Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

TEKKEN DRAMA - Come farsi amici i mostri

Anomalia Teatro
Regia: Alice Conti
Drammaturgia: Francesca Becchetti
Attori: Francesca Becchetti (monologo)
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: Tekken, Mostri, Relazioni, Femminismo, Frammento

*L’ amore è amico degli sbirri. Ti inchioda al muro e ti ammanetta.
È un gioco di potere dove o stai sopra o stai sotto. E se stai sopra sei una merda e se stai sotto stai male.*

Il lavoro Tekken Drama - Come farsi amici i mostri rappresenta un’indagine intima intorno al tema delle relazioni. È frutto di una ricerca dell’autrice la quale ha ideato e conduce da tre anni il progetto Sistar, un laboratorio per sole adolescenti sul tema dell’affettività e della sessualità, nei locali del Cecchi Point nella periferia nord di Torino con l’Associazione Educadora Onlus. Contemporaneamente, ha ideato e conduce con Anomalia Teatro, il corso LeDisgraziate. Il corso è per sole donne e persone trans e attraversa tre macro tematiche: la famiglia, la mostruosità e la sessualità.

La protagonista è Eveline, una ragazza di trent’anni, che ci conduce nei meandri della sua psiche. Lo fa portandoci lontano nel tempo e nei ricordi partendo da un pretesto banale: la fine di una relazione amorosa. Ci fa dialogare con i suoi mostri, le emozioni e gli impulsi che la tormentano. Il dialogo si instaura anche con i suoi alleati immaginari che sono portatori di buoni consigli, spesso perentori.

Nasce dall’urgenza di sondare il terreno intorno le contraddizioni che sussistono nei processi di liberazione dalla violenza e dal potere nei legami affettivi. Attraversa le mostruosità più recondite. La ricerca ruota intorno al processo di tensione perpetuo che sta alla base dei sentimenti umani. Non lo fa in maniera neutrale né vuole avere la presunzione di afferrare un linguaggio universale. Al contrario, il posizionamento che sta alla base della ricerca teatrale è femminista, libertario, ostinato e contrario. La voce di chi parla è, spesso, della miseria umana. È un viaggio che ripercorre pezzi di infanzia e adolescenza di chi è nato negli anni ‘90. Questo percorso è scandito da partiture musicali, come colonna sonora del testo. Una lente che osserva le relazioni dei propri genitori, tossiche e malvagie.

Vuole essere un moto di rivolta interno e necessita discostarsi dalla narrazione autocommiserativa che sta alla base di una certa retorica affibbiata alle “donne”. Ci prova, ma non sempre ci riesce.

Tekken perché è una lotta, fatta di pugni e pugnalate allo stomaco dentro scenari competitivi e malsani. Perché è uno spettacolo pop in una cornice anni ‘90 ai giorni nostri.
Drama perché luogo di tragedia e satira e perché si accosta alla riappropriazione della nomea di cui molte soggettività sono additate: drammatiche, piagnucolone e queen.

*Per restare viva il nemico lo voglio.
Con la barba, le spalle larghe, che mi prende i polsi.*






Altri crediti: Di e con: Francesca Becchetti
Regia: Alice Conti
Scenografia: Plasma Torino
Luci: Ilaria Bertazzi
Costumi: Simona Randazzo (non ancora conclusi al momento dell'invio del bando)

Produzione: Anomalia Teatro, con il sostegno del Festival Montagne Racconta diretto da Francesco Niccolini

File scaricabili:
TEKKENDRAMA.moodboard.8.1.pdf

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Anomalia Teatro è una compagnia nata a Torino nel 2016. È un gruppo di artisti che si prende cura di tutti gli aspetti creativi, produttivi e distributivi dei propri spettacoli, portando avanti ogni giorno un’idea di teatro che sia orgogliosamente popolare.

ANTIGONE – monologo per donna sola
Il nostro primo spettacolo, quello che ci ha fatto conoscere al pubblico e iniziare quest’avventura. La piccola Antigone ha visitato un po’ tutta l’Italia, tra teatri e licei, ed è volata oltreoceano grazie all’Italian Theatre Festival di New York. Il testo dello spettacolo è stato pubblicato dalla casa editrice SuiGeneris, e ha vinto il Premio Mauro Rostagno 2019 alla drammaturgia.

Theo – Storia del cane che guardava le stelle
Un altro monologo, a due anni di distanza dal primo, sta muovendo i primi passi nella stagione 2019/20, dopo un debutto col botto al Torino Fringe Festival. La storia di Theo Van Gogh, spalla silenziosa e fedele del fratello Vincent, ci ha dato lo spunto per per parlare di chi sta dietro agli eroi, relegati a poco più che semplici comparse, dimenticate dalla Storia.

Era meglio nascere topi
Quasi due anni di studio del popolo Rom, la minoranza più odiata e discriminata, per arrivare a scrivere uno spettacolo sul nuovo razzismo, su chi lo stereotipo lo porta avanti giorno per giorno. Iniziamo la creazione con il sostegno di Re.Te. Ospitale e del Teatro Studio Uno. Nel 2019 lo spettacolo vince l’ottava edizione del Premio CrashTest, e si prepara a debuttare a Torino nel 2020, all’interno della stagione del Teatro Stabile.

Oltre agli spettacoli la compagnia si dedica alla formazione con diversi corsi annuali di improvvisazione, teatro e scrittura scenica.

Questa piccola famiglia continua a lavorare a nuovi progetti e produzioni, per raggiungere sempre più spettatori, ed emozionarsi con loro.
Condividi