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RICETTARIO PER UN NOIR

Alma Rosé
Regia: Elena Lolli e Manuel Ferreira
Drammaturgia: Di Annabella Di Costanzo, Manuel Ferreira ed Elena Lolli
Attori: Annabella Di Costanzo, Manuel Ferreira ed Elena Lolli
Trailer: Link
Anno: 2017
Adatto a: VM18


Generi: Prosa

Tags: artista, mercato, noir, scrittore, letteratura

Ricettario per un Noir è una commedia nera, piena di colpi di scena, di misteri, scomparse e sotterranei labirinti. Una caustica e divertente messa in scena sul ruolo dell’artista oggi, prigioniero delle mode e del mercato come qualsiasi merce. Il protagonista è un aspirante scrittore. Per convincerlo a pubblicare il suo nuovo romanzo, ha invitato un editore importante e i suoi collaboratori in una sala teatrale. Lì gli racconterà il suo manoscritto servendosi di due attrici che “cercheranno di dargli vita e di restituirne la forza espressiva” facendogli prendere forma davanti ai nostri occhi. E’ lui che tiene le redini della narrazione ora incarnandosi in uno dei suoi personaggi, ora commentandone la struttura, lo stile, parlandoci delle motivazioni che lo hanno portato a scrivere, in un dialogo continuo con un editore immaginario, fatto di momenti di delirio, di sogno, di vanità, di disperazione. La protagonista del suo romanzo è una bambina, la piccola Anna, che, avendo ucciso la madre, viene rinchiusa in un Riformatorio disperso nella Pampa argentina, popolato di personaggi caricaturali. Qui si avvicendano fatti di sangue, colpi di scena, momenti di amore e telenovelas: ingredienti che attirano il lettore e con i quali lo scrittore vorrebbe sedurre l’editore.

Note di regia.Territorio di confine: arte e mercato
Abbiamo voluto esplorare questo territorio con un uno sguardo ironico, perché fosse un grande divertissement a portarci in profondità, a chiederci come vivono oggi gli Artisti. J. P. Feinmann, scrittore e giornalista argentino, ci ha dato lo spunto con il suo romanzo “Il cadavere impossibile”: non è solo una riuscita fusione di generi e stili diversi (l’horror e la telenovela, le citazioni intellettuali e lo splatter). È al contempo una critica tagliente contro l’ossessione di piacere a tutti i costi di quegli artisti che hanno l’ambizione di entrare nella rosa dei prescelti, ma anche il racconto dello smarrimento di chi scende a compromessi con il mercato per potere essere visibile. Con questo spettacolo vogliamo soffermarci a pensare come oggi gli artisti, costretti a muoversi nelle logiche del mercato, rischino di ritrovarsi distanti da quell’ Arte che avevano immaginato di realizzare all’inizio del percorso. Fermarci tutti, guardarci e misurare la distanza che ci tiene più o meno lontani , più o meno vicini a quella purezza d’intenti che abbiamo sposato all’inizio della nostra carriera.Quanto si riesce oggi a restare vicini alla propria visione, senza doverla alterare per potere vivere? Quanto siamo distanti dall’idea di arte come testimonianza di cambiamenti o innovazione nel modo di vedere? In un mondo in cui l’arte è mercato, il nostro protagonista si gioca il tutto per tutto, cosi disperatamente da rimbalzare dalla disperazione a veri e propri deliri di onnipotenza in cui si convince di essere un artista destinato all’Olimpo della letteratura, incompreso dal mondo ma prima o poi destinato alla gloria.

Altri crediti: consulenza registica Claudio Orlandini
consulenza drammaturgica Alessandro Pozzetti
progetto musicale Mauro Buttafava
scene Stefano Zullo
costumi Martina Dimastromatteo
luci Beppe Sordi / Andrea Violato

Produzione: Alma Rosé

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Compagnia teatrale, attiva dal 1997, anno in cui vince il Premio Scenario Eti, che ha fatto della città il palcoscenico del proprio teatro e del teatro uno strumento di diffusione di una cultura comunitaria urbana. Oltre che nelle sale teatrali, Alma Rosé si esibisce in luoghi della cultura, del lavoro, del sociale, compiendo ogni anno una tournée metropolitana dei propri spettacoli, chiamata il Giro della Città, insieme alle realtà più attive della città. Il teatro pensato non solo in riferimento ad una produzione artistica, ma come arte e dinamica di tutte le relazioni per la costituzione di una comunità civile.
Parallelamente alla produzione di spettacoli, la Compagnia organizza anche laboratori teatrali per adulti e per bambini e crea progetti in collaborazione con strutture che lavorano in ambito sociale.

Premi e riconoscimenti:
1997 – Premio Eti Scenario con lo spettacolo “Alma Rosé”
2006 – Premio Enriquez per lo spettacolo “Gente come Uno”
2008 – Premio Hystrio – Provincia di Milano per il progetto “Giro della Città”
2009 – Premio Milano come migliore interprete maschile per “Fabricas”
2013 – Premio “Crisi a parte” di Banca Popolare Etica per “Gente come Uno”
Da dicembre 2012: Teatro Convenzionato del Comune di Milano
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