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Le Notti Bianche

ARTre
Regia: Gabriele Granito
Drammaturgia: Gabriele Granito da F. Dostoevskij
Attori: Gabriele Granito, Fabio Maffei, Beatrice Messa
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi, Prosa

Tags: friendzone, amore, corteggiamento, coraggio, sole

Una panchina protetta dallo scheletro di un gazebo bianco contornato da una cascata di glicine in fiore è il nido in cui i due giovani protagonisti si racconteranno le proprie vite e impareranno ad amarsi.
Il testo è stato adattato cercando di sfrondare quanto più possibile la verbosità di un linguaggio antico - senza intaccarne l’eleganza - sottolineando la vulnerabilità e la leggerezza del disincanto giovanile ma anche l’urgenza di ascolto - espressa in modo viscerale e muscolare - di cui tutti e tre i personaggi necessitano.
In “Le Notti Bianche”, romanzo breve e giovanile, Dostoevskij racconta di un giovane Sognatore che vive separato dalla realtà e dalla società e che sopravvive a questo suo disagio grazie a uno stato di allucinazione costante.
Una notte, vagando per la città, conosce la temeraria Nasten’ka. Per quattro notti i due si incontrano, parlano, si confessano l’uno all’altra. Il sognatore si innamora di un amore impossibile. Nasten’ka sembra stare al gioco, ma in verità è in attesa del suo promesso sposo. Dopo quattro notti di inutile attesa, il Sognatore dichiara il suo amore a Nasten’ka, che sfiduciata acconsente, ma proprio in quell’istante torna e si palesa il suo vecchio fidanzato. Nasten’ka, rincuorata, sparisce con il suo amore, lasciando il Sognatore privo della sua ultima e vana speranza di poter vivere nella realtà.
La sospensione e il gioco sono il punto di partenza con cui i tre personaggi riescono a convivere nell’atmosfera ovattata de Le Notti Bianche pietroburghesi che il giovane Dostoevskij sentì l’esigenza di raccontare.
“È una notte meravigliosa, una di quelle notti che ci sono solo se si è giovani”, frase cardine del romanzo che i tre personaggi ripeteranno in momenti diversi quasi a volersi difendere dalla realtà con cui sono costretti a imbattersi durante il giorno: la prigionia da parte di una nonna severa per Nasten’ka; la povertà improvvisa e il fallimento degli affari a Mosca del fidanzato; l’inabilità e impossibilità relazionale del sognatore.


adattamento e regia Gabriele Granito
con ( in o. a.)

Gabriele Granito il Sognatore

Fabio Maffei il Fidanzato

Beatrice Messa Nasten’ka

aiuto regia: Edoardo Camilletti

costumi: Tiziana Biccari scene: Vittoria Olive

foto: Alessandra Cruciani

produzione ARTre in collaborazione con SYCAMORE T COMPANY

con il sostegno di Artisti7607

Produzione: ARTre Produzioni

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L’Associazione Culturale ARTre nasce nel 2013 con l’obiettivo comune dei soci fondatori, di poter creare uno spazio in cui creare arte e progetti artistici da sé, crearsi , quindi, delle possibilità e banchi di prova. L’Associazione è molto legata all’ambiente telematico e ai linguaggi appartenenti alle realtà dei social e del web.
Il teatro con Lasciati Baciare (Regia di Giacomo Farano e Gabriele Granito 2013), web serie tratta dal Girotondo di Schnitzler e volutamente recitata in modo teatrale per riportare in auge il teatro televisivo d’antan; Così come sei semplicemente (Regia di Gabriele Granito, in fase di lavorazione) spettacolo teatrale che tratta il delicato tema della disabilità infantile e dell’accettazione da parte dei genitori; Il Piccolo Principe (Regia di Marianna Galloni/Gabriele Granito 2015) spettacolo dai connotati sperimentali che prendono spunto dal mondo delle performance; punkabattista di Gabriele Granito (Regia di Emanuele Maria Basso, 2017) testo sulla figura di San Giovanni Battista in chiave irriverente e contemporanea, scritto per il festival dei Teatri del Sacro. Il cinema è stato affrontato con Corri, Giulio, Corri (Regia di Giacomo Farano, 2014) cortometraggio che affronta il tema della precarietà del lavoro in Italia contrapposto alle speranze di un giovane muratore; il docufilm Tu come me (Regia di Patrizia Gaia Canziani 2016, post-procution) serie di interviste a personaggi famosi (Luca Argenteto, Ivano Di Matteo, Chiara Rapaccini, Stefano Guerrera) e non che sono legati alla realtà dei social network. Così come per il docufilm, l’interesse evolutivo delle piattaforme social ha permesso la realizzazione di progetti ad hoc: #SOLOCOSEBELLE (Regia di Gabriele Granito 2016) webserie totalmente girata con Iphone 6 la cui trama gira attorno alla figura di una ragazza madre e di suo figlio e dello sconforto legato alla mancanza di campo e quindi alla non possibilità di postare video sui social network.
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