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BOLEROeuropa

SemiVolanti
Regia: Valerio Gatto Bonanni, Riccardo Cananiello, Gianluca Riggi
Drammaturgia: Gianluca Riggi
Attori: Riccardo Cananiello, Boutros Geras Popos, Mohamed Kamara, Daouda Traore
Anno: 2018


Generi: Teatroragazzi (11-99)

Tags: Teatro/danza Teatro sociale

Progetto BOLERO
Il Bolero è una danza popolare di origine Spagnola nata verso la fine del 1700, caratterizzata da un ritmo netto ossessionante, spesso scandito da tamburi o da strumenti a percussione, il tempo è in ¾, e questo ne scandisce la sua origine probabilmente ben più lontana nel tempo come musica popolare della penisola iberica. Ravel con il suo Bolero nel 1928 realizza un capolavoro dove suono, musica, ritmo, in una ripetizione ossessiva per ben 19 volte, coinvolge e stravolge l'ascoltatore e lo spettatore, la coreografia originaria prevedeva una danzatrice su di una pedana, attorno un numero imprecisato di uomini che progressivamente con l'aumentare del ritmo e della strumentazione si fanno avanti per possedere la donna. Maurice Bejart nella sua coreagrafia sostituisce la donna con un uomo, è una danza ritmica, dove la parte inferiore del corpo con la ripetizione ossessiva del passo batte il tempo, e la parte superiore del corpo interpreta la grazia, ne è l'espressione, i danzatori sotto la pedana, uomini e donne, quasi divorano il danzatore al termine di un rito che sembra orgiastico.
Il progetto “Bolero” a cura di Gianluca Riggi, Valerio Bonanni parte da queste premesse musicali e visive, Riccardo Cananiello è il giovane danzatore ed interprete, bianco sulla pedana circolare, in un'alternanza di chiaro scuri visivi, interpreta l'Europa, sotto la pedana i migranti che vogliono entrare nell'Europa, vogliono viverla. L'Europa li ammalia prima e li respinge poi, ha necessità di uomini e donne giovani per ringiovanirsi lei stessa, ma poi li teme. Riccardo Cananiello ne è l'interprete accompagnato da un gruppo di giovani migranti. I Migranti circondano la pedana, isola, il danzatore ne è oppresso, schiacciato, li attira e li respinge, danza e si muove con loro. Infine emerge l'umanità dei “viaggiatori”.
Il corpo conduce l'azione di ogni singolo interprete, la messa in scena lascia che siano i corpi a parlare a raccontarci delle storie. L'impatto visivo ed emotivo è forte e sempre vivo. Lo spettacolo pur nella sua rigida struttura, determinata dalla musica e dalle coreografie, si presenta con un processo in continua evoluzione in stretta connessione con il quotidiano.
Infine la fusione tra la maschera del Capitano (disegnata e realizzata da Ascanio Celestini) e la coreografia di Bejart è praticamente senza forzature, si rinforzano anzi vicendevolmente, e si completano.
Lo spettacolo può essere accompagnato da un'azione laboratoriale (da definire nei tempi e nei modi) per consentire l'introduzione all'interno della messa in scena di “migranti” appartenenti alle realtà territoriali di ospitalità.

Produzione: SemiVolanti

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Il gruppo SemiVolanti viene fondato a Roma nel 2004 da Valerio Gatto Bonanni (regista e performer), Federica Fiorenza (scenografa) e Jacopo Mosca (musicista).

In principio si dedica al mondo dell’infanzia indagando tematiche forti e visionarie e facendo della sperimentazione poetica nel teatro ragazzi. Nascono così spettacoli come L’uomo e il serpente, Bon Bon Chagall e Racconti delle Grandezze, Quali Giganti? prodotti dal Teatro Valdoca, progetto Officina Valdoca.

SemiVolanti produce poi installazioni/spettacoli in luoghi insoliti e performances in urbana, come le azioni piscomagiche di Boris e Psicomagie di suo paese, o come Pulmino Fiat Theatre (all’interno di un pulmino) e Senza Gambe (all’interno di un baule), interventi che avvicinano lo spettatore nell’intimità e nell’essenzialità espressiva di spazi eccezionali per ricreare dei “micro-cosmi umani”.

SemiVolanti svolge inoltre laboratori tematici e teatrali per bambini e adulti seguendo gli insegnamenti di Bruno Munari.

Dal 2008 al 2011 il gruppo collabora con il Teatro Furio Camillo di Roma per la creazione e la realizzazione di eventi speciali.
Dal 2011 ad oggi, insieme al regista Gianluca Riggi, danno vita al progetto Black Reality: formazione, produzione di video e spettacoli, realizzazione di rassegne, costruzione di rete di soggetti sul territorio romano iniziative con e per migranti. Lo scopo è quello di rivendicare il ruolo propulsivo dell’arte nello scatenare stimoli, corto circuiti, provocazioni fornendo un contributo attivo alle questioni sociali strumentalizzate dalla politica e dal giornalismo sensazionale.
Nascono così gli spettacoli Black Reality, Aspettando, cercando…, Neri si nasce Bianchi si muore.
Le rassegne di arti performative con migranti nel 2014 e nel 2015.
Nel biennio 2014-2016 Black Reality diventa Officina di Teatro Sociale della Regione Lazio.

Nel 2015 viene prodotto il progetto dissacrante di Tutorial per migranti. Brevi video a diffusione mediatica e virale.
A maggio 2016 debuttano due produzioni SemiVolanti/Black Reality: lo spettacolo per adulti e bambini Occhio X occhio e il mondo diventa cieco regia di Valerio Gatto Bonanni e The Black is the new Black regia di Gianluca Riggi.
Attualmente si è creata una compagnia stabile di attori migranti.

Nel 2017 grazie ad una campagna di crowdfunding e ad un network di associazioni ambientaliste produce l’evento Altri Mondi Bike Tour: una divulgazione scientifica portata in giro per l’Italia in bicicletta e con energia autoalimentata.
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