Generi: Danza, Teatro-danza, Performance

Tags: LGBT, Gender, Pride, Coming-out, Equality.

Gia, una donna ribelle che ama oltre ogni limite; Lili, un uomo coraggioso che ha voglia di cambiare e Oscar, un artista alla ricerca dell’amore: tre mondi, tre coppie, tre segni che coesistono nella più bella e completa libertà. Incontri, passione, amore, perversioni, tensioni, romanticismo, sono le coordinate che fanno da sfondo a storie difficili di ragazzi, ragazze, uomini, donne, transgender, persone la cui unica “malattia” consiste nell’aver scelto sé stessi e nel voler affermare la propria verità.

“GLO” non è un lavoro contro l’omofobia o contro le discriminazioni, ma la semplice constatazione di un dato di fatto. Racconta di persone: che si amano e che si desiderano.

Lo spettacolo nasce da quattro diversi studi sul gender:
- l’analisi della ricerca della propria individualità, del bisogno di autodefinirsi in un genere sessuale, della necessità, sofferta o liberatoria, di conoscere e riconoscere se stessi;
- l’analisi dell’amore saffico che si sviluppa attraverso il pensiero, che anticipa il corpo, in un’unione di mente e sensi; dove la relazione tra due donne diventa sublimazione della creatura femminile, che nell’atto di amare investe ogni parte del suo essere;
- l’analisi della condizione di un essere umano che si sente intrappolato all’interno di un corpo che non gli appartiene. Da questo senso di incongruenza inizia un lungo viaggio fatto di paure, bisogno di sentirsi accettati e voglia di cambiare, che arriva infine ad una coraggiosa trasformazione;
- l’analisi dell’amore tra due uomini che si sviluppa attraverso gioco, erotismo, aggressività; che attraversa gli strappi, gli scompensi, gli apici di ogni relazione umana e si chiude in un vortice fatto di intimità e di abbracci.

“GLO” cerca di far vivere il mondo LGBTQI in tutte le sue sfumature; un mondo fatto di musica, coraggio, libertà, danza, trucco, trasgressioni, tenerezza, amori profondi e incondizionati, ma anche di angoli bui dove nascondersi, di paura e di follia.

“Nonostante questo, il bit della musica continuerà, sarà sempre così qualunque cosa accada, chiunque sia il presidente, come la divina Cher ha insegnato e cantato: Strong Enough.”

(Queer as Folk)

Altri crediti: con il sostegno di:
OPLAS / Centro Regionale Danza Umbria
TheWorkRoom, Fattoria Vittadini e Fondazione Milano

Produzione: ArteMente - Centro di Alta Formazione per la Danza di Milano e Compagnia Lost Movement