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E Tu?

Bazzicalupo/Campanella
Regia: Dimitri Campanella
Drammaturgia: Mariagrazia Bazzicalupo
Attori: Mariagrazia Bazziclaupo/Dimitri Campanella
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Performance

Tags: ricerca teatro sperimentale musica live set

E tu? è una caduta, una caduta dall'alto, un volo nel precipizio.
E tu? è una mano tesa, protesa allo spettatore e decisa, che accompagna stretta fino
all'abbandono, all'atterraggio, all'istante poco prima dello schianto.
E tu? è una condanna, è l'infimo girone dantesco relegato all'artista che è in ogniuno di noi,
che continuamente risale, accompagna, da solo si schianta.
È una condanna a cadere, o alla caduta.
E tu? è un atto di ribellione, è una marcia sanguigna sul tapisroulant decadente di una
società ingorda, dedita all'accumulo di persone emozioni relazioni cose e animali.
E tu? è una domanda, e non potrebbe essere altrimenti.
Lo spettacolo nasce attraverso un lavoro di ricerca durato circa un anno, un anno durante il
quale le visioni, le idee, le sensazioni, le luci, i gesti, le riflessioni, i suoni, sono stati intessuti
in un'unica partitura, più volte dilatata esplosa e rimodellata, cucita strappata e poi ricucita
sui corpi dei due attori/autori. Il processo di lavoro ha prodotto una performance di 50
minuti, originale per testo e musiche, che trova la sua rappresentazione in una forma che si
pone tra un live-set elettronico e un’action grotowskiana. Ma E tu? è, più di ogni altra cosa,
una ricerca linguistica e comunicativa tra scena e spettatore (per questo la scelta del titolo).
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La regia-tecnica non solo è parte integrante della scena (vi è presente fisicamente), ma ne è
un fattore dominante, autonomo e apparentemente automatizzato: la musica, le luci, il
sincro-video e gli effetti microfonici vengono gestiti live sul palcoscenico, ma l'esecuzione è
puramente funzionale alla scena e su di essa traccia le orme sulle quale i personaggi non
agiscono, ma sono agiti.
In uno schema delineato, metodico, ciclico, i due personaggi infatti seguono fedelmente le
linee delle loro azioni, programmate in una partitura fredda, contratta e corrosa, attraverso
una sonorità 4/4 che scandisce il ritmo delle dinamiche. Sono il dominante e il dominato,
l'aguzzino e il prigioniero, il padrone e lo schiavo. Ma chi è il soggetto?
Tutto è un'unica identità, e nessuna, non c’è più posto per un soggetto; tutto è un
accumulo di esperienze, oggetti, relazioni, emozioni, memorie, così fino al rigurgito. E così
da capo, per ricominciare. Chiusi nella ripetibilità di una meccanica vuota, autodistruttiva e
sempre uguale a se stessa, i due personaggi consumano i loro corpi, i loro volti, le loro vite,
ignari della verità delle loro esistenze.
Il flusso incessante di segni prodotti dalla sincronia di audio-video-luci e parole investono lo
spettatore e lo rendono parte attiva di una ritualità teatrale satura di cliscè e meccanismi
della comunicazione pubblicitaria.

Altri crediti: anteprima/studio/working progress del lavoro presentato a Bologna a novembre 2016 presso Teatro del Navile.

Produzione: Associazione Artelego

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Mariagrazia Bazzicalupo
E’ laureata con la lode presso l’Università per stranieri di Perugia in Comunicazione pubblicitaria e sociale, nel 2007.
Ha conseguito il diploma di attrice professionista al C.U.T di Perugia, nel 2007.
Ha seguito diversi stage e seminari per la sua formazione professionale e ha preso parte al corso di alta formazione International Laboratory Instabili Vaganti 2013.
Con il suo progetto Abbandono ha vinto diverse residenze artistiche e ha partecipato al Trenoff-fringe festival a cura della compagnia Instabili Vaganti, nel 2012.
Ha partecipato come attrice e pedagoga teatrale al progetto di teatro sociale “Here comes the flood” con la regia di Riccardo Paccosi, andato in scena al Teatro delle Moline, Arena del Sole, Bologna.
Lavora dal 2008 come co-regista e training director presso la Compagnia di Teatro Integrato Magnifico Teatrino Errante.
Da novembre 2011 lavora come insegnante e coordinatrice alla Scuola di Circo per bambini di Bologna, Associazione culturale PanicArte, e conduce il progetto di attività extra-scolastica “Scuola di circo e teatro per bambini” all'interno di diverse scuole dell’infanzia – primarie-secondarie di primo grado e di centri estivi nell'area di Bologna e della sua provincia. Con i suoi spettacoli per bambini- L’amie: alla ricerca di Augusto detto il pagliaccio, Clov-detto il bianco e Fantasiopoli ha preso parte a numerose occasioni ludico-creative rivolte all’infanzia.
Il suo metodo di insegnamento rivolto ai bambini dell’infanzia è stato riconosciuto come innovativo ed efficace per la costruzione di un bagaglio espressivo da parte del bambino.
Il suo lavoro di ricerca teatrale è iniziato nel 2007 con l’incontro con Ludwig Flaschen (assistente letterario di Grotowsky) e con la scoperta del metodo dell’ “ActiDimitri Campanella
nasce tra le colline del Chianti nel 1986. Giovanissimo inizia la formazione teatrale sotto la guida del maestro Carlo Romiti, nella Compagnia OraNona. Si trasferisce successivamente a Bologna dove consegue col massimo dei voti la laurea in Dams Teatro specializzando i propri studi in Regia Pedagogica, Scrittura Scenica e Tanztheater. Continua intanto la propria formazione attoriale (e contemporaneamente tecnica luci-audio) collaborando con Antonio Viganò, Stefano Masotti, Michele Monetta, Elisa Pagani, Giacomo Sacenti, Patricia Krauss, Babilonia Teatri, Instabili Vaganti e TrenOFF Fringe Festival, Teatro Antoniano, Compagnia Amici di Luca,MOB, Compagnia Zerofavole, Yurta Produzioni, MargaTeatroMovimento (successivamente MTE) Associazione Polis-Centro Studi Ricerche e Attività Culturali-, Deades - Comunicamente srl. Nel 2012 fonda con alcuni collaboratori e professionisti dello spettacolo l'Associazione di ideazione e produzione Artistico-Culturale LAB[ù], di cui è presidente e Direttore Artistico Teatrale. Conduce il Workshop teatrale “Il Cattivo Soggetto”. Lavora inoltre nel campo Educativo dell'infanzia e dell'adolescenza con Arci Bologna dal 2011.
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