Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Una specie di Alice

Simona Parravicini
Regia: Simona Parravicini / Valentina Parravicini
Drammaturgia:
Attori: Simona Parravicini
Anno: 2017


Generi: Danza, Teatro-danza, Performance

Tags: alice, meraviglie, valigia

Una donna, sola con la sua valigia, aspetta.
Lentamente scivola nella tana del coniglio, come la Alice di Lewis Carroll, e si ritrova in un mondo frammentario e discontinuo, in cui vige la legge della metamorfosi che trasforma le coordinate di tempo, spazio e movimento...

A partire dalle suggestioni di Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio, abbiamo intrapreso un viaggio attraverso il movimento alla ricerca della “nostra” Alice. Senza la pretesa di dare un’interpretazione corretta del lavoro di Carroll, né di raccontare esattamente le vicende che si trovano nei libri, abbiamo ripreso la logica del paradosso e della metamorfosi, per osservare la realtà in cui viviamo da una diversa prospettiva.

Invitiamo lo spettatore a seguire il viaggio della nostra Alice in un territorio al confine tra il mondo reale e l’universo immaginario dei romanzi, un luogo che riflette la nostra realtà trasfigurandola, dove l'immaginazione costruisce lo spazio giocando, nel senso “teatrale” del termine, con lo sguardo, il gesto e il rapporto con gli oggetti. Un luogo in cui ognuno possa percepire l'assurdità di alcuni gesti e situazioni che appartengono al quotidiano, e allo stesso tempo cambiare prospettiva e ritrovare uno sguardo incantato sul reale, il “paese delle meraviglie” che porta con sé.

Lo spettacolo utilizza il linguaggio del teatro non verbale e della danza. Il lavoro di ricerca è rivolto al movimento, allo spazio, allo sguardo, all’oggetto e alle relazioni che si creano tra questi elementi. A partire da una situazione quotidiana, esploriamo la relazione corpo-oggetto, osservando come si modifica lo stato del corpo in questa interazione, e come tale cambiamento influenzi il movimento.

L'esperienza fisica del rapporto con l'oggetto dà origine a situazioni paradossali che aprono il lavoro a un livello di lettura ulteriore: un cellulare e una valigia si prestano ad una riflessione sulla capacità che le “cose” quotidianamente hanno di modificare la direzione del nostro sguardo, il nostro rapporto con lo spazio e con l’altro, di renderci isolati e frenetici. Ma la solita valigia, insieme ad uno scombinato servizio di piattini e tazze, possono diventare un invito ad aprire lo sguardo e a ritrovare la capacità di meravigliarsi del mondo che ci circonda.

La colonna sonora della performance è costituita dall'integrazione tra le musiche originali di Armando Masoni, le registrazioni ambientali realizzate durante le residenze artistiche del progetto e i suoni prodotti dal vivo nell'interazione con gli oggetti.

“Una specie di Alice” è la prima esperienza di collaborazione tra Simona e Valentina Parravicini, sorelle che dopo aver intrapreso percorsi di ricerca diversi nell'ambito della danza e della performing art si ritrovano in questa occasione per lavorare ad una creazione artistica comune.

Altri crediti: Con il supporto di: Straligut Teatro | Zagreb Dance Company - Mediterrranean Dance Centre | C.e.m. centro em movimento - Lisboa / Musiche: Armando Masoni /Editing audio e disegno luci: Andrea Guideri / Coreografie: Valentina Parravicini

Produzione: ensarte artisti&tecnici

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Dal 1994 al 2003 studia danza classica con Patrizia Mazzoleni a Como. Nel 2003 si trasferisce a Siena, dove affianca alla danza classica lo studio della danza contemporanea e del teatro-danza con Simona Cieri, fino al 2008. Dal 2009 continua la sua formazione attraverso lezioni e seminari con, tra gli altri: Giorgio Rossi, Paolo Fossa, Paola Vezzosi, Francesca Lettieri, Rosita Mariani, David Glass (danza contemporanea, teatro fisico e improvvisazione); Duccio Bellugi Vannuccini, Roberta Carreri, Monica Demuru, Cesare Ronconi, Giulianna Bloodgood (recitazione e uso della voce); Donatella Diamanti (drammaturgia), Valentina Bischi (narrazione), Nadia De Sanctis (canto).
Dal 2010 collabora professionalmente con diverse compagnie, sia come danzatrice che come performer, abbinando l'uso del corpo a quello della voce.
Per Ruotalibera Teatro (Roma) ha partecipato come danzatrice e attrice a Le caprette e il lupo (2010-17), Bambina Mia (2013-17) e Arteria 66 (2011).
Per ensarte artisti&tecnici (Siena) danza in Quale Pia? (2011-17) e ha recitato in Avvelenate (2019), Cassandra (2016), Terremoto con madre e figlia (2013) e Processo per l'ombra dell'asino (2011).
Nel 2019 è entrata a far parte del David Glass Ensamble (UK) come artista associato. Per il DGE ha lavorato come performer in Brides (2017) e Brides reloaded (2018), e nella performance site specific The Hysterics (2018), per la regia di David Glass.

Dal 2014 sviluppa progetti indipendenti volti a portare la danza e il teatro non-verbale in spazi performativi non convenzionali, dedicandosi alla creazione di brevi performance site-specific per spazi urbani e museali: Senza Piedi per terra (2015), Sì lo voglio, se io voglio (dal 2015, in collaborazione con Topi Dalmata), Viridis-paesaggi interiori (2016, Orto botanico di Siena), Di luce e d'oro (2017) e Chiara (2018, entrambe in collaborazione con La Rocca di Staggia). Il rito del tè (2019, con Compagnia Francesca Selva). Nel 2015 e nel 2019 ha collaborato con il Teatro Shabernack per gli Incanti notturni, evento di teatro di strada a Montelaterone (GR). Nel 2016 ha inizio la collaborazione con Valentina Parravicini per il progetto Una specie di Alice (debutto 2017, prodotto da ensarte e supportato da Staligut Teatro, Zagreb Dance company, c.e.m Lisbona). Nel dicembre 2018 ha presentato Oltre lo specchio, coproduzione Con.Cor.D.A. (Pisa/Siena).
Condividi