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Ou les fleurs fanent

Poetic Punkers
Regia: Natalia Vallebona
Drammaturgia: Faustino Blanchut
Attori: Faustino Blanchut Mariangela Giombini Marianna Moccia Francesco Russo
Anno: 2018


Generi: Prosa, Danza, Teatro-danza, Performance

Tags: Teatro, danza, natalia vallebona, teatro fisico, poetic punkers.

“Où les fleurs fanent” è una pièce di teatro fisico, nata dal percorso di ricerca biennale "Il Turista del Sentimento".
Il lavoro è una riflessione sull’uomo contemporaneo, un uomo impegnato in un corpo a corpo verso i suoi ricordi ed il giudizio che matura di sé stesso, ritrovandosi in un percorso di avvicinamento ad una dimensione umano-riflessiva che lo porta verso la ricerca del suo perdono”.
Il lavoro di quattro interpreti che ripercorrono il viaggio solitario di un uomo che è “figlio bastardo delle nevrosi di un’epoca”. La profondità dei sentimenti, i ricordi che attanagliano e accompagnano una vita e le riflessioni esistenziali sulla fede, la famiglia e l’amore lasciano molti segni indelebili sul protagonista.
«La mia ricerca parla dell’uomo – spiega Natalia Vallebona nelle sue note – delle dinamiche sociali, del ruolo della donna nella società moderna, della miseria umana, dell’“atto psicomagico”, della violenza e della pietà. La sconfinata apertura dei confini territoriali ha dischiuso in noi nuove mappature che cambiano la concezione del corpo performante. Sono sempre più sottili i confini fra il virtuosismo tecnico classico, il lavoro al suolo e l’uso della voce. Il concreto uso di sè stessi apre ad un nuovo punto di vista, a una diversa poetica e a un nuovo concetto di bellezza. Per me l’obiettivo della pratica fisica ha come fine ultimo uno svuotamento espositivo che consiste nello svelare un “mistero”, nonché la fragile verità dell’essere umano». 
In Francia e in Belgio, dove quest’artista è stata già molto attiva, i suoi lavori sono stati definiti dalla stampa “danza esistenziale” come se il corpo, potendo usare tutto quello che ha a disposizione, diventasse un “corpo attore” in grado di esprimere attraverso il complesso di gesto, parola, dinamica, azione, ritmo, poesia, tutto il mondo interiore dell’interprete.

"...divertente e originale commistione di teatro e danza, scavallando codici e canoni, in una parodia delle relazioni tra i sessi, delle dinamiche teatrali e creative di assoluta qualità". Andrea Porcheddu.

"… intelligente gioco teatrale basato sulla relazione tra i personaggi e i ruoli, con un calibratissimo rapporto tra corpo e voce, gesto e parola, tutto sospeso nell’assurdo di un gioco vittima-carnefice basato su un non-sense che però ha radici profonde sia nel naturalismo che nel simbolismo, con una drammaturgia non soltanto verbale ma scenica nel vero senso della parola: misteriosa, sfuggente, spiritosa e al tempo stesso concreta, recuperando il gusto artigianale del teatro non privo di energici affondi e di sentimento. Molto buona l’esecuzione degli attori, a cominciare dalla presenza mattatoriale di Faustino Blanchut, sorretto dall’ottimo apporto dei tre divertenti e tragici ‘sottomessi’" Accademia Nico Pepe.

Altri crediti: Coproduzione: Art Garage, Centro Coreografico Korper, Accademia Nico Pepe Udine

Anteprime: Teatro Dimitri, Verscio, settembre 2018; Rassegna Teatrale Tsu, Udine, Ottobre 2018.

Future Date:
5-10 Febbraio 2019: teatro stabile Friuli Venezia Giulia
https://www.ilrossetti.it/it/spettacoli/ou-les-fleurs-fanent-2726
26 Aprile 2019: Festival Fuori Luogo, La Spezia
http://www.fuoriluogoteatro.it/fisiko/
Settembre 2019: Festival Ouvrè Boite , Friburgo, Svizzera

Produzione: Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia e "Les choses qui font boom"

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IN BREVE

Poetic Punkers è un progetto di ricerca e creazione artistica nato a Bruxelles nel 2013.
Vive tra l’Italia e Parigi dove è sostenuto dall’associazione “Les choses qui font Boom”.
Il progetto è guidato da Natalia Vallebona, coreografa e regista.
Natalia è un’artista indipendente che per dieci anni ha seguito in Europa delle linee di ricerca fra la danza il teatro e la performance come Thierry Verger, Gabriella Maiorino, Les Ballet c de la B, Balletto Civile…collaborazioni che l’hanno portata a costruire una cifra artistica potente e personale, che parte da un uso virtuoso del corpo che attinge alla “componente intuitiva” che c’è in ognuno di noi.
La fisicità raggiunta porta l’interprete a sperimentare un linguaggio “multitasking” che lo porta a staccarsi dalla concezione della danza pura, intesa come movimento fine a se stesso, per approcciare ad un tipo di espressione più teatrale, ossia necessaria, di azione e relazione.
“ In Francia e in Belgio i miei lavori sono stati definiti "Danza Esistenziale", come se il corpo, potendo usare tutto quello che ha a disposizione, potesse diventare un "corpo attore" in grado di esprimere attraverso il gesto, la dinamica, il ritmo, la poesia e la presa di rischio il mondo interiore dell’interprete, motore stesso del gesto. Questo tipo di utilizzo del corpo attiva un processo drammaturgico per l'interprete stesso.
La mia ricerca parla spesso dell'uomo, delle dinamiche sociali e relazionali, del ruolo della donna nella società moderna, della miseria umana, della connessione energetica, della violenza e della pietà.

Natalia dal 2011 dirige dei seminari di pedagogia e creazione in numerose strutture per la danza e il teatro fisico europe come: Codarts Rotterdam, Micadanses Parigi, Accademia Teatro Dimitri Verscio, Korper e Art Garage Napoli, Progetto Talk Ballet C de la B Ghent…
Le sue creazioni hanno partecipato a festival: Dance Brussels- Bruxelles; Aboundance Festival- Svezia; Moving Cells- Lipzia; Testimonianze Ricerca Azioni Festival- Teatro Akropolis; Fuori Luogo Festival- La Spezia; Mare Culturale Urbano- Milano; Stagione Cafè Muller- Torino; Festival Resistere e Creare- Teatro della Tosse, TSU , Teatro Sosta Urbana Udine, Festival de Danca de Almada- Portogallo, Stagione Teatro Casoria, Stagione Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia….

“Où les fleurs fanent” è l’ultimo progetto di creazione del Collettivo. Vincitore del Premio “Giovani Realtà del Teatro 2017”, co-prodotto dall’Accademia Nico Pepe di Udine e dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia (tournèe in Febbraio 2019, Altri Percorsi).
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