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DUE ATTI SENZA VEDERE

teatronovanta srl
Regia: GIANLUCA MEROLLI
Drammaturgia:
Attori: GIANLUCA MEROLLI, SERENA STELLA, GIULIO LIGUORI, SIMONE BORRELLI, RAFFAELE GIGLIO, ANGELO MARIA NOTARI
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (17-18), Prosa

Tags: CECITà, GUERRA

DUE ATTI SENZA VEDERE.
Raffaele Viviani ed Eduardo De Filippo, entrambi autori-attori-registi, hanno cantato
Napoli, usando spesso le persone più umili come protagonisti delle proprie storie
per descrivere una città che, zoppicando, tentava di rialzarsi dalle macerie della
guerra. Nonostante le somiglianze e la stima che li legava, i due sono
drammaturgicamente molto distanti. Viviani ha per protagonisti straccioni o
mendicanti che urlano, si dichiarano, si ammazzano sempre in piazza o nei vicoli
neri e maleodoranti. Eduardo racconta di persone solitamente benestanti, che
sussurrano parole che non devono superare le quattro pareti di una stanza in cui
stanno per soffocare.
Due atti unici: La musica dei ciechi di Viviani del 1928, scritto dopo il primo
conflitto modiale, e Occhiali neri di De Filippo del 1945, l’anno della fine del
secondo conflitto mondiale.
Tema principale dei due testi è la cecità, o la rappresentazione della cecità. La
recita della luce e del buio, laddove l’una rappresenta l’incertezza del mondo e
l’altro il regno della fantasia. Ferdinando, componente di un’orchestrina di ciechi,
teme che don Alfonso, che con un occhio solo la fa da padrone, se l’intenda con la
moglie. Ma “'o cecato vede sempe 'e ccose 'e n'ata manera" e.
Mario Spelta, reduce da una guerra che l’ha reso cieco, attende di togliere le
bende dagli occhi scoprire se una cura gli restituirà la vista. vive la vita come una
commedia e riacquista la sua libertà grazie ad un mistero. Quando Mario si
abbandona definitivamente nelle mani della sorella e accetta una volta per tutte la
propria condizione, è la salvezza, non è la fine. Perchè con quell’accettazione
trasforma la crudezza del mondo in un’apoteosi immagifica.
La cecità, come insegna Tiresia, ha a che fare con la conoscenza, col cadersi
dentro. I due vogliono che si restituisca loro la vista forse proprio per fuggire da
quell’abisso o per evitare che gli altri ci guardino dentro. E con l’esilio, Ferdinando
allontana il tradimento e Mario il rischio di compassione.
Con la perdita della vista viene meno anche la percezione del tempo, del
trascorrere delle ore e dei giorni, ma, soprattutto, il potere. E questi ciechi, o finti
tali, diventano succubi di un padrone perchè “Nella terra dei ciechi, biato chi tene
n’uocchio”.
Lo spazio del cieco si riduce, almeno inizialmente, a quello del suo corpo e il
mondo sembra confondersi in un flusso continuo di cambiamenti che

Produzione: TEATRONOVANTA SRL

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TeatroNovanta s.r.l. è una giovane struttura professionale che nasce dall' esperienza maturata nel campo artistico a 360°. Dal 2012 TeatroNovanta si occupa in particolare di produzioni teatrali e di tutto ciò che fa spettacolo. Fondata, diretta e coordinata da Serena Stella e Alessandro Caiazza, come produttore e organizzatore teatrale, ma anche come compagnia, ha messo in scena numerosi spettacoli, spaziando tra il repertorio classico e moderno a quello più di ricerca e sperimentale. La società nasce dall'incontro di due giovani attori, dalla loro esigenza di superare la modalità di messinscena di stampo classica, nella convinzione che il teatro sia anche arte viva e per questo si debba agire maggiormente sul presente e sulle giovani generazioni.
Infatti, fiore all’occhiello della società sono i numerosi laboratori teatrali svolti nelle scuole della regione Campania.
Da circa sette anni TeatroNovanta produce, organizza e cura la rassegna di teatro scuola denominata “Mattina In Musical”, portando in scena, a partire dalla Campania, nei teatri italiani, tra cui il Teatro Sistina, Teatro Parioli e Teatro Olimpico di Roma, spettacoli di grande interesse culturale e sociale, finalizzati ad arricchire e completare la proposta formativa scolastica degli studenti.
TeatroNovanta, inoltre, da quattro anni, ossia dalla stagione 2014/2015, ha iniziato a produrre e organizzare spettacoli in omaggio ai grandi autori del teatro classico napoletano rivisitato in un’ottica più particolare.
Da circa tre anni, poi, la società produce “Stage di Musical”, che oltre alla messa in scena di uno spettacolo teatrale, contribuisce anche alla formazione di numerosi giovani attori e performer che intendono intraprendere questo mestiere.
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