Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

YORICK [reloaded] - un Amleto dal sottosuolo

leviedelfool
Regia: Simone Perinelli
Drammaturgia: Simone Perinelli
Attori: Simone Perinelli
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: Amleto, Yorick, Follia, Fool, ResistiCheIlNataleNonEPerSempre

Dì tutta la verità, ma dilla obliqua - il successo sta nell’aggirare.
Emily Dickinson

C’è una linea che divide il cervello in due emisferi. Una linea che separa il bene dal male, il sano dal malato, ciò che è consentito dire e ciò che è meglio tacere.
C’è una linea che è confine e divide le onde del mare: una linea che è frontiera.
C’è una linea che separa il presente dal ricordo e c’è un confine in ognuno di noi che separa l’abisso dell’irrazionale dalle fortezze costruite dalla ragione.
C’è una linea che separa i vivi dai morti.
Amleto, atto V scena I. Un cimitero qualsiasi. Scavando la fossa per Ofelia viene ritrovato il teschio che un tempo fu Yorick, il buffone di corte di re Amleto.
Svegliato dal “lungo sonno”, interpellato dal dramma, Yorick assiste dal sottosuolo allo spettacolo che si sta svolgendo proprio sopra di lui e intanto ci racconta il sottosuolo, il non visibile, ciò che si nasconde alla ragione umana, ciò che di solito riemerge nei sogni. Uno spazio abitato dall’immaginazione, da un pensiero che è obliquo più che retto, da quei poeti definiti pazzi dall’altra versione dei fatti. Non più il luogo della morte, ma quello della follia, dello sguardo sull’abisso.
C’è una linea.
Il tempo passa e i significati aldilà delle linee cambiano: quello che per un greco antico era un “invasato dal dio”, per un medievale un “posseduto dal demonio”, per la scienza psichiatrica diventa un “malato”.
Il tempo passa e i matti che una volta venivano allontanati via mare e affidati all’acqua, vengono rinchiusi. Il mare, metafora dell’instabile e dell’inquietante, diviene pozzanghera della terra e le sue onde divise in acque territoriali per delimitare anche sull’instabile le proprietà dell’uomo.
L’inconscio, eterna creazione di forme, diviene landa deserta da conquistare e civilizzare e la follia, figura cosmica, trasformata in difetto della ragione.
Così in questo orizzonte reso piatto e arido dalla pscicoanalisi e dalla psichiatria con il loro vano tentativo di codificare l’anima attraverso un balbettìo di schemi, sintomi ed elenchi, ci sono ancora poche imbarcazioni che hanno l’ardire di salpare oltrepassando confini come se questi non esistessero realmente.
Sono matti, poeti o semplicemente immigrati clandestini.
Sono navi che trasportano anime pericolose perché a comandarle è una voce interiore che esce da un altoparlante di bordo. La voce di un teschio che si dice che un tempo fosse in grado di farci vedere dentro a quel fondo inesplorato e capace di scherzare su tutto, persino sulla morte.


Perché la cultura occidentale ha respinto dalla parte dei confini proprio ciò in cui avrebbe benissimo potuto riconoscersi, in cui di fatto si è essa stessa riconosciuta in modo obliquo?
Perché ha affermato con chiarezza che la follia era la verità denudata dell’uomo,
e tuttavia l’ha posta in uno spazio neutralizzato e pallido ove era come annullata?
Michel Foucault

Altri crediti: YORICK [reloaded] - un Amleto dal sottosuolo
Drammaturgia e Regia Simone Perinelli
Con Simone Perinelli
Aiuto Regia e Organizzazione Isabella Rotolo
Musiche originali Massimiliano Setti
Musiche Violoncello Luca Tilli
Disegno luci e scene Fabio Giommarelli
Progetto Audio e Tecnico del suono Marco Gorini
Costumi Labàrt Design
Foto di scena Manuela Giusto
video Fabio Trifoni
Produzione Fondazione Teatro della Toscana e Leviedelfool
e con il sostegno di Pilar Ternera Nuovo Teatro delle Commedie, Aldes/SPAM
collaborazione artistica Roberta Nicolai

Produzione: Leviedelfool

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Leviedelfool nasce ufficialmente come compagnia teatrale nel 2010 a Roma. E' una struttura libera e autonoma che vive dei progetti artistici di Simone Perinelli e della collaborazione a 360° di Isabella Rotolo e che ospita diversi artisti in ambito teatrale e non che collaborano alle produzioni della compagnia.
La compagnia rappresenta i propri spettacoli in Italia e all'estero lavorando su drammaturgie originali con l'obiettivo di dar vita ad un Teatro contemporaneo in grado di collegare l'arcaico con il moderno: in grado di portare il mondo in sé dalla preistoria al presente anticipando l'avvenire.
Sede della compagnia è il Teatro Comunale di Calcata dove ha creato il CALCATA TEATRO LAB, laboratorio permanente per le arti sceniche, dove organizza incontri e workshop.
Nel 2010 la compagnia inizia un percorso di ricerca sul tema "Esistenza", nato da una riflessione sull'opera e il pensiero di Albert Camus, e in particolare su Caligola, che si è concretizzato nella Trilogia dell'Essere, composta da tre monologhi (Requiem For Pinocchio, Macaron e Luna Park) e presente in molti festival di teatro contemporaneo in Italia (tra i più importanti ERA Festival del Teatro Era, TEATRI DI VETRO, COLLINAREA) e all'estero a Oradea in Romania al Gala Trafcantului de Cultura International.
Dal 2014 la compagnia lavora al prossimo spettacolo MALICONIA HOTEL, prodotto dalla Fondazione Pontedera Teatro, che debutterà a inizio settembre 2015.
Oltre al progetto di formazione del CALCATA TEATRO LAB, la compagnia si occupa di creare occasioni formative e creative attraverso workshop attoriali, di drammaturgia e incontri con il pubblico, al fine di proporre un nuovo tipo di rapporto tra pubblico e artista che permetta di abbattere le distanze e i ruoli e che non riduca l'espressione artistica teatrale alla mera rappresentazione di uno spettacolo, creando occasioni di dialogo aperto e scambio di competenze, esperienze e conoscenze.
Nel 2012 la compagnia viene chiamata a far parte, insieme ad altre 10 compagnie, del progetto “Scendere da cavallo” indetto dalla Fondazione Teatro Era. Progetto biennale che si è concluso a giugno 2014 con la seconda fase, “Montare a cavallo”, e che ha avuto un momento di apertura al pubblico con lo spettacolo collettivo “Era delle Cadute”, presentato all'interno del festival FabbricaEuropa2014.
Dal 2013 la compagnia organizza a Calcata ITINERARIA FESTIVAL – Arti Sceniche in Transito, festival Itinerante che partendo da Calcata trova durante l'anno altre tappe nel Comune di Modugno (BA) e nel Comune si Sarzana grazie alla collaborazione con il Teatro delle Bambole e la rassegna NIN – Nuove Interpretazioni. Il festival fa parte di QUALITÀ MUTEVOLE (FEST), una piattaforma artistica per un nuovo Teatro che propone eventi sul territorio nazionale con l’intento di creare una nuova domanda teatrale, basando i propri interventi su una nuova qualità di incontro con il pubblico attraverso un’esperienza che racchiuda tutti gli aspetti del Teatro: dall’intrattenimento alla catarsi, dalla formazione allo strumento di conoscenza, dalla festa al momento di elevazione dell’anima.
Info su www.leviedelfool.com

Simone Perinelli
Attore e regista classe '81, si forma all'Accademia Internazionale di Teatro secondo il metodo di Jacques Lecoq. Ha lavorato come attore con la Compagnia Molière di Mario Scaccia e con la compagnia Fortebraccio Teatro diretta da Roberto Latini (Ubu Roi – spettacolo candidato al Premio Ubu 2012).
Fondatore della compagnia Leviedelfool, è autore e interprete di Cambio vita. Nel 2010 dirige e interpreta Caligola di Albert Camus. Dal 2012 lavora alla Trilogia dell'Essere dirigendo e interpretando i tre monologhi della Trilogia dell'Essere: Requiem For Pinocchio, Macaron e Luna Park, spettacoli di cui è anche autore.
Dal 2014 lavora al nuovo progetto MALINCÒNIA HOTEL , prodotto dalla Fondazione Pontedera Teatro.

Isabella Rotolo
Dopo una formazione musicale in pianoforte presso il Conservatorio Cherubini di Firenze, si diploma in Francia presso l'accademia Studio de Formation Théatrale seguendo gli insegnamenti tra gli altri di Pauline Bureau, Jean-Louis Jacopin, Florian Sitbon e Camille Chamoux. Completa poi la sua formazione artistica frequentando stages e laboratori di grandi registi e maestri come Eimuntas Nekrosius, Anatoli Vassiliev, Eugenio Barba, Roberto Castello, Emma Dante, Renata Palminiello e Claudio Morganti.
Ha lavorato come attrice con la compagnia CIAC (Alice e il mondo delle meraviglie, La principessa del parco). Nel 2010 come performer ha partecipato al progetto “Sì, mia nonna...” condotto da Roberto Castello e presentato da ALDES per Short Formats al CRT di Milano.
Dal 2011 lavora attivamente nella compagnia Leviedelfool.
Condividi