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A[1]BIT

Sanpapié
Regia: Lara Guidetti
Drammaturgia: Marcello Gori
Attori: Interpreti Davide Boi, Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Giuseppe Morello, Matteo Sacco, Lara Viscuso
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Danza, Performance

Tags: Danza, urbano, 1-bit, silent-disco, percezione individuale/collettiva

A[1]BIT, opera di danza itinerante per spettatore singolo, nasce dalla 1-Bit Symphony dell’artista
newyorkese Tristan Perich, manifesto dell’elettronica post-modern pensata per una fruizione tutta
particolare, essendo contenuta in un circuito alloggiato nella custodia di un cd che suona la sinfonia
elettronica in cinque movimenti. Musicalmente intensa, attraverso la sua aggressività urbana l’opera rivela
contorni profondi nella relazione uno-ad-uno con l’ascoltatore: un’opera elettronica potente, da ascoltare
in cuffia, individualmente, il cui ascolto collettivo e diffuso riproduce un noise sfocato. La relazione tra
posizione individuale e collettiva, in un contesto urbano e disordinato, è il cardine della ricerca artistica: i
danzatori si muovono in funzione dello spazio e del pubblico, che si trova ad essere, inconsapevolmente,
parte del disegno coreografico. Un piccolo gruppo di spettatori, rigorosamente con la musica in cuffia e
accompagnati da un testo che introduce e contestualizza lo spazio della performance, segue i danzatori nel
disegno che si adatta a spazi urbani e museali.
Lo SPAZIO, nelle sue componenti di forma, storia, architettura, luce e ambiente e il TEMPO (l’incontro tra la
sinfonia e la percezione individuale di performer e spettatori) sono l’innesco dell’azione performativa. La
ricerca coreografica è astratta e indaga, sulla musica, le possibilità combinatorie del movimento e
dell’assemblaggio, come se il corpo fosse una particella fisica da analizzare nel comportamento in relazione
all’ambiente. Le strutture create dai corpi si susseguono in un gioco di costruzione e destrutturazione,
dimensione individuale e collettiva. Si affiancano solitudine e moltitudine, intimità e sacralità, personale e
sociale, spazio intimo e comune, congestione dello spettro armonico e vastità. L’obiettivo è intersecare il
carattere cellulare/combinatorio dell’opera con l’organicità del tessuto sociale e della danza attraverso
un’esperienza di “realtà aumentata”.
L’opera trova la sua completezza compositiva nello spazio teatrale che viene trattato esattamente come un
qualunque altro spazio pubblico nella sua funzione sia rispetto ai performer sia agli spettatori. Alla
percezione del suono, in questo luogo, si aggiunge la dimensione visuale della contemporaneità degli spazi
che compongono la struttura teatrale partendo e tornando al palcoscenico come luogo di sintesi e incontro
tra l’esperienza del pubblico e quella dei performer. Lo spazio teatrale viene perciò ribaltato e svelato,
sezionato e mostrato nella sua nudità.

Altri crediti: Regia e coreografia Lara Guidetti
Assistente alla coreografia Matteo Sacco
Drammaturgia visuale/testi Marcello Gori
Interpreti Davide Boi, Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Giuseppe Morello, Matteo Sacco, Lara Viscuso
Produzione Sanpapié in collaborazione con MilanOltre, Festival Exister, DANCEHAUSpiù
Spettacolo sostenuto nell’ambito di NEXT ed. 2019/2020, progetto di Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Cariplo

Produzione: Sanpapié

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Sanpapié è una compagnia, un nucleo artistico e creativo costituito nel 2008 che dalla sua nascita ha presentato spettacoli, performance, site-specific e progetti culturali in Italia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania e Cina collaborando con Istituzioni e Enti di fama nazionale e internazionale.
La pluralità del linguaggio, la tensione alla contaminazione e all’apertura di relazioni nuove, sotto un profilo artistico, organizzativo e di collaborazione, sono tratti che caratterizzano Sanpapié e che spingono la compagnia verso la ricerca, lo studio, la sperimentazione di nuove vie. Sanpapié non ha puntato sulla definizione di un linguaggio univoco, ma ha trovato nella diversificazione della proposta il proprio elemento identitario, riuscendo a costruire un dialogo aperto e plurale con il sistema teatrale e artistico. La centralità del corpo, considerato come motore di senso oltre che di movimento, è stata origine di un percorso multidisciplinare che ha portato la compagnia a traghettare i principi del Tanz Teather nel nostro mondo ipertecnologico, attraverso spettacoli in cui l'ironia convive con i grandi temi esistenziali e antropologici, la musica elettronica dialoga con le forme musicali del passato e il corpo attraversa spazi simbolici in cui l'archetipo convive con il quotidiano. Il risultato è una poetica in cui la fusione dei vari elementi (coreografia, musica, drammaturgia, video) produce universi di segni, che hanno al centro il corpo considerato nella pienezza del suo essere e nella ricchezza delle sue stratificazioni.
L'attività di Sanpapié si concentra principalmente su tre ambiti di azione:
- la produzione e distribuzione di spettacoli di danza, teatrali e musicali a carattere originale (tanto nell'ideazione ex novo quanto nella riscrittura ispirata a opere già esistenti);
- il lavoro sulla promozione e la realizzazione di attività formative, informative e sociali sempre con un'attenzione costante alla ricerca, allo sviluppo del pubblico e alla multidisciplinarità;
- la realizzazione di progetti culturali territoriali rivolti a comunità specifiche.
Dal 2015 al 2017 è riconosciuta dal MiBACT come organismo di produzione danza e vince il bando Funder35 di Fondazione Cariplo per il triennio 2017-2019. La Compagnia ha ricevuto un contributo dal Comune di Milano per l’attività continuativa nell’ambito dello spettacolo dal vivo per gli anni 2018, 2019 e 2020.
Nel 2012 partecipa a Islotes en Red, progetto finanziato dalla Comunità Europea, e produce lo spettacolo Io Sono Figlio.
Nel 2013 la compagnia presenta due+due=5 e Mi Sono Perso a Milano, primo spettacolo di teatro-canzone firmato da Marcello Gori, musicista e autore Sanpapié.
Il 2014 è dedicato a Della caduta, un passo di danza, un progetto di Lara Guidetti per la regia di Carmen Giordano.
Il triennio ministeriale 2015-2017 vede la compagnia impegnata su fronti diversi, da un lavoro “agile”come l’assolo Lei (2016, vincitore del Premio Sonia Bonacina 2017), a produzioni più impegnative come Ode all’olio (2015) o le opere Le Sacre du printemps e Histoire du soldat (2016 e 2017, prodotte per lo Stresa Festival), fino ai lavori site-specific: su tutti, En haut en bas (2015), prodotto per il Festival Torino e le Alpi, e Memoire. Storie di bellezza nascosta (2017), in collaborazione con il FAI; infine, la coproduzione internazionale Skies (2016, regia di João Garcia Miguel).
Nel frattempo nel 2015, presso il Teatro della Contraddizione, nasce il progetto di
spettacolo multisensoriale Balerhaus che replica con successo in molte piazze d’Italia e in Svizzera.
Nel 2018, la compagnia produce Amartés – Il viaggio di Caino, spettacolo selezionato da Next 2017/2018, Se una notte d’estate un viaggiatore… (performance site-specific commissionata dallo Stresa Festival), il progetto TWINS (due creazioni di giovani autori/danzatori della compagnia: Trans-Ferre a cura di Sofia Casprini e Martina Monaco, e Forlorn a cura di Matteo Sacco), Orfeo Reloaded (co-produzione con il festival Teatri del Cimone). Nello stesso anno la compagnia avvia il progetto A[1]BIT, in collaborazione con i Festival MilanOltre ed Exister e con DanceHaus+, che nel 2019 vince Next 2019/2020.
Sempre nel 2019 la Compagnia vince il bando Invasioni Contemporanee (grazie al quale realizza, in collaborazione con Orchestra Musica Manens, Tac-tus, un site-specific per Offida) e avvia il progetto Circolo Virtuoso presso il Circolo Cerizza di Milano, con il contributo di Fondazione Cariplo.
Da fine 2019 a inizio 2020 Lara Guidetti ha collaborato con la compagnia portoghese JGM per il debutto a Porto a gennaio 2020 della nuova co-produzione Sanpapié-JGM Um plano do labirinto. Da novembre 2020 Lara Guidetti è tornata in Portogallo per lavorare a una nuova co-produzione e a progetti internazionali in partnership tra le due compagnie. Ad agosto 2020 la rassegna Estate Sforzesca di Milano ha ospitato la prima del nuovo concerto-spettacolo C’era un cartello giallo con una scritta nera. Durante i mesi di lockdown, la compagnia si è impegnata a produrre contenuti digitali
in forma di brevi video della durata di circa 4’/5’ in occasione delle festività (Pasqua, 25 aprile, 1° Maggio, 2 Giugno), ha regalato ai propri iscritti alla newsletter la possibilità di accedere ai video integrali (per periodi limitati) di spettacoli passati e ha creato uno spazio gratuito online per tutti i propri allievi e per professionisti, appartenenti sia al teatro sia alla danza, dove offrire in media due incontri settimanali di training fisico e composizione coreografica.
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