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Solo RH

Tommaso Rossi
Regia: Tommaso Rossi
Drammaturgia: Vitaliano Trevisan
Attori: performance Frans Rozestraten voce Ferdinando Bruni
Trailer: Link
Anno: 2018


Generi: Prosa, Figura, Performance

Tags: omosessualità, contemporaneo, giallo

Un uomo cade dalla finestra. Un corpo in libera caduta abbandonato alla forza di gravità. L'impatto sul suolo dovrebbe generare un tonfo, invece questa caduta non produce alcun suono. Il tempo è sospeso, il passato preme contro un presente interrotto. Senza futuro. Il monologo accade nel tempo che la polvere si depositi. Una latenza, la persistenza di un’immagine sulla retina, rimanenza di qualcosa in un intervallo di tempo che si dilata. Si tratta di un tempo di transito bloccato che ha in sé qualcosa di pungente e soffocante insieme. La regia di “Solo RH” di V. Trevisan è il terzo passo di un progetto teatrale più ampio, il tentativo di una trilogia che mi aiuti a trovare un mio personale posizionamento rispetto a come viene rappresentata oggi l'omosessualità. Nel 2016 “Mio padre e io” da J. Ackerley con D. Fior. L'indagine di un figlio omosessuale sul proprio genitore. Un amoroso tentativo di scomporre l’immagine di un uomo tutto d’un pezzo e affrontare l’illusione di una normalità famigliare. Ackerley appartiene a una cerchia di gay letterati incurante delle convenzioni in un tempo in cui gli omosessuali inglesi erano esposti a persecuzione giudiziaria. Un racconto intenso affrontato con aria scanzonata. Eroico è chi riesce a essere soave in un mondo infernale. Nel 2017 “Artemy” di S. Carella racconta la vicenda di due uomini omosessuali in Russia. Con P. Musio, A. Di Genio, F. Martino e E. Villagrossi. Mettere in scena “Artemy”, dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso in Italia, non ha avuto il significato di additare la Russia e dichiarare che noi siamo superiori a loro perché abbiamo alcuni diritti. Per me ha significato piuttosto riflettere sulla terribile forza che è l’omofobia, un fenomeno che riguarda anche l’Italia e l’occidente. Nel 2016, è stata ad esempio la strage di Orlando USA a precipitarci in un baratro. Lo stesso baratro in cui ci precipitano ogni atto di bullismo, ogni aggressione, ogni uccisione, ogni suicidio, ogni condanna alla reclusione o alla morte dettata dall’odio per le minoranze sessuali che ogni giorno accade nel mondo, in Uganda come in Cecenia.
Nel 2018 il progetto “Solo RH”. Il testo racconta la storia di un presunto delitto, il giovane ricco ragazzo che manteneva l'attempato RH è morto in circostanze non chiare, ma ci parla anche della capacità dell'uomo contemporaneo di eludere il confronto con la realtà. Il concetto di negatività, intesa come il rimosso, come ciò che la società rifiuta e ostracizza, ciò che s’incarna nella marginalità delle minoranze, entra in risonanza con il mondo di RH. Questo testo ci invita a rifiutare le rappresentazioni attuali dell’omosessualità omologata da “tronista” palestrato e integrato e recuperare il coraggio di “quando eravamo froci” di Andrea Pini o delle “trans cattive” di Porpora Marcasciano. Quello di RH è un invito ad avere il coraggio di quella marginalità incazzata di Jean Genet o di Francis Bacon.

Altri crediti: suono Attila Faravelli e Matteo Nobile
scene Maria Grazia Eccheli
luci Elena Piscitilli

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Tommaso Rossi è nato nel 1980 e vive a Verona.
REGISTA
- Dal 2016 per EXP associazione culturale e Ludwig officina dei linguaggi contemporanei realizza DELIRI di Antonella Moscati - musiche originali live di Andrea Belfi - con Cecilia Ligorio - Presso Teatro Elfo Puccini (Mi)
- Nel 2015 per Università degli Studi di Brescia realizza il cortometraggio TIGER SUSY prodotto con supporto del Programma Daphne dell’Unione Europea all’interno del Progetto Bleeding Love: Raising Awareness on Domestic and Dating Violence Against Lesbians and Transwomen in the European Union / Festival: Sardinia Queer Short Film Festival 2015 / Queer Film Festival 2016 - University of Oregon / Torino Gay & Lesbian Film Festival 2016 / Salento Queer Fest
- Nel 2014 realizza la performance PRELUDIO con Olga Manganotti, maschere Graziella Menichelli Presso Teatro Satiro Off(Verona), Palazzo Ca’ Zanardi(Venezia), Let me in festival(Berlino)
- Da gennaio a dicembre 2013 per Fondazione Arena di Verona e Verona Opera Academy realizza il progetto di regia DROPBOXVERDI - Trilogia popolare (direz. artistica M° Francesco Micheli) Presentazione in forma di studio 25 maggio 2013 - Teatro Ristori(Verona)
- Nel 2012 realizza IRONICONIRICO musiche originali e drammaturgia di Gianluca Verlingieri presso Interzona (Verona)
- Nel 2009 per Fondazione AIDA Teatro stabile d’Innovazione realizza HANSEL E GRETEL di J.L.K e W.K. Grimm drammaturgia e regia T ommaso Rossi, spettacolo per bambini con video-proiezioni tratte dai disegni di Beni Montresor
- Nel 2004 per Comune di Fabriano, Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e Associazione culturale MalalinguaTeatro realizza PITTURA SU LEGNO di Ingmar Bergman spettacolo patrocinato dall’Ambasciata di Svezia a Roma presso Teatro Gentile (Fabriano)

Oltre all'attività di regista per EXP Associazione Culturale si occupa dell'ideazione e co-direzione con Egizia Franceschini del Rassegna d’arte scenica a Verona Are We Human e per COMUNE DI VERONA e ARTTVEN collabora con la direzione organizzativa e con l'ufficio stampa presso il Teatro Camploy per la stagione di teatro prosa e danza L’Altro Teatro.

FORMAZIONE
- 2009/11 Opera Academy Verona MASTER II LIVELLO in Regia per l’opera lirica (corso post laurea) / Tra gli insegnanti: Daniele Abbado, Gianfranco De Bosio, Francesco Ernani, Pier Luigi Pizzi, Quirino Principe, Giancarlo Cauteruccio
- 1999/03 Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” DIPLOMA ACCADEMICO in regia teatrale / Tra gli insegnanti: Marisa Fabbri, Rena Mirecka, Santuzza Calì, Maricla Boggio, Daniela Bortignoni, Laura Fo, Paolo Terni, Lorenzo Salveti, Guido Di Palma, Peter Clough, Mario Ferrero, Ugo Tessitore, Pino Passalacqua
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