Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Alice per adesso

Tedacà
Regia: Valentina Aicardi
Drammaturgia: Sylvain Levey
Attori: Francesca Cassottana, Elio D’Alessandro, Costanza Frola
Anno: 2019


Generi: Teatroragazzi (9-18), Prosa
Alice ha 13 anni e nessuna radice. E soprattutto non vive nel paese delle meraviglie. La sua storia è un invito al viaggio in cui ripercorre la sua strada da straniera in terra straniera, in quell’età in
cui tutto brucia. A metà tra l’infanzia e l’età adulta, Alice vaga di città in città, sballottata dalle continue partenze di un padre con lavori stagionali; la si vede cercare un’identità fino a crescere e
saper dire chi è. Sullo sfondo di un esilio politico, la sua piccola storia si intreccia con la Grande Storia e allo spettatore non resta che porsi domande sui grandi temi dell’integrazione e la ricerca di identità. Per questo forse Alice divora la vita intensamente ogni dettaglio brilla di una luce luminosa
nella storia che ci racconta. Alice si sveglia nel mondo e non riesce ad attendere. Poco a poco, km per km, metro per metro, centimetro per centimetro, poi millimetro per millimetro, Alice racconta la perdita e la conquista di ogni nuova partenza cercando il suo posto nel mondo fino a diventare adulta.

Adatto ai ragazzi dagli 11 anni.

Un testo semplice ma importante, leggero e denso contemporaneamente e soprattutto dal
forte impatto emotivo. Attraverso una scrittura essenziale, adatta ad un pubblico di giovani
e adulti, questo testo inedito in Italia di Sylvain Levey riesce a toccare una tematica
importante come quella della migrazione in maniera diretta e a volte poetica, con le
apparenti contraddizioni di ciò che è piccolo fuori e grande dentro.
Alice per adesso possiede la magica intensità di una nuova partenza e contiene anche la
secchezza della perdita; con uno stile libero e ispirato che mescola monologo poesia
dialogo e spettacolo, il monologo diventa un racconto polifonico dove si incrociano le
parole dei genitori i pensieri della narratrice e le voci di altri 6 personaggi.
Sulla scena i ricordi di Alice prendono le forme di numerosi personaggi e come in un
vortice la trascineranno indietro nel tempo a rivivere la sua storia. La sua marcia
perennemente in direzione contraria alla direzione del vento. Il suo ipotetico epitaffio sulla
tomba di famiglia: “non abita più qui”. Il suo ridere a perdifiato quando si perde ogni cosa.
Il suo diventare metà donna e metà lucertola. Il suo andare sempre dritto, fino all’ultima
goccia di benzina. Alla ricerca di se stessa, per riuscire infine a mettere radici.

Altri crediti: Adattamento teatrale e traduzione del testo Valentina Aicardi
Assistente alla regia Marco Musarella
Disegno luci Sara Brigatti
Musiche Rocco Di Bisceglie e Francesco Lurgo
Scenografie realizzate da Scuole tecniche San Carlo
Costumi Augusta Tibaldeschi
Registrazioni Pietro Malatesta

Produzione: Tedacà

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Tedacà nasce nel 2002 come luogo di espressione e racconto dell’umano, di promozione del linguaggio performativo come forma di conoscenza di se stessi e del tempo presente, impegnandosi principalmente nella produzione artistica e nella conduzione di laboratori performativi.
Tedacà è composta da tre distinte compagnie (teatrale, coreutica e musicale) che lavorano in maniera indipendente e si contaminano in percorsi di sperimentazione linguistica, inserendosi negli ultimi anni nel circuito professionistico e vincendo molteplici premi su scala nazionale.
Tra le principali produzioni si citano: "Sotto lo sguardo delle mosche" (debuttato al Teatro stabile di Torino / Teatro Nazionale) e "il Sentiero dei passi pericolosi", entrambi dell'autore canadese Michel Marc Boucherd; "Alice, per adesso" di Sylvain Levey", che narra dell'adolescenza di una rifugiata politica cilena; Stavolta e mai più" e "Carillon", due monologhi sul tema del desiderio e dei limiti; “Donne” (precedentemente intitolato “D - ovvero la figura della donna nell'Italia del '900”), spettacolo pluripremiato e con oltre 100 repliche all'attivo; “Strani-ieri”, in collaborazione col Teatro Stabile di Torino; “Pari&Dis-pari”, spettacolo diretto da Irene Zagrebelsky per Biennale Democrazia; “Street Striit”, favola coreutica. Inoltre dal 2006 Tedacà organizza e gestisce la stagione teatrale presso il centro bellARTE di Torino, stagione ora organizzata da Fertili Terreni Teatro, progetto di diffusione e promozione del teatro contemporaneo e della nuova drammaturgia a Torino. Fertili Terreni è composta da quattro compagnie (Tedacà, ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Il Mulino di Amleto) e diffuso sui tre teatri torinesi gestiti direttamente dalla compagnie (Bellarte, San Pietro in Vincoli, Cubo Teatro).
Tedacà è una compagnia di produzione riconosciuta dalla Regione Piemonte dal 2009 e da Funder35 tra le giovani imprese culturali rilevanti del territorio nazionale.
Condividi