Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Diss(è)nten

VicoQuartoMazzini
Regia: Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocà
Drammaturgia:
Attori: Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocà
Trailer: Link
Anno: 2011
DISS(è)NTEN | VicoQuartoMazzini

Premio Next > Generation Festival 2013

Premio della Critica “playFestival 2013″ – Teatro ATIR RINGHIERA Milano

Spettacolo finalista “Premio Kantor 2010″ – CRT Milano

Spettacolo selezionato “ARGOToff 2011″ – Rassegna di drammaturgia contemporanea – Teatro Argot Roma

Un luogo oscuro, un "non luogo" che potrebbe essere dovunque:
da un autogrill ai sotterranei di Montecitorio. Un luogo ideale per parole che non possono avere
spazio altrove, perché troppo esplicite, fatalmente vere.
Una riunione ai massimi Vertici, una riunione tra tre
emeriti pagliacci, degni rappresentanti di chi il potere se li inventa, ce l'ha e lo promuove.
Una favola acerba, da raccontare quando si vuole impartire una lezione, quando si vuole che un
errore non venga più commesso. Una favola che si dovrebbe raccontare più spesso.
Dissènten vuole sondare il terreno dove le radici del potere attecchiscono, quel terreno dove la
luce dell’informazione ha l’accesso vietato, dove tutto è lecito e le parole non hanno bisogno di
essere mascherate. Ci siamo ispirati ad ambientazioni buie, tetre, sporche che conducessero a
un'idea estrema che potesse contrastare con le immagini blasonate e pompose con cui di solito
identifichiamo i luoghi del potere. La scena è volutamente scarna, abitata solo dagli attori e da tre
cessi che, attraverso l’utilizzo di luci che tagliano e conformano lo spazio, sono posizionati come
se ci si trovasse nel classico bagno pubblico con i gabbiotti a schiera. Solo il cesso a dialogare con
gli attori, un cesso che non riceve luce ma che illumina, che non subisce il dramma ma
contribuisce a diffonderlo. Il sanitario come totem di una generazione, simbolo di uno spudorato,
imparziale e soprattutto liberatorio giudizio su di una classe politica che ormai da troppo tempo
infesta i nostri “Bisogni”.
Ecco allora che il cesso diventa trono del potere, palco da comizio, fidato amico da abbracciare e soprattutto corifeo silenzioso.
Dissènten è ambientato in un mondo in cui le parole vengono fraintese e assumono significati
diversi. Un mondo in cui la libertà e l'uguaglianza vengono volutamente fraintese con
l’asservimento e l'omologazione.
Da diverso tempo ci interroghiamo su quanto sia difficile arrivare a rappresentare una realtà capace di spingersi sempre di più verso la teatralità, arrivare a raccontare uno scenario politico e sociale invaso da istrioni molto più divertenti e interessanti di noi poveracci che cerchiamo di fargli il verso in teatro.
Abbiamo deciso di calcare la mano allora, di aumentare il fondo tinta, di stilizzare i nostri
movimenti, arrivando a costruire degli uomini marionetta dalle estreme caratterizzazioni quasi
fumettistiche. Figure extraordinarie, figure esageratamente ed esclusivamente teatrali che
potessero farci sentire di nuovo padroni dell’arte dell’attore e confermare che i veri ”buffoni” siamo
e saremo sempre noi attori.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

VicoQuartoMazzini nasce nel 2010. Ha sede a Bari ma i suoi componenti vengono un po' da tutta Italia.
Il nucleo principale della compagnia è costituito da Michele Altamura, Nicola Borghesi, Riccardo Lanzarone e Gabriele Paolocà che, nel 2007, si incontrano alla Civica Accademia d’Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine.
Nel 2014 producono “Amleto Fx”, spettacolo coprodotto con Progetto Goldstein e Teatro dell’Orologio. Nel 2013 realizzano “Bohème!”, coprodotto dal Festival Internazionale Castel dei Mondi, Progetto Goldstein e Teatro dell’Orologio. Nel febbraio 2011 cominciano a collaborare con Teatro Minimo, coproducendo e interpretando “Il sogno degli Artigiani” scritto da Michele Santeramo e diretto da Michele Sinisi col sostegno del Festival internazionale Castel dei Mondi di Andria (selezione Short Theatre 2011 - Teatro India, Roma). Nel 2010 producono “Diss(è)nten” (Premio Next>Generation Festival 2013, Premio della Critica al playFestival 2013|Teatro Atir Rinchiera -Milano, spettacolo finalista al Premio Kantor 2010|Teatro CRT –Milano e inserito nellʼambito della rassegna ARGOToff 2011|Teatro Argot - Roma).

Il gruppo VQM è anche attivo nell’organizzazione di festival, percorsi laboratoriali e manifestazioni culturali di vario genere. Nel novembre 2014 creano, a Bologna, il “Festival 20 30 – Solo posti in ultima fila”, progetto finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Sempre nel 2014 collaborano con il Teatro Kismet per la gestione dell’”Officina degli Esordi”-Laboratorio urbano della città di Bari. Nel 2012 realizzano “Il Teatro degli artigiani – Una conferenza spettacolo”, progetto finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Nel gennaio 2011 sono tra i vincitori del Bando della Regione Puglia “Principi attivi 2010 – Giovani idee per una Puglia migliore” con “ I Giganti di Domani” progetto laboratoriale su “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello volto a favorire l’integrazione di adolescenti extracomunitari.
Condividi