un ottica di scambio e messa in circolo delle competenze. In quest'ambito nasce la collaborazione con importanti enti come Fabbrica Europa, Elsinor Teatro Cantiere Florida e MUS.E per la Notte Bianca fiorentina 2014 per la creazione di MyFace4abook, un'istallazione video presentata a Palazzo Vecchio che ha coinvolto 50 giovani di età compresa tra i 16 e 30 anni. Collabora nuovamente col Comune di Firenze nell'ambito dell'Estate Fiorentina 2014 realizzando il laboratorio (per giovani 18-30) e l'opera video La battaglia perduta di Michelangelo proiettata anche al Festival FutureIdentities di Venezia. Per la rassegna curata da Kinkaleri Itismyworld! all'interno del Festival Contemporanea Prato 2014, realizza Greatings from Orlando, spettacolo ispirato all'Orlando Furioso di Ariosto, riletto e interpretato da 10 giovani di Prato. Nel 2015 inQuanto avvia un progetto di didattica teatrale dedicato ai licei, stringendo una collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo per la realizzazione di un laboratorio annuale a Cortona e vincendo il bando del liceo Galileo di Firenze. A livello personale, i membri del gruppo si occupano di didattica teatrale per bambini a Firenze dal 2013, collaborando con la Scuola del Teatro di Rifredi e l'Associazione Nuove Note.

III. Arte nella sfera pubblica e relazionale
Il gruppo affronta dal 2013 un percorso di ricerca sulla memoria condivisa, realizzando lavori basati sull'interazione e il dialogo con la cittadinanza. In questo percorso, ha realizzato progetti che interrogano il cittadino sul suo senso di appartenenza e sul suo rapporto con lo spazio pubblico (come Firenze Firenze del 2013 e Maps del 2015, entrambi sostenuti dal Comune di Firenze), progetti d'indagine sul vocabolario di una comunità e sui riferimenti comuni che questo vocabolario sottende (con Enciclopedia del 2013 e The War of the Words del 2014), curando o seguendo momenti di approfondimento e scambio con professionisti e teorici delle arti contemporanee. Viene avviato in questo senso un proficuo rapporto di scambio con Pietro Gaglianò, che a seguito della partecipazione di un membro del gruppo a un suo seminario sull'arte pubblica nel 2014, diventa consulente scientifico per l'attività di inQuanto nell'estate 2015 per la realizzazione di Maps. Alla base di questo impegno c'è l'elaborazione e la continua ridefinizione di un metodo d'indagine che coinvolge il cittadino a più livelli, rendendolo prima collaboratore e poi destinatario del processo artistico.
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