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Song of songs

SIMONA LISI
Regia: Simona Lisi
Drammaturgia:
Attori: Simona Lisi Caterina Pontrandolfo
Trailer: Link
Anno: 2012


Generi: Teatro-danza, Altro
song of songs
dal Cantico dei Cantici di Re Salomone

interpretazione e elaborazione drammaturgica
Simona Lisi e Caterina Pontrandolfo

musiche
tradizionali ebraiche e melodie originali di Simona Lisi e Caterina Pontrandolfo

costumi
Stefania Cempini

traduzione elaborata in collaborazione con
Nachmiel Ahronee

ideazione, scrittura di movimento e regia
Simona Lisi

Produzione Associazione Ventottozerosei in collaborazione con il Festival Adriatico Mediterraneo e Teatro Stabile delle Marche e con il sostegno della Comunità Ebraica di Ancona


Due donne, due microfoni, la parola e il ritmo. Una lingua fortemente simbolica che ha in sè la radice di tutte le lingue e che cerca nella rapsodia a due voci il dialogo tra di esse. Attribuito al re Salomone, celebre per la sua immensa saggezza, il Cantico dei Cantici è uno degli ultimi testi accolti nel canone della Bibbia. “Il mondo intero non vale il giorno in cui il Cantico fu dato a Israele, perchè tutte le Scritture sono sante, ma il Cantico dei Cantici è santissimo” , sentenzia il Rabbì Achivà. Il suo senso è interamente mistico. L’amore narrato nel “Cantico dei cantici” appartiene all’umanità tutta. Parte dalle radici della cultura ebraica per arrivare a tutte le culture, in tutti i tempi, a tutte le persone.
Da un punta di vista registico abbiamo fatto un parallelo basato sull'ambiguità del titolo inglese del Cantico, Song of songs, la canzone delle canzoni. Abbiamo immaginato un concerto, la voce, il canto, i microfoni, il ritmo che trasfigura nella parola e nel gesto. Con la Comunità ebraica di Ancona abbiamo fatti un percorso linguistico e culturale che ci ha aiutato a trovare una lingua madre per queste parole, parole spesso travisate mal comprese, contorte o troppo piegate a significare un nucleo che non appartiene alla loro essenza. Si è resa necessaria una nuova traduzione del testo, grazie alla disponibilità della Comunità ebraica, alla ricerca di una maggiore aderenza alla versione originale. Il testo viene amplificato attraverso il ritmo, la sospensione, il gesto e l'utilizzo di più lingue: italiano , inglese, spagnolo e appunto l'ebraico, questo per sottolineare l'universalità del Cantico e il forte messaggio d’amore in esso contenuto che supera ogni divisione.

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Simona Lisi, è attrice, danzatrice, coreografa, autrice ha studiato in Italia, Belgio ed Inghilterra incontrando nel suo percorso maestri come Alwin Nikolais, Carolyn Carlson, Wim Vandekeybus, Anne Therese De Keerschmaker, Thierry Salmon, Alain Platel, Yoshi Oida.
PG Degree in Contemporary Dance alla LCDS di Londra, laureata in Estetica, Somatic Movement Educator. Lavora come interprete per la danza, il cinema e il teatro tra gli altri con i registi Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio, Mario Martone, Cristina Comencini, Pippo Del Bono, Francesco Saponaro, Marcello Sambati, Pippo Di Marca, Doug Liman, e con i coreografi Micha Van Hoecke, Adriana Borriello, Giovanna Summo, Chiara Reggiani, Simone Sandroni (Deja Donnè), Nicoletta Cabassi. E' tra i protagonisti del film candidato al Premio Oscar “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini e danzatrice nel film Premio Oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Condivide da più di dieci anni il percorso artistico del regista e light designer Fabrizio Crisafulli con cui partecipa al progetto di “Teatro dei luoghi” e alle sue ultime produzioni quasi sempre come attrice/danzatrice solista. E’ autrice di spettacoli, performance e opere video in cui lavora sulla contaminazione tra musica, voce e gestualità, di cui spesso compone le musiche originali. Il focus centrale della sua ricerca è lavorare su una drammaturgia polisensoriale che abbia conseguenze non solo di senso ma anche percettive sullo spettatore e quindi sulle possibili risonanze corporee. Il suo assolo “Requiem k626”, un dialogo con la musica mozartiana, circuita da 20 anni in forme successive, costituendo un leit motiv del suo percorso artistico. Ultimi lavori “F-Freedom” , prodotto dallo Stabile delle Marche (ora Marche Teatro) un lavoro teatrale sul concetto di libertà, “Song of songs”, una rielaborazione recitata, cantata e danzata del Cantico dei Cantici insieme all'attrice Caterina Pontrandolfo e “Deep Profundis” una dialogo in musica attraverso device elettronici insieme a Paolo Bragaglia, musicista e direttore artistico di Acusmatiq con cui tuttora collabora al progetto “Bring me your dress” . Insegna da più di dieci anni a prfessionisti e allievi training attoriale, danza contemporanea e somatic movement in tutta Italia. Ricerca in estetica della danza e della corporeità, in questo senso suoi contributi scritti sono presenti in “In cerca di danza” AAVV, Costa & Nolan, 2000. “Creatori di senso” a cura di Max Schiavoni, Aracne ed. “Light, body, space” a cura di N. Tomasevic, Artdigiland ed., Dublin e nella rivista online “Limina Teatri”.
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