Generi: Prosa, Danza, Teatro-danza

Tags: danza, teatro, spiritualità, sorriso, inconscio

Lo scopo del progetto è di condividere un modo di vivere, di essere presenti senza suddividersi in sezioni di percezioni. Sviluppa un' esperienza di movimento che nasce dalla connessione con energie che vibrano dentro di noi, si manifestano con immagini quotidiane che fissandosi nel nostro inconscio riemergono insieme all'emozione ogni volta che si rivive l'esperienza.
Passeggiare tra i mondi che si creano appena oltre il velo della coscienza dove è il surreale che racconta, canta e danza toccando le corde del subconscio di ognuno.
La performance si svolge tra l'alternarsi di diverse atmosfere createsi dall'utilizzo della danza in buona misura ma anche dalla voce sia intesa come canto che testo.
Filo conduttore è il tema del sorriso e la risata.
Il desiderio è di creare mondi che si alternino grazie alla particolarità di ogni colore, geometria o suono che componendosi facciano nascere luoghi surreali ma tangibili e in un qual senso vivibili dal pubblico. Seppur il progetto porta come base il vissuto trasformato di una persona sola il processo di creazione deve essere invece percorso da più artisti che abbiano cura di mescolare le proprie visioni ed esperienze emotive all'interno di un unico calderone dove a prodotto completato non sarà possibile omettere alcun elemento senza che il tutto si sfaldi.
I punti di partenza sono scritti e dipinti personali che comprendono una vasta fetta della mia vita; questo permette alla mia immaginazione di poter scavare molto a fondo in ogni genere di collegamento sia logico sia emotivo che poi andrà a creare il movimento.
Il materiale scritto e dipinto nonostante sia personale riprende molte tappe e concetti esistenziali che qualsiasi persona, anche se in misura diversa, ha o sta attraversando: il coraggio, la speranza, l'amore, la disperazione oppure momenti quotidiani come sorridere, mangiare con la famiglia etc.

Monologo Sorrisi:
I sorrisi, onde improvvise che ti sommergono , tutti i sorrisi sanno raggiungere l'incavo tra le clavicole e lì l'acqua si deposita, sulla spiaggia del tuo petto.
Alcuni sorrisi sono così sorprendentemente sinceri che devi trattenere il fiato; non puoi chiudere la bocca perchè ti contagiano: l'angolo preferito del tuo labbro superiore inizia ad arricciarsi e in un secondo senti l'acqua entrare, bagnarti la lingua.
I sorrisi hanno un gusto, trattieni il fiato ma non puoi chiudere gli occhi, vuoi guardare sotto cosa c'è.
Vuoi tuffarti tra le bianche perle , tra i coralli d'osso, vuoi nuotare nell'immenso di quel sorriso che è stato regalato proprio a te.
Adoro i sorrisi , adoro le onde improvvise e adoro ancora di più trattenere il fiato fermando il tempo in quell'istante in cui l'eco del richiamo della balena si infrange sul mio petto e tu che mi sorridi puoi comprendere il dono che mi stai per lasciare : quella minuscola pozzanghera temporanea che forma piccole increspature ogni volta che il mio battito bussa da sotto l'abisso.