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#DASVIDANIYA

Teatro mè
Regia: Alessandro Anglani
Drammaturgia: Luigi de Rosa
Attori: Alessandro Anglani Alessandra Selene Nardella
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa, Teatro-danza, Performance
È il 2016 quando Denis e Katya, due giovani innamorati di 15 anni, si barricano in casa per tre giorni.
Accade in Russia, nel paesino di Strugi Krasnye. Gli amici vengono presto a sapere di questa “avventura”
tramite i social network: foto, post con messaggi inerenti a problemi familiari, stories e dirette
Periscope. Il fattore comune è la semplicità e il divertimento con cui i due ragazzi raccontano un aspetto
di loro probabilmente mai uscito fuori prima di allora: tra fucili, proiettili, munizioni, alcol e mazzette di
banconote, Denis spiega che i grandi non si sono accorti di quanto abbiano distrutto la sua mente e la
sua vita. Katya dice che non c’è altro modo per risolvere la situazione che andandosene con stile. Poi si
puntano delle pistole in faccia, ridono. Una sparatoria con la polizia. Entro qualche ora, i militari
irrompono, ma è troppo tardi. Il suicidio, come buona parte degli ultimi attimi dei due, è stato
trasmesso online.
Partire da questo evento di cronaca è stato per noi molto importante. Quando si parla di disagi
giovanili, spesso si tende a sdrammatizzare, a minimizzare, quasi a voler demonizzare un periodo che
abbiamo attraversato tutti, e che quindi se ha lasciato illesi noi, non potrà essere così anche per chi lo
sta attraversando ora.
Ciononostante, non abbiamo voluto interrogarci sulle ragioni che spingono sempre più teenagers a
togliersi la vita. Neanche se l’associazione con il fenomeno del Blue Whale è facile e può essere
risolutiva. Non spetta a noi capire quali motivi potessero avere questi due ragazzi tanto giovani per
arrivare a tanto. Partiamo però dalla consapevolezza di un malessere che coinvolge facilmente gli
adolescenti e che unito con la potenza dei nuovi mezzi di comunicazione online, possono deflagrare in
esternazioni e condivisioni al limite dell’inverosimile.

Lo spazio: Il primo ostacolo al coinvolgimento del pubblico nasce quando si immagina
lo spazio della scena come limitato esclusivamente al palcoscenico. Quindi il lavoro è impostato nella
stanza del teatro, condiviso sia dal pubblico che dagli attori, senza creare un versante.

La dinamica della performance: trattando il testo teatrale come
materia musicale, è prevista una certa attenzione alla struttura del testo. Il punto di partenza è la
classica forma a tre atti di un racconto: Introduzione, Sviluppo e Risoluzione.

La recitazione: non può che essere orientata al vivere il momento performativo nella sua totalità. Se lo spazio scenico è in tutti i sensi un corpo, tutti i performers devono necessariamente lavorare sul proprio. Lo studio approfondito sul proprio corpo diventa studio nello spazio, e dal corpo nello spazio, si arriva allo spazio rispetto al pubblico. Anche la creazione del personaggio avviene tramite le azioni: si cerca quindi il più possibile di evitare approcci psicodrammatici.

Digital art e del video-mapping (con il software ISADORA): punta a potenziare le immagini nelle loro interazioni con i corpi, suoni e voci.



Produzione: Teatro mè

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La Compagnia Manipolo d'Azione Barnico' c/o Associazione Culturale Teatro Me, romana d’adozione, nasce nel 2019 da tre giovani artisti pugliesi : Luisa Casasanta, Maria Roberta Strazzella e Alessandro Anglani.

Luisa Casasanta, attrice e performer, prima di diplomarsi in recitazione a Roma va in tournée in Spagna, Marocco, Polonia, Lituania, Kuwait, Serbia e Macedonia presso i principali festival e concorsi teatrali internazionali e prosegue il suo percorso artistico presso la Scuola di Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma. Lavora con la Compagnia Muta Imago, Emanuela Giordano e Marco Lucchesi ed è scritturata dal Teatro di Roma per produzioni al Teatro Argentina, al Teatro India e al Teatro di Villa Torlonia. Prosegue la formazione in ambito drammaturgico con Letizia Russo, Carlo Longo e Ivan talarico.

Maria Roberta Strazzella, attrice e aiutoregista, dopo la Scuola per Interpreti e Traduttori di Trieste si diploma all’Accademia Teatrale Veneta e prosegue gli studi seguendo il percorso didattico proposto dal maestro Anatolij Vasiliev. Subito dopo viene scritturata presso il Teatro Stabile del Veneto come aiutoregista per due produzioni.

Alessandro Anglani, attore e performer che ha già all’attivo una tournée internazionale con l’Oedipus Rex di Bob Wilson (Pompei, San Pietroburgo, Teatro Antico di Epidauro), è diplomato alla Scuola Galante Garrone di Bologna; prosegue il suo percorso artistico nell’ambito della regia e dell’arte performativa, arrivando tra i semifinalisti del Bando Registi Under 30 della Biennale Teatro di Venezia 2019 e venendo selezionato in qualità di performer per la dimora artistica residenziale del Watermill Centre diretto da Bob Wilson. Laureato in Informatica e Comunicazione Digitale presso l’Università di Bari, ha ideato il workshop “Let ‘em feel your presence”, incentrato sulla percezione del proprio corpo e dell’identità digitale.

La prima produzione della compagnia, "Eliogabalo l'anarchico incoronato", ha indagato le varie possibilità intrinseche all’incontro tra il linguaggio teatrale, la visual art e il sound design ed è stata selezionata al Bando Registi under 30 della Biennale Teatro di Venezia 2019, arrivando in semifinale, e al Bando TaC all'interno dell'ARE Festival 2019 di Roma.
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