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Le Serpent Rouge

Cult of Magic
Regia: Samira Cogliandro e Francesco Sacco
Drammaturgia: Francesco Sacco e Samira Cogliandro
Attori: Samira Cogliandro, Giada Vailati, Alice Cheophe Turati, Francesco Sacco
Anno: 2017


Generi: Performance

Tags: performance, femminile, musica live, danza contemporanea, esoterismo

La mattina del 18 Gennaio 1967 tre uomini vengono trovati morti nei loro appartamenti: tre suicidi. Il giorno precedente era stato pubblicato a Pontoise e depositato alla Bibliothèque nationale de France “Le Serpent Rouge”, un breve libro di chiaro carattere iniziatico. I tre suicidi sono gli autori. Lo scritto è diviso in tredici capitoli, ciascuno titolato con il nome di uno dei segni zodiacali, ai quali viene aggiunto il segno del Serpentario; contiene essenzialmente descrizioni di luoghi e personaggi, citazioni, allusioni alla chiesa di S. Sulpice e a quella di Rennes-le- Chateau (un paesino dell’Aude), dedicata a Maria Maddalena. Quest’ultima è stata a sua volta teatro di vicende inusuali: alla fine del secolo precedente l’Abate Bérenger Saunière ristruttura la cripta della chiesa, e tutto ciò che si sa per certo è che rinvenga durante i lavori dei rotoli di pergamena. Da quel ritrovamento in poi Saunière ha inspiegabilmente ricevuto nel piccolo paese di Rennes-le-Château ospiti di grande rilievo, fra i quali Debussy, Jean Cocteau e altre celebrità sue contemporanee legate al mondo dell’occulto. Il sacerdote che ha celebrato l’ultima confessione dell’abate Saunière ha rifiutato di concedergli il perdono e i sacramenti. All’interno del testo di “Le Serpent Rouge” vi è poi espressamente citata un’ epigrafe che appare nel quadro “I Pastori di Arcadia” del pittore Nicolas Poussin. Il quadro raffigura chiaramente la vista che si ammira dal colle sul quale è collocata la chiesa di Rennes- le-Château, e l’epigrafe posta sulla pietra tombale rappresentata nel quadro recita:

ET IN ARCADIA EGO (ed io, nell’Arcadia)
un cui possibile anagramma è
I! TEGO ARCANA DEI (vattene! Custodisco i segreti di Dio)

Partendo dal materiale narrativo e suggestivo fornito dalla storia narrata poco sopra e dal testo di “Le Serpent Rouge” la coreografa Samira Cogliandro e il compositore Francesco Sacco hanno sviluppato una performance di suono e danza con musiche e coreografie originali. La performance metterà in scena i personaggi e le suggestioni contenute nel testo, recuperando elementi tipici della gestualità rituale dei percorsi iniziatici, rielaborata e miscelata con una coscienza contemporanea del corpo e dello spazio, andando pertanto a comporre sequenze coreografiche e performative di forte carica suggestiva e immaginifica, in un susseguirsi di visioni tra l’onirismo e la realtà. La parte musicale vedrà invece l’utilizzo massivo della composizione “Cult of Magic - :O” di Francesco Sacco, caratterizzata dall’impiego di strumenti acustici ibridati da sintetizzatori modulari, sequencer, oscillatori analogici, arpeggiatori e theremin.

Produzione: Cult of Magic

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Cult of Magic è un collettivo di ricerca che opera in ambito coreutico, musicale e perfomativo fondato a Milano dal compositore Francesco Sacco, le coreografe e danzatrici Samira Cogliandro e Giada Vailati. Il lavoro del collettivo è nato intorno ad un ambito di ricerca bene identificato, che, oltre che al loro esito, ha caratterizzato le modalità di creazione dei primi lavori della compagnia: ponendosi l'obbiettivo di abbattere i confini di genere e cercando di ripristinare il valore del rito e della spiritualità dell'atto artistico sono nate le prime due produzioni del collettivo, il disco ":O" e la performance "Le Serpent Rouge", entrambe intrise di una forte componente esoterica, simbolo della ricerca dell'uomo contemporaneo e della possibile funzione catartica dell'arte nel mercato odierno. Parallelamente al percorso individuale dei singoli componenti (Francesco Sacco con Diego Tortelli, Aterballetto e Tanzbüro Münich, Samira Cogliandro con Fattoria Vittadini, Susanna Beltrami e Roberto Zappalà, Giada Vailati con Public Movement, Marie Chouinard e Daina Ashbee), è proseguito il percorso di indagine comune, sempre con l'obbiettivo di dare vita a produzioni trasversali, che, abbattendo le barriere di genere, propongano un'autentica commistione fra linguaggi differenti, in un panorama in cui musica, danza, drammaturgia e gesto dialogano fra loro, senza che nessuno di questi ambiti sia messo "al servizio" di un altro. Nel 2019 il collettivo Cult of Magic firma “Elegia” e presenta il solo di e con Giada Vailati “La Madre Folle” all’interno di Anticorpi XL - Vetrina per la Giovane Danza d’Autore.
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