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Una storia che non sta né in cielo né in terra

Ass. culturale teatrale "Compagnia Burambò"
Regia: Daria Paoletta
Drammaturgia:
Attori: Daria Paoletta
Trailer: Link
Anno: 2012


Generi: Teatroragazzi (7-99), Prosa, Altro
Raccontare una storia è un'arte antica tra le più affascinanti. Le parole del narratore
seducono lo spettatore, che si abbandona al suono di esse, facendosi trasportare in una realtà frutto dell'immaginazione. La leggenda tarantina è una foto in bianco e nero. L'attrice Daria Paoletta, racconta la vita di un paese di mare della Puglia, ai tempi in cui le donne usavano portare i capelli raccolti e le spalle avvolte in scialli neri. Eppure, il passato si riscopre essere presente: i vicoli del paese, dove risuonano le voci delle comari che sanno tutto di tutti; Marionna e Cataldo, i protagonisti, si sposano giovani, inesperti della vita, vivono in pieno il conflitto esistenziale di aderire alla volontà degli altri prima ancora che alla propria; la lotta della vita che cerca di prevalere sulla morte; l'amore, vincitore di ogni avversità umana. L'arrivo delle sirene, seducenti ma ambigue, concede alla storia il fascino tipico delle figure mitologiche. L'attrice in scena utilizzerà mezzi semplici e diretti, quali la voce, il corpo, alcuni oggetti per creare suggestioni e ambientazioni sempre nuovi.

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La Compagnia Burambò nasce a Foggia nel 1996 con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli, che dopo una lunga esperienza di Teatro per Ragazzi approdano ad un Teatro di figura rivolto non solo ad un pubblico di bambini. I primi spettacoli di repertorio vedono protagonisti i burattini in baracca tradizionale, approfondendo poi sempre più la ricerca di materiali e tecniche sperimentali: dall’uso della cartapesta fino alla costruzione di marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma di varie dimensioni, tali da affiancare l’attore sulla scena e con lui interagire. Il duo oggi non soltanto costruisce da sé il materiale d'allestimento degli spettacoli (baracche, burattini, scenografie…), ma adatta o elabora personalmente testi, musiche, sonorità e atmosfere, componendo suggestioni e alchimie di ritmi capaci di appassionare lo spettatore. Questo percorso di crescita tecnica e artistica è stato accompagnato da vari incontri fatti con diversi maestri, come il regista Carlo Formigoni, lo scultore Cristian Pepino, regista e docente dell’Accademia Teatrale “Tandarika” di Bucarest, e tanti altri tra i più riconosciuti del settore. Attualmente Burambò lavora e collabora, oltre che in Puglia, con diversi teatri di tutta Italia e vanta numerose partecipazioni in Festival di risonanza nazionale ed internazionale (Italia, Francia, Belgio,Spagna, Bosnia Erzegovina, Svizzera, Olanda) e ha lavorato per conto delle Ambasciate Italiane di Zurigo ed Amsterdam. Di fondamentale importanza nella sua attività è il lavoro che svolge all'interno delle Scuole Elementari, Medie inferiori e superiori, attraverso Laboratori rivolti sia agli alunni sia agli insegnanti, che spaziano dall’Espressione Corporea dell’Attore alla Drammatizzazione, alle letture animate, all’Allestimento Scenico alla Costruzioni di Burattini e Tecniche d’Animazione degli stessi secondo le varie fasce d’età. Nel 2004 la Compagnia riceve il premio "PULCINELLA D'ORO 2004" per essersi distinta per la diffusione della cultura del teatro di animazione in Italia e all'estero. Nel 2005, con lo spettacolo "Il mistero dell'isola dei gabbiani" la Compagnia riceve il premio "DIOMEDEA 2005" assegnato dalla Biblioteca Provinciale "LA MAGNA CAPITANA" di Foggia, l'associazione "CENTRO STUDI DIOMEDEA" di Castelluccio dei Sauri, Foggia. L'iniziativa è stata insignita della MEDAGLIA DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
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