Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

D.A.K.I.N.I. SUIT(E)

AJARIOT - Performing Arts Collective
Regia: Isadora Pei
Drammaturgia: Emanuele Policante
Attori: Performer: Ester Fogliano, Giulia Parri, Isadora Pei
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Performance

Tags: performing arts - motion capture - virtual body - artivism - new digital identities - femminismo - interactive performance

D.A.K.I.N.I. SUIT(E) è una performance interattiva che prevede l’utilizzo di una tuta motion capture.
La corrispondenza tra l’esperienza del corpo e la sua proiezione virtuale è al centro delle animazioni 3D dell’opera D.A.K.I.N.I. SUIT(E); la tuta, seconda pelle della performer, permette al corpo reale di dialogare col corpo virtuale, in sovrapposizione, sdoppiamento, simbiosi, scontro e di creare nuove identità digitali fuori dai binari prestabiliti; identità altre che immaginano e desiderano creando nuovi territori come diceva Deleuze.
Ci proponiamo di svelare al pubblico il processo, le relazioni e modificare in real time il corpo/spazio e gli spazi/luoghi in trasformazione. Il corpo ri/crea lo spazio che attraversa, cambia i suoi connotati. In scena vi sono una performer danzatrice, una motion designer e la regista stessa.
La nostra ricerca si nutre del cyborg di Donna Haraway, del somatechnics di Susan Styker. Uno dei punti focali sarà la relazione tra corpo e dispositivi tecnologici di formazione e modificazione dei corpi. Da corpo biologico a corpo tecno-modificato, piattaforma di sperimentazione di possibilità di re-invenzione. Il corpo che è spazio biopolitico, per Preciado è una costruzione, un “campo di molteplicità aperta alla trasformazione”.
“La macchina siamo noi, i nostri processi, un aspetto della nostra incarnazione” dice la Haraway nel Manifesto Cyborg. Ci spingiamo a pensare il soggetto nel futuro sull’onda di cyberfemminismo, tecnofemminismo e xenofemminismo.

Altri crediti: Motion designer: Giulia Parri
Musica originale: Carlo Valsesia
Testi originali: Emanuele Policante

Produzione: AJARIOT Performing Arts Collective + co-produzione In\Visible Cities Festival Multimediale Urbano 2019 Gorizia

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

A J A R I O T - Performing Arts Collective

Siamo un gruppo di artist*, performer, attivist*, videomaker, studios*, danzatrici e organizzatrici. Siamo mist* in provenienza, età, esperienze e pratiche. La ricerca, la transdisciplinarietà e il tema dell’autodeterminazione sono i nostri cardini comuni. Tramite essi, esploriamo la relazione tra corpo e immagini visive, le sue intersezioni, le sue potenzialità attive. È un processo poetico aperto: in continuo divenire. Che accoglie le disparità e non unifica. Che ama le differenze.

La nostra ricerca si nutre di pratiche corporee, somatiche, plastiche, visive, documentarie e politiche. In questo modo, proponiamo di investire un campo intuitivo oltre il linguaggio, un campo visivo e fisico che preceda la determinazione di una forma e che sappia rimettere in questione la frontalità della scena tradizionale, interrogando, insieme al pubblico, la realtà.


Il collettivo è nato nel 2014 e ha creato:
- 2014 / 2016 W (h) o - m a n, performance che indaga la questione di genere e le teorie queer; ha replicato al Festival Internazionale delle Arti - Differenti Sensazioni di Stalker Teatro a Biella, all’Università degli Studi di Torino, presso la Cavallerizza Reale di Torino, nella rassegna Fucina Underground di Venezia Mestre, al KolAm Theatre di Prato.
- 2015 / 2017 G i r l I s A G u n sex-workers tra autodeterminazione e violenza, un progetto che sfida alcuni assunti di base riguardo alla prostituzione; ha vinto il bando di co-produzione del Festival Assemblaggi Provvisori 2016 e un periodo di residenza presso la Tenuta dello Scompiglio di Lucca (Italia), ha replicato presso Villa Mais D’ici e il Centre National de la Danse (CND) di Parigi ed ha partecipato al Festival Presente Futuro 2017 al Teatro Libero di Palermo.
- 2018 / 2019 D.A.K.I.N.I. project è stato in residenza artistica presso NTL - Odin Teatret (DK); il progetto è stato selezionato da Cross Award 2018 - Co-produzione Cross Residence 2018 e ha vinto il Bando ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea con il sostegno di Compagnia di San Paolo.
- 2019 Il nuovo progetto D.A.K.I.N.I. SUIT(E) ha vinto la residenza e una co-produzione di In\Visible Cities Festival Multimediale Urbano di Gorizia.
Condividi