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ANCHE I CORI RUSSI MI CONSOLANO

Alluma
Regia: Mariagiulia Colace
Drammaturgia: Mariagiulia Colace
Attori: Mariagiulia Colace, Mariasilvia Greco, Alessandro Cosentini
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: eredità, Italia, Padre, Generazioni

Quanto pesa il fallimento dei padri sui figli? Due sorelle si preparano al lutto. La sensazione di vuoto che le accompagna si traduce in una scena nuda, dove gli unici oggetti (scrivania e sedia da cui il padre non si stacca mai) scivolano nello spazio muovendosi su ruote.
In che consiste la sua eredità? Cosa resta dopo la morte di un padre militante?
Pur rappresentando due generazioni, l’una figlia dell’altra, gli attori non sono anagraficamente “corretti”, bensì coetanei poiché “il dispiacersi di non bastare” e la responsabilità del passaggio di testimone non hanno età. Il tempo presente condiviso diventa tragicomico: le figlie cercano disperatamente di recuperare il passato, e il padre di concretizzare un futuro.
Alle eredi non resta che assecondare, come farebbero due valide Sancho Panza, il loro Don Quijote.
Si alternano due dimensioni. La prima intima e familiare, dà voce alla paura infantile che si scatena davanti la perdita di un genitore. La seconda, pubblica e sociale, da voce al padre. Un uomo che vuole servire a qualcosa, e che sogna, proprio come avviene in un coro, di non essere solo.

Il disimpegno politico è un dato di fatto. Lo esprime la percentuale di italiani che ad ogni votazione si presenta alle urne. Parlare di politica ormai (per quanto riguarda la mia generazione) spesso coincide con una serie di ragionamenti che si possono sintetizzare in due frasi tormentoni: 1. Sono tutti uguali (parlando di partiti e politici), 2. No, no… per carità la politica non mi interessa.

Rimane però una certa nostalgia nel vedere vecchi documentari. Oppure nel guardare su Youtube i vecchi discorsi di Capodanno di Sandro Pertini. Quel “piccolo mondo antico” sembra così lontano.
Qualcuno però ci crede ancora, ci credevano a trent’anni e ci credono ancora adesso a quella cosa chiamata “politica”, ma stanno assistendo a qualcosa che non avevano previsto: il disinteresse.

Sono i nostri padri sono i testimoni con cui fare i conti.

Può sembrare anacronistico un uomo appassionato di politica, di buona politica?
Quanto può essere ingenuo, oggi, credere e divulgare il concetto di “partecipazione” cantato pure da Gaber?
Credere e spendersi per quel vecchio modello o seguire il nuovo flusso?
Da disimpegnata quale sono vivo solo con la consapevolezza di una grande inettitudine.

I fronti sono due: da una parte i nostalgici del passato, dall’altra i preoccupati del futuro. In entrambi i casi è difficile riconoscersi in un presente.


Altri crediti: Il testo è andato in scena in occasione del Festival "SCRITTURE" al Teatro India di Roma. Evento curato da Lucia Calamaro, e nato dalla collaborazione di Carrozzerie n.o.t, Fivizzano 27 e Teatro di Roma.

Produzione: -

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La compagnia ALLUMA inizia il suo percorso con la collaborazione tra Mariagiulia Colace e Mariasilvia Greco . “Odisseo che fai? Adesso piangi?” è il primo progetto originale realizzato ( menzione speciale al Premio Giovani Realtà di Udine 2014). Nel 2018 coinvolgendo gli altri membri della compagnia vengono realizzati due progetti di drammaturgia ( “ Anche i cori russi mi consolano”, di Mariagiulia Colace,; “ Amo i paragrafi corti”, di Mariasilvia Greco) che vanno in scena in forma di primo studio nel maggio 2019 all'interno della rassegna Scritture, curata da Lucia Calamaro, al Teatro India di Roma.
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