Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Creta e Carne

Compagnia Icore
Regia: Daniel Vincenzo Papa De Dios
Drammaturgia: Albert Camus, adattamento drammaturgico di Daniel Vincenzo Papa De Dios
Attori: Alice Citarella, Andrea Meloni, Aurora Del Re, Pier Paolo Cesarano, Leonardo Sbabo
Anno: 2019


Generi: Prosa, Performance, Installazione

Tags: Albert Camus, La peste, Male, Malattia, Infezione, Ibridazione, Contaminazione, Ricerca, Teatro, Performance, Installazione, Environment, Compagnia Icore, Bologna, Santa Maria dell

"CRETA E CARNE"

Lo spettacolo nasce come uno studio sul Male in quanto potenziale presente dentro tutti noi, cui concetto ha guidato le azioni di intere popolazioni nel corso della storia. Un progetto che mira ad essere, in parte, una coinvolgente esposizione del Male e del suo fascino.
Il primo medium testuale di questo studio è stato il romanzo "La peste" di Albert Camus, pubblicato nel 1947, ove la malattia stessa diventa simbolo del Male. A questo materiale si affianca uno studio sulla storia delle Confraternita della Buona Morte e una conseguente riflessione riguardo la pena di morte.
Abbiamo lavorato particolarmente attraverso improvvisazioni fisiche per creare un bagaglio di azioni e movimenti, esercizi di scrittura e lettura per scavare alla ricerca del proprio concetto di Malattia, di Male.
Nella sua prima versione, portata in scena a Lo Zibaldone di Bologna e Officina Matteucci di Faenza, "Creta e Carne" ha proposto al pubblico un ambiente, una bolla sonora e pestilenziale composta da un nucleo di attori circondati dagli spettatori.
La seconda fase ha visto la sua messa in scena presso il Met BO di Cantieri Meticci, in cui lo spettacolo vuole circondare e non più essere circondato, vuole espandersi e muoversi per avvolgere lo spettatore ergendo scene simultanee su isole dorate.
Lo spettacolo oggi intende giocare con la prospettiva dello spettatore proponendo scene simultanee, costringerlo a scegliere costantemente dove focalizzare la propria attenzione. Allo stesso tempo viene circondato in parte dai personaggi che superano i limiti del palcoscenico, in parte da una drammaturgia sonora in movimento all’interno dello spazio, dalle luci che guidano ingannevolmente il suo occhio.
Lo spazio scenico si allarga avvolgendo l’intera sala: sia attraverso la presenza del suono che per l’interazione degli attori con il pubblico; provocando inoltre effetti di straniamento dati talvolta dalla rottura della quarta parete nonché da un’imposizione violenta del sound design. In questo modo "Creta e Carne" intende colpire lo spettatore a livello emotivo, sensoriale e intellettuale, portandolo con sé nella sua viscerale esplorazione del Male.



Altri crediti: Sound designer: Davide Buglisi
Consulente artistica: Azzurra Manetti

Produzione: Compagnia Icore

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Nasce a Bologna nel settembre 2016 dall’incontro di esperienze eterogenee, provenienti dall’ambito delle arti performative e delle arti visive. La Compagnia sperimenta attraverso un lavoro sul contact e sulla presenza, sviluppando una ricerca improntata sull’ibridazione di questi ambiti e sul coinvolgimento diretto o indiretto dello spettatore affinché questo diventi attivo e possa avere la possibilità di calarsi immersivamente nell'esperienza teatrale e performativa. Essa ha sede ed è attiva principalmente in territorio bolognese, dove ha collaborato con spazi quali il CostArena, lo Studio54 e il Làbas. A questo proposito Icore sperimenta ed esplora il rapporto con spazi non convenzionali (a livello teatrale) quali gallerie e spazi espositivi, nel caso dello spettacolo Creta e carne, case o sale di proiezioni con Godot sono io, o discoteche con Cyberdramma.

Uno degli scopi principali della compagnia è la rivalutazione e la diffusione di un concetto di teatro che coinvolga lo spettatore, che crei un senso di comunità. A questo proposito intende offrire esperienze caratterizzate dall’ibridazione tra teatro di prosa e performance, spettacolo teatrale ed environment. La Compagnia ha sviluppato negli anni una sua metodologia che lavora soprattutto sulla presenza consapevole (mental and physical awareness), sulle relazioni e su un pensiero corporeo di movimento. L’approccio laboratoriale insito nel lavoro della Compagnia si ispira a una dimensione rituale derivante da pratiche originariamente sciamaniche, in gran parte di matrice sudamericana.
Condividi