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E' UN CONTINENTE PERDUTO

Compagnia Francesca Caprioli
Regia: Francesca Caprioli
Drammaturgia: Francesca Caprioli
Attori: Nika Perrone Eleonora Pace Carlotta Mangione Paola Senatore Massimiliano Aceti Francesco Petruzzelli
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa, Figura, Performance

Tags: SOGNO, INCUBO, ESPERIMENTO, VIVIDO, OCCHIO, ELETTRICO, FREDDO, CALORE, MEMORIA, MANCANZA, INCONTRO, REINCONTRO, ABBRACCIO, TAGLIO, SESSO, STRAPPATO

E’ un continente perduto è l’anamnesi delle fobie e delle nevrosi di questo tempo nostro. Il tremendo mostro nero del sonno che è incoscienza e inconsapevolezza, il corpo, la nostra forma, apparenza nemica dell’interiorità, il sesso: vero, finto, frustrato, maledetto. L’identità persa, ritrovata, cambiata. Un testo con un eroe ermafrodito, un uomo-donna che ha compreso meglio di tutti il nostro tempo freddo e come questo, s’è fatto plastica. Uno spettacolo spietato che svergogna i tabù di una società che, in preda al panico, continua a cercare una risposta organica alle sue piaghe spirituali: lo sentiamo, questo bisogno disperato che qualcuno indaghi su di noi, ma per capire di cosa siamo fatti, non ci restano che gli esami del sangue, e quando li facciamo, la gioia non è sapere di essere in salute ma rendersi conto che c’è ancora qualcosa di vivo dentro le vene. Questo spettacolo grida allo spettatore di rivoltarsi contro la società della tecnologia, dell’ipocondria e della terapia, degli organi stampati al computer, e di riflettere, su un chiaro e semplice fatto: per quanto ci si sforzi di allontanarsi dalla natura e di guardarla dall’alto, per quanto si voglia vivere nel futuro, l’unica verità è il nostro passato, la nostra memoria, l’amore. Ed è nostro dovere, da umani, trovare il coraggio di affrontarli.

Trovare il coraggio di dormire, di essere indifesi. Trovare la forza di essere veramente, completamente, svegli.
E’ UN CONTINENTE PERDUTO si articola in cinque capitoli, le cinque fasi del sonno: fase I, fase II, fase III, fase IV, sonno REM, veglia. La drammaturgia, la scena, la recitazione e la musica si modificano a seconda delle cinque fasi. Lo spettacolo inizia oggi, nel tempo presente, ed è questo tempo presente la linea di continuità drammaturgica: linea che si spezza, si interrompe, si curva: mano a mano che lo spettatore e gli attori scendono nelle diverse fasi del sonno il passato e il ricordo prendono sempre più spazio e importanza fino a distruggere il presente dello spettacolo e tornare al presente della realtà dello spettatore. La storia che mettiamo in scena comincia oggi, continua ieri e finisce nell’immaginazione del sogno. Il succedersi dei fatti, tutti i filoni narrativi sono nelle mani di Ruby, è lei che cerca infatti, di ricomporre questo mistero, è lei che hai un potere in più, una forza fattiva che agli altri manca.
Il passare del tempo, il salto narrativo 1990/2018, è espresso dagli oggetti sulla scena: il tempo si lega alle cose e lo spazio si trasforma in uno spazio “temporale”. La memoria si può esprimere in metri. Le persone del dramma si muovono su una superficie che a poco a poco diventa la risultante della collisione di due tempi diversi nello stesso luogo: come se la cameretta di quando eravamo piccoli cascasse dentro la nostra camera di adulti, come in un sogno...

Altri crediti: Light designer Javier Alberto Delle Monache

Produzione: Compagnia dell'Accademia Nazionale d' Arte Drammatica "Silvio d' Amico"

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Francesca Caprioli nasce a Roma il 21-2-1991.
Professionista nel settore del teatro di prosa, del teatro lirico e della drammaturgia, Francesca Caprioli si diploma presso l’ACCADEMIA NAZIONALE D’ARTE DRAMMATICA SILVIO D’AMICO di Roma nel 2014, qui crea il suo personale gruppo di lavoro composto di circa dodici figure artistiche fra attori e tecnici. Durante il periodo alla Silvio d’ Amico vince una borsa di studio e sceglie di trasferirsi alla LMTA di Vilnius dove collabora e studia con maestri del calibro di E. Nekrosius e O. Korsounovas. Oltre che promuovere il lavoro della sua personale compagnia teatrale, ha collaborato come assistente e come allieva con grandi maestri: G. Zsambeki, A. Latella, T. Terzopoulos, A. Cirillo, M. Popolizio, Terry Gilliam, Sofia Coppola e molti altri ancora.
Si dedica inoltre, fin dal 2009, alla traduzione, all’adattamento e alla scrittura di testi originali per il teatro.
I suoi lavori hanno debuttato in Italia e all'estero: Solo Festival-Mosca, Manipulate festival, Voilà Festival, E45 fringe festival, Travers theatre, Cockpitt theatre, LMTA drama theatre, Spoleto 2019.
Collabora al momento alla sezione NEON-10 di Fabulamundi.
L'idea di teatro che la compagnia porta avanti dal 2014 è quella di un teatro etico prima che estetico, una poetica visiva che si potrebbe definire espressionista o post-espressionista in cui l'immagine è deformata dalla emozione e l'astrazione e il simbolo assumono un proprio peso specifico nel corpo dell'attore-performer.


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