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Jungle Dream

POST SCRIPTUM COMPANY
Regia: PIetro Quadrino e Giulio Boato
Drammaturgia: Giulio Boato
Attori: Pietro Quadrino, Mar Moon Van Overmeir, Paola Cabello, Sarah Cabello, Nicola Donati
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Teatro-danza
Jungle Drum prende le mosse da una riflessione sulla condizione dell’artista all’interno della società. L’artista è colui che si mostra: la sua esistenza si giustifica solo in funzione di un altro che lo guarda, accordandogli così il diritto di esistere. A teatro, l’altro s’identifica con il pubblico. Da qui il ragionamento può allargarsi e riferirsi all’intera società, mostrando come le nostre azioni siano guidate o influenzate dallo sguardo altrui. La proliferazione dei social network non fa che mettere in evidenza la nostra natura di animali sociali.
In questo sistema, le distinzioni tra l’altro e il sé si smussano. L’altro diventa lo specchio in cui riconoscersi, il pilastro su cui fondare la propria identità. Portato alle estreme conseguenze, l’altro diventa la nostra unica ragione di vita. Questa volontà di simbiosi tra il soggetto e la propria alterità trova forse origine nella condizione primaria dell’uomo: la solitudine. L’elemento che fa da cerniera tra queste due condizioni è il tempo. Con il passaggio del tempo l’alterità si rivela una componente intrinseca dell’identità: invecchiando, diventiamo altro da noi. Ma in Jungle Drum, l’inesorabile destino legato alla caducità del tempo è sfidato da un uomo che giura eterno amore all’altro.

Post Scrpitum Company

Post Scriptum Company è stata fondata nel 2016 da Pietro Quadrino (attore e autore) e Giulio Boato (regista e video maker). Dopo aver lavorato con artisti affermati della scena teatrale europea (Jan Fabre, Romeo Castellucci, Jan Lauwers, Pascal Rambert, Alex Rigola), Quadrino e Boato decidono di collaborare alla realizzazione di un progetto comune che unisca la radicalità della performance alla tradizione teatrale. Nel panorama artistico contemporaneo in cui tutto sembra essere già stato detto, il loro post scriptum è: “Abbiamo ancora qualcosa da dire”.

Il cast

In scena per Jungle Drum, insieme a Quadrino, un bambino (di età compresa fra i 7 e i 13 anni) e altri tre performer: Marc Moon Van Overmeir, Paola Cabello e Sarah Cabello.
La scelta del cast è sintomatica: al fianco di Quadrino, da un lato due figure limite, quali un attore in età matura (che porta sul proprio corpo l’azione del tempo) e un bambino preadolescente (che non rappresenta l’infanzia: è l’infanzia); dall’altro, le danzatrici Cabello, gemelle omozigote, che incarnano nel loro stesso essere (o apparire) la nozione di doppio, di specchio, di altro.

Produzione: Post Scriptum Company, Troubleyn Jan Fabre, 104 Paris, Angelo Mai

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POST SCRIPTUM COMPANY

Post Scriptum Company è stata fondata nel 2016 da Pietro Quadrino (attore e autore) e Giulio Boato (regista e video maker) allo scopo di creare opere teatrali, cinematografiche e performance. Dopo aver lavorato con artisti affermati della scena teatrale europea (Jan Fabre, Romeo Castellucci, Jan Lauwers, Pascal Rambert, Ariane Mnouchkine, Peter Brook, Alex Rigola), Quadrino e Boato decidono di collaborare alla realizzazione di un progetto comune che unisca la radicalità della performance alla tradizione teatrale. Nel panorama artistico contemporaneo in cui tutto sembra essere già stato detto, il loro post scriptum è: “Abbiamo ancora qualcosa da dire”.

Nel 2015, Quadrino scrive il suo primo testo teatrale: L’uomo Rivoltato, una forma poetica, monologica, autodidatta e istintiva, svincolata dalle consuete regole della scrittura drammatica. Quadrino decide di interpretare personalmente il testo, e propone a Boato di curare la regia dello spettacolo.

L’incontro professionale dei due artisti si fa quindi sulle assi del palcoscenico, durante la prima residenza di creazione de L’uomo rivoltato, nel teatro-laboratorio di Jan Fabre, ad Anversa. La collaborazione con il compositore Lorenzo Danesin inizia dopo aver ottenuto una prima forma di spettacolo.

Nel 2016, Quadrino approfondisce il proprio rapporto con la scrittura componendo un nuovo testo che raccoglie una serie di monologhi sotto il titolo Jungle Dream. In seguito alla stesura, ricomincia il dialogo con Boato che in questa prima fase assume il ruolo di dramaturg, lavorando alla forma e all’organizzazione drammaturgica.

Il dialogo comprende anche la selezione del cast: consultandosi con Boato, l’autore scrive specificamente per alcuni interpreti.

Durante le prove, Quadrino assume il ruolo di regista al fianco di Boato, e insieme dirigono gli eventi selezionando, organizzando e sviluppando il materiale ottenuto durante le improvvisazioni, così come le proposte musicali e coreografiche. Parallelamente, il testo inizia a inserirsi tra i movimenti scenici, che ne diventano causa e conseguenza. Grazie al lavoro condiviso, i diversi monologhi iniziano a integrarsi. Gli attori e danzatori chiamati a portare i gesti e le parole diventano le linee guida dello spettacolo, incarnandone il senso.
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