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Deeply

Op.64 - Associazione SoloCanto
Regia: Federica Santambrogio
Drammaturgia: Daniela Morelli
Attori: Alessandra Faiella Laura Catrani
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Altro

Tags: musica, opera, genere, omosessuale, amore

Canto di amore e di morte per 5 violoncelli, una soprano e un’attrice. Identità di genere, outing, passione, angoscia, pazzia, voglia di vivere e di essere se stessi. Perché la vita può essere difficile, confusa e oscura, ma sicuramente deve essere libera. Profondamente liberi, profondamente se stessi.
Deeply è nato dall’esigenza di analizzare le strutture sociali e le divisioni di genere, con l’intento di dare voce a chi non ha trovato sostenibile vivere incanalato in uno schema prestabilito che sentiva di non appartenergli.
Persone che non hanno trovato la forza di rompere gli schemi e hanno sentito come unica possibilità quella di uscire dalla vita uccidendosi. Vittime di violenza, transgender, omosessuali….
Il racconto di queste vite avviene però attraverso un incontro d’amore tra due donne che
in scena saranno un’attrice,(Alina) e una cantante, (Lara).
Alina è una donna che vive nel mondo di oggi, perfettamente inserita nella struttura
sociale richiesta. E’ sposata e ha dei figli. Sembra essere felice.
Inaspettatamente un giorno si innamora di Lara, una donna omosessuale.
Alina entra in crisi, inizia a conoscere un lato di se stessa a cui non aveva mai dato spazio.
Si chiede come possa essere possibile, come possa aver vissuto tutta la vita senza porsi
domande, rispondendo in modo apparentemente naturale a ciò che le veniva richiesto.
Attraverso Lara entra in contatto con storie di altre persone che si sono trovate in
situazioni simili alla sua. Scopre un mondo fatto di pregiudizi, di paure, di mancanza di
libertà.
In scena ci sono anche 5 violoncellisti. Quattro donne e un uomo e non sono solo la
struttura musicale dell’opera, ma sono anche dei personaggi. Sono 5 persone morte di
morte violenta. Sono persone che non hanno trovato la forza o la possibilità di cambiare le regole e hanno pensato che l’unica via di fuga fosse la morte.
Lara è in grado di decifrare la loro vita e la loro sofferenza ed è in grado di entrare in
contatto con loro. Alina ne percepisce il dolore e lo vive come suo. Attraverso di loro, queste persone
possono parlare e forse liberarsi del peso che le teneva ancora ancorate alla vita terrena.

Ogni storia è un gradino nel percorso di consapevolezza di Alina che alla fine sarà in
grado di prendere la sua decisione.
Troverà un modo nuovo, più profondamente legato a lei, come donna, come
madre, come essere umano libero da schemi precostituiti e pronto a disegnare la propria
strada.

La relazione tra le due donne avrà volutamente dei ritmi non drammatici, anzi a volte
addirittura comici. Vogliamo raccontare il dolore di chi non ce l’ha fatta ma anche la
bellezza di chi riesce a capirsi, ad accettarsi, ad amare e forse anche a provare a cambiare
il mondo in cui vive per renderlo un luogo migliore e più accogliente.

Produzione: Op.64

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L’Associazione culturale SoloCanto è nata nel 2001 con l’obiettivo di promuovere l’avvicinamento dei bambini alla musica attraverso il canto polifonico.
Dal 2014, grazie all’incontro tra il direttore di coro e d’orchestra Pilar Bravo e la regista Federica Santambrogio, l’Associazione SoloCanto ha sviluppato il progetto LaboratorioOpera con l’obiettivo di avvicinare bambini e ragazzi all’opera lirica con una particolare predilezione per l’opera contemporanea. Al progetto formativo si è affiancato poi l’obiettivo di produrre e divulgare l’opera contemporanea come forma d’arte viva, in grado di trattare argomenti vicini al pubblico di oggi e di proporsi come veicolo di comunicazione e di cultura.
Oggi l’Associazione SoloCanto ha come obiettivo fondante la formazione nell’ambito dell’opera contemporanea e la sua divulgazione.
Dal 2014 al 2016 la trilogia Salis e l’equilibrio dei regni, di M. Manzitti su libretto di D. Morelli, opera per voci bianche e orchestra giovanile andata in scena al Teatro Studio Melato. Il progetto Salis, che prevede anche un iBook e una App per iPad, ha vinto il premio Andersen come miglior prodotto multimediale del 2016.
Nel 2017 abbiamo vinto il terzo premio al Concorso SIAE “Saranno Famosi” con l’opera Il bambino di Itaca, musica di Manzitti, libretto di Morelli.
La produzione del 2018 è stata The Little Prince di R. Portman
Nel 2016, con la prima produzione in ambito professionale abbiamo dato vita alla prima compagnia di opera contemporanea in Italia.
A Milano abbiamo debuttato in prima assoluta con l’opera Love Hurts di N. Moro al Piccolo Teatro con un gruppo di giovani cantanti appena diplomati affiancati da professionisti.
L’opera ha poi proseguito il suo percorso debuttando al Symphony Space di New York per il Center for Contemporary Opera Festival.
Nel 2017 abbiamo affrontato il grande tema della diversity con lo spettacolo Deeply, opera per 5 violoncelli, una soprano e un’attrice che ha debuttato a Londra al Tete à tete Festival. Musica di Manzitti su libretto di Morelli.
La nostra prossima produzione sarà un esperimento di opera con tecniche di improvvisazione ispirata al romanzo di J.P. Sendker L’arte di ascoltare i battiti del cuore, con due attori, due ballerini e l’ensemble MAME, formato da musicisti di varie parti del mondo tutti appartenenti al grande gruppo del Silk Road Project.
L’Associazione SoloCanto ha attivato collaborazioni con alcune eccellenti realtà internazionali, tra cui il CCO di New York e la Compagnie Opera D’Asporto di Ginevra.
L’intento che ci accomuna è quello di avvicinarci all’opera con la libertà di scegliere gli argomenti, la bellezza di scrivere la musica su misura, la possibilità di produrre spettacoli senza costi proibitivi, di rappresentarli in spazi non necessariamente convenzionali, di sperimentare senza la rete di protezione, di fare amare la musica contemporanea perché è più vicina e immediata di quanto si pensi ed è figlia del tempo in cui viviamo.
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