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LINGUA MATRIGNA

COMPAGNIA DEL SOLE
Regia: Marinella Anaclerio
Drammaturgia: da L'analfabeta di Agota Kristof
Attori: Patrizia Labianca
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (13-100), Prosa

Tags: KRISTOF, LINGUA, ANALFABETA

Agota Kristof è nata in Ungheria nel 1935. Il padre è un insegnante, l’unico insegnante del suo piccolo paese.A 14 anni entra in collegio.Nel 1956 lascia clandestinamente l’Ungheria.È la storia di una bambina poi ragazza e poi donna, costretta ad abbandonare la sua terra natale insieme al marito e figlia neonata, quando l’Armata rossa interviene in Ungheria per sedare le rivolte popolari per rifugiarsi in Svizzera.Nella fuga porta con sé solo due borse: una di pannolini e biberon e l’altra per i suoi vocabolari. Sfida il freddo, la povertà, la sofferenza, la fame, la solitudine e la mancanza di qualcosa che in una situazione come quella dell’autrice, potrebbe essere considerata secondaria, invece non lo è affatto: la conoscenza della lingua.Con la perdita della Madre Patria, si diventa orfani della Madre Lingua. “come spiegargli, senza offenderlo, e con le poche parole che so di francese, che il suo bel paese non è altro che un Deserto, per noi rifugiati, un deserto che dobbiamo attraversare per giungere a quella che chiamiamo “ integrazione”, “assimilazione”?In questa autobiografia scarna ma precisa, com’è il suo stile, la Kristof analizza e racconta la natura del suo disagio più grande nella condizione di profuga: la perdita di identità intellettuale. Incapace di esprimersi e di capire cosa le succede attorno, non conoscendo la lingua francese, si definisce muta e sorda. Ed è questo che la messa in scena vuole urlare in silenzio allo spettatore…. Qual è lo stato d’animo di urgenza comunicativa non sorretta da mezzi espressivi adeguati, l’inquietudine che prova chi approda da profugo in terra straniera, chi da anziano non è messo nelle condizioni di capire i nuovi mezzi di comunicazione pur costretto ad usarli, o ancora più semplicemente l’incomunicabilità tra generazioni differenti, come tra Agota e sua madre….Poche le parole che si scambiavano nella sua infanzia, nessuna nella sua adolescenza in collegio e poi oltre confine… fino ritrovarsi orfani di madre genitrice e madre lingua insieme, lontano da quel posto “dove ogni cosa aveva un nome noto, ogni stato emotivo aveva delle parole per descriverlo…” Questa esperienza, dalla Kristof, raccontata con tanta semplicità e profondità, è stata condivisa da scrittori come Samuel Beckett, Irene Nemirovskij, Joseph Conrad, autori che nel ‘900 hanno vissuto un’esperienza simile a quella della Kristof conquistando un posto di rilievo nella letteratura della loro lingua Matrigna. La Nostra Analfabeta, oramai premio Nobel, parla al pubblico per ricordarsi quanta strada ha percorso prima di avere la gratificazione di vedere le proprie opere tradotte da altri in tutto il mondo. Per ricordare ed incoraggiare quanti come lei, orfani di Terra e di Lingua devono ricominciare in età adulta con l’alfabeto della Lingua Matrigna.

Altri crediti: immagini e grafica Giuseppe Magrone
voce narratore Flavio Albanese
assistente alla regia Stella Addario
sostegno alla produzione Collettivo Zebù Mat
organizzazione Tiziana Laurenza
comunicazione Antonella Carone

Produzione: Compagnia del Sole

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La Compagnia del Sole, fondata da Marinella Anaclerio e Flavio Albanese, na- sce tra Roma e Bari nel gennaio del 2010 con il proposito di creare un gruppo di lavoro che elabori progetti artistici e culturali a tutto tondo. Caratteristica che li accomuna è la passione per la drammaturgia contemporanea unita all’amore per la tradizione: sguardo che li porta spesso alla contaminazione e ad alternare costantemente un testo classico ad uno contemporaneo. La pluriennale attivi- tà come attori, registi, formatori, direttori di festival e rassegne in Italia e all’e- stero, con collaborazioni continuative con strutture come Il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Gioco Vita di Piacenza e La Baracca di Bologna, consente loro di condurre progetti con strategie differenziate, capaci di gettare un ponte tra struttura teatrale e pubblico. La prassi produttiva consiste nel creare per ogni spettacolo un progetto che ne permetta di condividere con il pubblico il percor- so artistico. Ciò avviene attraverso una serie di proposte che ne incrementano le potenzialità di attrazione e fruizione, sia per i giovanissimi che per gli adulti, con particolare attenzione al mondo della scuola e dell’Università.

Alcuni Titoli: I Karamazov da Dostoevskij, Guerra di L. Norén, Il codice del volo di F. Albanese (in coll. con Il Piccolo Teatro di Milano), 2 ma non 2 da Pirandello, Le avventure di Pinocchio di F. Albanese, Orlando pazzo per amore da Ariosto, I numeri dell’anima dal Menone di Platone, Love&Money di D. Kelly, Canto la storia dell’astuto Ulisse di F. Albanese (in coproduzione con Teatro Gioco Vita), Quale droga fa per me? di K. Hensel, L’universo è un materasso di F. Niccolini (Vincitore Premio Eolo 2018), Lingua matrigna di M. Anaclerio, Il Miles gloriosus di Plauto, ERaULISSE da La Repubblica di Platone (in coproduzione con La Baracca - Testoni Ragazzi), Gli Eneadi da Virgilio, Secondo Federico di R. Scarpetti, Il Grande Inquisitore da Dostoevskij.
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