Generi: Prosa, Figura, Altro

Tags: lavoro, robot, graphic novel, narrazione, riprese video live

Da uno sbrigativo e misterioso parto, a onor del vero molto simile a un esperimento scientifico,
nasce Ferrage.
Un vecchio sarto, occhiali neri e barba bianca, lo crea per avere per sé il bastone della vecchiaia
o forse per donarlo all’umanità, in un’epoca in cui tra l’altro è di gran moda fabbricare robot per
sostituire l’essere umano.
Anche Ferrage non è da meno. Anche lui sostituisce l’essere umano e lo fa così bene che a poco
a poco inizia a provare sentimenti, coltiva interessi, costruisce cose, sogna, sbaglia, e quando
sbaglia dà la colpa agli altri.
Oppure piange, come quando scompare il vecchio creatore che senza troppa originalità lui
chiama "papà".
Ferrage passa l’infanzia orfano e con l’illusione di scoprire un pianeta misterioso.
Ferrage cresce, diventa un robot adulto e trasforma la sua unica esperienza lavorativa in una tragedia comica, o in una commedia tragica a seconda dei gusti.
Ma poi si licenzia per partire alla scoperta del pianeta sconosciuto.
Tra galassie e buchi neri Ferrage viaggia a manetta fino a raggiungere il pianeta tanto sognato:
MONDO BALORDO.
E una volta giunto sul pianeta? Una volta realizzato il proprio sogno? Cosa ne è del robot
Ferrage? Cosa ne è dei suoi desideri?

Questo spettacolo è un incontro tra parola, graphic novel e musica; questi strumenti si mettono al
servizio di una storia che grazie al potere della fantasia ci dà la possibilità di guardare là dove
bruciano le difficoltà del lavoro, dell’autodeterminazione e del distacco dagli affetti e dalle
proprie convinzioni.

Il lavoro su questo spettacolo sta procedendo a tappe.
E' nato dall'incontro tra Natalie Norma Fella, attrice/regista/autrice di progetti
indipendenti, Massimiliano Gosparini, illustratore, Fabio Varnerin autore del testo ma
anche operaio metalmeccanico e sindacalista appassionato, e Angela Di Francescantonio,
organizzatrice.

Il gruppo ha creato una campagna di crowdfunding per poter produrre dal basso e in
modo condiviso il primo studio dello spettacolo.

Ci siamo divertiti a definire questo primo studio una forma di "teatro barocco"; a questo primo attraversamento di tutto il testo non abbiamo fatto mancare nessuna possibilità.
Come si vede nel video ci sono: il disegno e la musica dal vivo, ci sono più linguaggi teatrali (narrazione, ombre, figura, videoproiezioni).
Conclusa questa fase di lavoro (che si è arricchita nel frattempo della presenza di Giulia Bean, giovane coreografa attratta dal teatro e per questo lavoro coinvolta in qualità di assistente alla regia), abbiamo raccolto impressioni, pensieri e riflessioni e ci siamo dati l'obiettivo di andare a lavorare sulla forma definitiva dello spettacolo che contiamo di avere pronta per la primavera del 2019 e che prevede in scena la sola interprete.

Altri crediti: Illustrazioni: ​Massimiliano Gosparini
Musiche originali di: Alan Malusà Magno
Suonate per questo primo studio dal vivo da: Afar Combo (Marco D'Orlando - batteria, Francesco Ivone - tromba, Alan Malusà Magno - chitarra, Alessandro Turchet - contrabbasso)
Assistente alla regia: Giulia Bean
Organizzazione: ​Angela Di Francescantonio

Produzione: primo studio prodotto grazie a un crowdfunding su Produzioni dal Basso, Wundertruppe